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Salerno Economy VIII.23- 14.06.2019

Gli strumenti disponibili per provare ad arginare l’alto tasso di disoccupazione giovanile.

Scuola/lavoro, al via il sistema duale in provincia di Salerno

L’assessore regionale Chiara Marciani: “Da settembre partiranno i corsi ideati e progettati sulla base della collaborazione tra Enti di formazione e imprese. La fase di sperimentazione ha prodotto ottimi risultati in termini di placement”.
Ass. Chiara Marciani
Chiara Marciani
Questo articolo è stato pubblicato domenica 2 giugno 2019 sul quotidiano Il Mattino (edizione Salerno).

“La vera questione è mettere in campo tutte le azioni possibili per avvicinare i percorsi formativi alle esigenze del mondo delle imprese. Occorre spingere sulla piena integrazione delle varie tipologie di offerta: corsi Ifts (Istruzione Formazione Tecnica Superiore), formazione duale (“Imparare lavorando”) ed Its (Istituti Tecnici Superiori) sono in realtà anelli di una stessa catena: se il lavoro non va verso i ragazzi e i giovani, devono essere loro ad andare verso il lavoro”. Chiara Marciani - assessore regionale con le deleghe alla formazione, pari opportunità e politiche giovanili - preannuncia che, in concomitanza con l’avvio del nuovo anno scolastico a settembre, anche in provincia di Salerno sono in rampa di lancio circa cinquanta corsi che rientrano nei percorsi del sistema duale. Questo tipo di formazione (sul modello tedesco) dovrà garantire a tutti i partecipanti un’identità professionale “spendibile nel contesto economico territoriale”.
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Le iniziative già avviate dall’azienda sul versante dei servizi avanzati nell’ambito dell’Information Technology.

Softlab, la “fabbrica” dell’innovazione

L’ad Casto: “Abbiamo in programma di sviluppare anche in Campania tecnologie smart city destinate a cambiare la concezione e la fruizione dei servizi pubblici e delle utilities grazie all’uso di big data e piattaforme digitali”.

Fin Giovanni Casto, Ad Softlab SpA
Giovanni Casto
“La nostra soddisfazione maggiore è quella di avere attivato un canale operativo in termini di progettualità condivise e di scambio di competenze con l’Università di Salerno ed in particolare con il Dipartimento di Informatica. In questo modo si rafforza il legame con questo territorio e con le professionalità che esprime attraverso centinaia di giovani formati e specializzati che possono entrare in contatto con noi e con le progettualità che stiamo mettendo in campo in Campania e nel resto del Mezzogiorno”. Giovanni Casto - amministratore delegato di Softlab - sintetizza così la serie di iniziative che la società da lui guidata ha avviato anche a Salerno (con l’inaugurazione di una sede già lo scorso anno) nell’ambito di un piano di espansione che ha portato all’apertura di uffici operativi a Caserta nel mese di febbraio e che prevede ulteriori investimenti nel Mezzogiorno.
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Lo scenario (seconda parte) emerso dalla ricerca di un gruppo di studiosi di atenei italiani presentata alla Conferenza dell’American Marketing Association (Buenos Aires, 20/23 maggio).

Il turista culturale? “Occasionale” o “appassionato”

“L’approccio antropologico ai grandi dati sociali può trasformare il diluvio informativo in una «manna dal cielo» in grado di arricchire istituzioni, territori e imprese, in un sistema davvero competitivo”.
Lo speciale Foto Social Network
Profilazioni
di Maria Teresa Cuomo* e Debora Tortora**

(Part 2) - Co-creazione di valore grazie ad un approccio decisionale guidato dai dati, ecco il nuovo mantra della digital information in campo turistico, come l’analisi empirica ha cercato di mettere in evidenza. Invero, nello stadio etnografico, le puntuali indicazioni sui principali disservizi riscontrati dai turisti rappresentano una cartina al tornasole dello stato di cura del sito archeologico di Pompei (P.A.S.) e delle priorità di intervento in ottica gestionale. È però, soprattutto la ricostruzione dell’esperienza di visita attraverso la stessa forma di narrazione – egoriferita piuttosto che sollecitata dalla capacità evocativa del contesto – a costituire il tratto più interessante dello studio, restituendo due idealtipi in grado di esprimere aspettative e comportamenti differenziati: il visitatore «occasionale» e il turista «appassionato».

* Docente di Economia e Gestione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Salerno e presso il Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
**Ricercatore in Economia e gestione delle imprese dell’Università di Milano Bicocca.

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Le regole della medicina nutraceutica incentrate sullo studio dei principi attivi.

Cibi antiage? Alimenti della salute

Le “strategie” anti-invecchiamento puntano a ritardare gli effetti dell’età con particolare attenzione alla tutela dell’apparato cardiovascolare e delle funzioni cognitive e mnemoniche.
Olio d’oliva M. Di Martino
Oro mediterraneo
di Maristella Di Martino

Combattiamo l’invecchiamento mangiando sano. Il segreto per vivere più a lungo sta di sicuro nel seguire un’alimentazione equilibrata, ricca dei cosiddetti alimenti della salute in grado di aiutare l’organismo a rigenerarsi ritardando gli effetti dell’età. E sotto accusa, in questo caso, finiscono in particolare sia l’apparato cardiovascolare che le funzioni cognitive e mnemoniche oltre che alcune forme tumorali. Ben venga dunque la medicina nutraceutica, quella cioè che prescrive il consumo di determinati alimenti non soltanto per le caratteristiche nutrizionali ma soprattutto per i principi attivi che contengono.

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Il 72% degli italiani attende un impegno forte per raggiungere gli Obiettivi dell’Agenda 2030.

“Acceleriamo la transizione allo sviluppo sostenibile”

Le principali organizzazioni imprenditoriali, tutte appartenenti all’ASviS, indicano al Governo le azioni più urgenti da mettere in campo
sostenibilità
Equilibrio
di Giuliano D’Antonio*

Nei giorni scorsi ha preso forma un’iniziativa molto importante non solo dal punto di vista dei contenuti, ma anche del metodo. Le imprese e il mondo della finanza hanno chiesto al Governo “di accelerare la transizione dell’Italia alla sostenibilità e di aprire un tavolo di lavoro su questo tema presso la Presidenza del Consiglio”. Per la prima volta “le dieci associazioni imprenditoriali più rappresentative, tutte aderenti all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – spiega una nota di sintesi dell’ASviS – hanno indicato in un documento congiunto le linee di azione necessarie per accelerare il passo verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, firmata dai 193 Paesi dell’Onu nel settembre 2015”. Nel documento sono indicati “gli interventi necessari per creare un contesto idoneo allo sviluppo sostenibile, per accelerare il decoupling tra crescita economica e pressione ambientale, per affrontare la dimensione sociale della transizione ecologica del sistema produttivo, per favorire lo sviluppo dei territori e la loro resilienza e per promuovere un modello economico orientato allo sviluppo sostenibile”.

*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)

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