Che giorno fa
La notizia del giorno »
L'altra notizia »
GLOCAL di Ernesto Pappalardo »

Elezioni amministrative, la grande sfida sulle cose da fare (o non fare)
Inizia a delinearsi la grande, ulteriore, corsa verso le elezioni amministrative previste per il periodo di giugno. Al voto anche Salerno che dovrà rinnovare il consiglio comunale e individuare il sindaco per i prossimi anni. Ma, se si allarga un po’ lo sguardo, ci si rende conto che la sfida elettorale si inserisce in un contesto nel quale dovrebbe essere prevalente la massima attenzione per la presenza diffusa e continua della pandemia. L’allarme sanitario dipana uno scenario sociale che sottrae attenzione, non c’è alcun dubbio, alla partita che si svolgerà per le amministrative, anche in considerazione del quadro politico nazionale che non offre, per quanto si riesce a comprendere, riferimenti saldi e radicati, proponendo, invece, incertezze e apprensioni. E’ evidente, quindi, che lo scontro che si verificherà tra le varie liste a Salerno, tra le aggregazioni che riusciranno a comporre schieramenti ben riconoscibili, si calerà in un quadro che merita, senza dubbio, una non superficiale riflessione.
(continua)
(continua)
I numeri dell'economia »

Oltre il caos? Navighiamo tra caso e necessità
di Pasquale Persico
Riprendo le conclusioni de “Il Punto di Arpocrate” di questa settimana - “Il super Cipe” e l’esperienza del governo Prodi 2”, 19.01.2021 - per cercare di capire se la casualità, che ci viene incontro, ci consentirà di andare oltre la necessità di un raccordo efficace con le politiche europee per l’uscita dalla crisi del sistema istituzionale ed economico, in stallo visivo e sostanziale. Ecco, allora, che la nuova precisazione di Romano Prodi ci aiuta a capirne di più: il Cipe, lo Stato, deve essere un organismo autorevole, competente, in grado di fare vivere (partecipare) tutti i ruoli istituzionali (Regioni, Comuni, parti sociali e rappresentanze) assegnati dalla Costituzione, per comporre la sequenza giusta ed efficace dei progetti del Recovery Fund; bisogna evitare che i criteri di valutazione dei singoli progetti disperdano la necessità di vederli in progressione, come rete-infrastruttura (Sanità, Istruzione, Clima, Ambiente, etc) in grado di moltiplicare l’efficacia totale dei fattori produttivi per l’occupazione. Bisogna evitare, ancora una volta - dopo quella volta - che la storia di cui si parla, metta in discussione qualsiasi gerarchia di valori capaci di ordinare in sequenza le cose da fare.
(continua)
Riprendo le conclusioni de “Il Punto di Arpocrate” di questa settimana - “Il super Cipe” e l’esperienza del governo Prodi 2”, 19.01.2021 - per cercare di capire se la casualità, che ci viene incontro, ci consentirà di andare oltre la necessità di un raccordo efficace con le politiche europee per l’uscita dalla crisi del sistema istituzionale ed economico, in stallo visivo e sostanziale. Ecco, allora, che la nuova precisazione di Romano Prodi ci aiuta a capirne di più: il Cipe, lo Stato, deve essere un organismo autorevole, competente, in grado di fare vivere (partecipare) tutti i ruoli istituzionali (Regioni, Comuni, parti sociali e rappresentanze) assegnati dalla Costituzione, per comporre la sequenza giusta ed efficace dei progetti del Recovery Fund; bisogna evitare che i criteri di valutazione dei singoli progetti disperdano la necessità di vederli in progressione, come rete-infrastruttura (Sanità, Istruzione, Clima, Ambiente, etc) in grado di moltiplicare l’efficacia totale dei fattori produttivi per l’occupazione. Bisogna evitare, ancora una volta - dopo quella volta - che la storia di cui si parla, metta in discussione qualsiasi gerarchia di valori capaci di ordinare in sequenza le cose da fare.
(continua)
Lo speciale »

Occupazione, pensare “smart” e agire “digital”
di Diletta Turco
Innovazione e digital. Corre su questo binario la ricerca efficace di lavoro per chi ancora non ce l’ha. I profili occupazionali più inseguiti nel 2021 che è appena iniziato, in provincia di Salerno, come nel resto dell’Italia, al di là delle posizioni specifiche, hanno tutti un filo rosso. E cioè la capacità dei possibili candidati a “pensare smart” e, soprattutto, “agire digital”. A dirlo è il bollettino del sistema informativo Excelsior di Unioncamere che ha letteralmente messo sotto la lente di ingrandimento un panel di aziende di tutti i settori produttivi per capire se assumeranno nell’anno post-pandemico. Chi assumeranno, e soprattutto perché. Quest’ultimo interrogativo trova la risposta proprio in uno dei due pilastri citati ad inizio articolo, e cioè il “pensare smart”. Mai come adesso, dopo un anno di rivoluzioni totali che hanno stravolto i luoghi, i modi e anche i tempi del lavoro e del consumo dei prodotti - al netto del calo per via del potere d’acquisto ridimensionato - è importante che i processi produttivi siano “diversi” e innovativi.
(continua)
Innovazione e digital. Corre su questo binario la ricerca efficace di lavoro per chi ancora non ce l’ha. I profili occupazionali più inseguiti nel 2021 che è appena iniziato, in provincia di Salerno, come nel resto dell’Italia, al di là delle posizioni specifiche, hanno tutti un filo rosso. E cioè la capacità dei possibili candidati a “pensare smart” e, soprattutto, “agire digital”. A dirlo è il bollettino del sistema informativo Excelsior di Unioncamere che ha letteralmente messo sotto la lente di ingrandimento un panel di aziende di tutti i settori produttivi per capire se assumeranno nell’anno post-pandemico. Chi assumeranno, e soprattutto perché. Quest’ultimo interrogativo trova la risposta proprio in uno dei due pilastri citati ad inizio articolo, e cioè il “pensare smart”. Mai come adesso, dopo un anno di rivoluzioni totali che hanno stravolto i luoghi, i modi e anche i tempi del lavoro e del consumo dei prodotti - al netto del calo per via del potere d’acquisto ridimensionato - è importante che i processi produttivi siano “diversi” e innovativi.
(continua)
Green Style »

In pizzeria il crack è pari a 5 miliardi nel 2020
“Con gran parte delle pizzerie chiuse per l’entrata in vigore delle misure di prevenzione previste dal Dpcm nella nuova mappa di colori nelle regioni, la Giornata internazionale della pizza si celebra quest’anno soprattutto nelle case dove oltre 4 italiani su 10 (44%) hanno scelto di prepararsela da soli pur di non rinunciarci”. E’ questo lo scenario che viene delineato da un sondaggio “condotto sul sito www.coldiretti.it in occasione della giornata dedicata al simbolo della cucina italiana più conosciuta nel mondo che si celebra il 17 gennaio”. Si è trattato, quindi, di una celebrazione che è venuta a cadere in un momento particolarmente, caratterizzato “dall’emergenza coronavirus con la grande maggioranza delle pizzerie italiane - ha sottolineato la Coldiretti - chiuse per il servizio al tavolo nelle regioni arancioni e rosse e le altre duramente provate dalle limitazioni negli spostamenti e negli orari di apertura, con il coprifuoco, nonostante la debole boccata d’ossigeno rappresentata dalla possibilità di consegna a domicilio e di asporto”.
(Fonte: coldiretti.it/ 16.01.2021)
(continua)
(Fonte: coldiretti.it/ 16.01.2021)
(continua)