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Salerno Economy VIII.27- 12.07.2019

Come ogni anno si ripropongono ingorghi e cattiva gestione dei flussi di viaggiatori.

Traffico, trasporti, mobilità? “Mali di stagione”

Al primo posto tra le criticità “estive” resta il problema degli spostamenti per raggiungere le località di mare e le altre aree della provincia di Salerno inserite nei tour turistici.
Glocal immagine parcheggi traffico
Il nodo della mobilità
Come sempre accade, appena la stagione turistica entra nel vivo, vanno in archivio buoni propositi, disegni, progetti di miglioramento della qualità della vacanza nella nostra provincia. Tutto viene travolto dalla gestione del quotidiano flusso di visitatori. Insomma, prende il sopravvento il più classico dei “pensiamo a lavorare” e “non balocchiamoci con le chiacchiere”. Probabilmente è un rito consolatorio di massa rispetto al ripetersi di situazioni ormai talmente radicate nell’immaginario collettivo da non sembrare più emergenziali o ottimizzabili. L’ultima ricognizione della Banca d’Italia sulla percezione che i turisti stranieri hanno della qualità dell’offerta in provincia di Salerno, naturalmente, pone il problema dei trasporti al primo posto tra le criticità. Non è che fosse necessaria la valutazione dello stato dei fatti da parte dei turisti stranieri per capire che proprio la complicata vicenda della mobilità di cose e persone rende un cattivo servizio non solo al turismo, ma anche a tanta altra parte dell’economia della nostra provincia.
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Il rapporto “I.T.A.L.I.A. 2019” realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison.

Tra i primi al mondo, ma non c’è consapevolezza

Il surplus commerciale manifatturiero è il quinto a livello globale con 106,9 miliardi di dollari e le ricerche su Google legate al Made in Italy crescono del 56% tra il 2015 e il 2018.
Immagine manifatturiero ingranaggi
Valore aggiunto
“C’è un’Italia appassionata e apprezzata nel mondo, che produce ricchezza puntando su qualità e innovazione. Un’Italia di cui essere orgogliosi di cui spesso, però, non c’è piena consapevolezza”. E ancora: “Spesso l'Italia non sa di essere innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente”. Qualche esempio. “L’Italia è tra i primi 10 Paesi al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo: solo il 13% degli italiani ne è consapevole, e addirittura quasi uno su due (45%) la ritiene una notizia poco attendibile”. Come pure “siamo il primo Paese europeo per riciclo di rifiuti col 76,9% del totale di quelli prodotti: ma solo un italiano su 10 lo sa e addirittura il 51% ritiene questa notizia non credibile”. Al tema della consapevolezza “si aggiunge insomma quello della fiducia”. Ma all’estero “cresce la domanda di Italia”. In base all’analisi svolta sulle ricerche effettuate su Google, “il numero di quelle legate al made in Italy e alle parole chiave ad esso riconducibili – un fondamentale indicatore della notorietà e del desiderio dei prodotti italiani nel mondo – è cresciuto del 56% tra il 2015 e il 2018”.
Il rapporto “I.T.A.L.I.A. 2019-Geografie del nuovo made in Italy” (“acronimo e racconto dell’identità produttiva e sociale italiana”: Industria, Turismo, Agroalimentare, Localismo, Innovazione, Arte e Cultura) - realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison - lascia emergere ancora una volta le contraddizioni di un Paese che è tra i più amati e imitati al mondo.
(Fonte: Com. Stampa Unioncamere-Symbola/ 05.07.2019)

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Il club “giallorosso”, dopo 26 anni di assenza, ritornerà a disputare il campionato di serie A/1.

Rari Nantes Salerno, “prove tecniche di azionariato popolare”

Il progetto “Amici Rari” intende coinvolgere le principali parti sociali interessate: associati, tifosi e sportivi appassionati della pallanuoto, stakeholder, imprese, istituzioni ed enti locali.
SAMSUNG CSC
Da sinistra Antonio Sanges e Enrico Gallozzi
di Antonio Sanges

Dopo la promozione della Rari Nantes Salerno al campionato di pallanuoto di serie A1, il club del presidente Enrico Gallozzi è atteso da una sfida aziendale: attivare con successo il progetto di azionariato popolare denominato “Amici Rari”. Tale progetto, unico nel suo genere nel panorama nazionale della waterpolo, è finalizzato alla promozione di un futuro “sviluppo sostenibile” della Rari Nantes Salerno. “Amici Rari” intende coinvolgere le principali parti interessate: sportivi associati, tifosi ed appassionati, stakeholder, imprese, istituzioni ed enti locali. Il progetto in questione risulta essere in linea con le strategie aziendali del club “giallo-rosso”, il quale finalizza tutti i propri sforzi per affermare sempre più nella città capoluogo ed a livello nazionale il “brand” della Rari Nantes Salerno.

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L’olio essenziale di lavanda può essere utilizzato come decongestionante e purificante.

Troppo sole? Ecco i rimedi naturali

La nostra pelle va nutrita ed idratata, lenendo le eventuali scottature e soprattutto dandole il meritato sollievo post-esposizione. Ecco una serie di ricette facili e veloci da preparare a casa.
Immagine oli essenziali M.D.M.
Essenzialità
di Maristella Di Martino

Con l’estate diventa predominante la necessità di proteggerci dal sole e, soprattutto, decidere quali rimedi doposole naturali usare alla fine di una giornata di mare e tintarella. L’attenzione ai colpi bassi che possiamo rimediarci durante e soprattutto dopo un’esposizione scorretta ai raggi della magica stella deve essere grande. La nostra pelle va nutrita ed idratata con prodotti naturali lenendo le eventuali scottature e soprattutto dandole il meritato sollievo post-esposizione. Madre natura ancora una volta ci viene in aiuto donando tanti rimedi naturali da utilizzare anche sotto l’ombrellone. Ecco una serie di ricette facili e veloci da preparare a casa per idratanti, doposoli e lozioni lenitive e calmanti.

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I numeri contenuti nel report annuale di Legambiente dedicato alle illegalità.

Ecomafia, il business cresce e tocca quota 16,6 miliardi

Campania in testa alla classifica regionale per numero di reati ambientali. Nel 2018 impennata nel ciclo del cemento e nell’agroalimentare. Fenomeno in aumento anche nel settore dei rifiuti. 368 il numero dei clan censiti.
ecomafia-2019
Sfide civili
di Giuliano D’Antonio*

Ogni anno i numeri messi insieme da Legambiente in materia di criminalità ed illegalità ambientali ci raccontano una faccia dell’Italia assolutamente intollerabile e, purtroppo, ben viva e vegeta. Il rapporto Ecomafia 2019 evidenzia la gravissima situazione nella quale si trova la nostra regione. “Nelle quattro regioni a tradizionale insediamento mafioso (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) - si legge in una nota di sintesi - lo scorso anno si è concentrato quasi il 45% delle infrazioni, pari a 12.597”. E ancora: “Anche quest’anno la Campania domina la classifica regionale delle illegalità ambientali con 3.862 illeciti (14,4% sul totale nazionale), seguita dalla Calabria (3.240) – che registra comunque il numero più alto di arresti, 35 –, la Puglia (2.854) e la Sicilia (2.641)”. E non è finita: “La Campania domina anche la classifica regionale delle illegalità nel ciclo del cemento con 1.169 infrazioni, davanti a Calabria (789), Puglia (730), Lazio (514) e Sicilia (480). A livello provinciale, guidano la classifica Avellino e Napoli con rispettivamente 408 e 317 infrazioni accertate”.

*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
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