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Salerno Economy XI.29 – 29.07.2022

Unica certezza? Ci attende il solito, magnifico e inutile racconto: la campagna elettorale, almeno dopo agosto (così ci stanno spiegando), si manifesterà.

In cerca di futuro, ecco la vera “sorpresa” del 2022

I problemi, le emergenze? Restano, ci sono. “Ma le affronteremo, insieme, dopo”. Questa frase - ascoltata più volte in paradossali giornate - delinea quanto sta accadendo.
Glocal-futuro-future-
Ipotesi . . .
Futuro.
“agg. e s. m. [dal lat. futurus, part. futuro di esse «essere»]. - agg. Che sarà o verrà in seguito; che, rispetto al presente, deve ancora avvenire (…)”.
“Il tempo che verrà o gli avvenimenti che in esso si succederanno: prevedere, indovinare, predire il f.; leggere nel f.; pensare al f.; l’incertezza del f.; speranze per il f., ecc.; locuz. avv. in futuro, nel tempo avvenire (…)”.
(https://www.treccani.it/vocabolario/futuro/#).

In queste giornate, mentre ha preso il sopravvento la stagione estiva, con ondate di caldo più che consistenti, ci siamo accorti che - nonostante le due emergenze “strutturali” permangano nella nostra quotidianità (la pandemia con il ritmo questi mesi, ma, in ogni caso, ben presente e la tragica guerra in Ucraina) - si profila quello che un tempo era, davvero, uno dei passaggi più alti e sentiti della nostra vita di comunità: il turno delle elezioni politiche. Evento ancora più determinante, se consideriamo le condizioni complessive nelle quali arriviamo a questo appuntamento, che resta, in ogni caso, sostanziale, l’unico capace di ribadire con chiarezza - anche attraverso l’affermazione di una pratica così consistente come il non-voto - che cosa, in realtà, siamo diventati e vogliamo diventare (almeno a livello di intenzioni). Ed è proprio questo aspetto, così importante da diversi punti di vista, che ci mette davanti allo specchio e ci fa porre qualche domanda, che merita una risposta o, come appare in molti casi, una non-risposta.
(continua)
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“L’orgoglio del cacicchismo ha sostituito la ricerca di un carattere collettivo”.

Il viaggio dell’identità, su un treno che torna indietro

Lo sviluppo edilizio selvaggio del secondo dopoguerra, come un cannone puntato sul futuro.
Wikipedia-Prima riunione del gabinetto Badoglio a Salerno-220px-Insediamento_governo_Badoglio_a_Salerno_(1944)
"Salerno capitale"
di Alfonso Schiavino

Chi è stato adolescente a Salerno negli anni Settanta possiede oggi il “bagaglio” giusto per valutare se quella città era bella da vivere. Forse no. In un certo senso si sentiva forte l’odore del cemento, gettato a profusione fino a una decina di anni prima, per allargare la città ovunque e in particolare verso oriente, oltre la stazione e il fiume Irno. Con il fervore spensierato del secondo dopoguerra italiano, centinaia di palazzi vennero edificati nelle campagne che verdeggiavano lungo una storica strada, già nobilitata dai granturisti di Paestum. Da Torrione a Mercatello i costruttori della “modernità”, finanziati anche con i risparmi dell’emigrazione e dei paesi interni, non si preoccuparono di raddrizzare una sola curva né di lasciare un angolo verde. Invece sfruttarono ogni centimetro per alzare l’ennesimo palazzo. Le case servivano per le famiglie dell’inurbamento locale. Infatti i 90mila residenti del 1951 erano diventati 155mila nel 1971: una crescita sostanziosa, tanto più se consideriamo l’emigrazione.
(continua)
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Nonostante non manchino prove dell’inesistenza - da un punto di vista storico - di tale figura.

S. Caterina d’Alessandria patrona della Scuola Medica Salernitana

La tradizione vuole che sia nata da famiglia aristocratica nel 287 d.C., tra le sue doti vi sono bellezza, sapienza e castità.
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S. Caterina di Alessandria - Filippo Pennino -1730 - Duomo di Salerno (particolare)
di Giuseppe Ferrantino

La patrona della Scuola Medica Salernitana resta Santa Caterina d’Alessandria. Le prime fonti letterarie che potrebbero riferirsi al suo martirio sono solo del IX - X secolo (1), tant’è che Sant’Agostino (354-430), prolifico scrittore di opere teologiche e letterarie, non scriverà nulla di Santa Caterina d’Alessandria e questo potrebbe equivalere alla prova dell’inesistenza, da un punto di vista storico, di tale figura (2). La tradizione vuole che Santa Caterina d’Alessandria sia nata da famiglia aristocratica nel 287 d.C., tra le sue doti vi sono bellezza, sapienza e castità (3). Caterina nel 305 d.C. dopo aver confutato le tesi di cinquanta retori pagani, convocati per l’occasione ed averli convertiti (4), è sottoposta al supplizio delle ruote dentate e dopo essere miracolosamente sopravvissuta ad esso è martirizzata per decapitazione. Attributi iconografici, più frequenti, sono la spada con la quale venne decapitata, la palma, che tiene in mano, che indica il martirio, il libro che ricorda la sua sapienza, la ruota dentata, strumento utilizzato per il suo supplizio (5). La presenza dell’ampolla quale attributo iconografico è più raro (6). Il culto per Santa Caterina d’Alessandria si diffuse presso i monasteri Benedettini nell’XI secolo (7) e Alfano I (1015/20 - 1085), arcivescovo di Salerno, le dedicò tre carmi (8), ma, le gesta della Martire divennero popolari in Occidente solo dal XII secolo per effetto delle Crociate (9).
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“Ma dove sono andate a finite le preoccupazioni per il Pnrr, per l’emergenza sanitaria e sociale?”.

Se in tanti corrono verso Barabba, è il momento di scegliere

“I nostri territori hanno bisogno di interventi urgenti e decisivi. Problemi complessi, che aspettano risposte altrettanto complesse. Diffidiamo sempre di chi promette, invece, risposte semplici”.
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Politiche di smarrimento
di Giuseppe Gallozzi*

Corsi e ricorsi storici. Nulla di nuovo che accade, ma solo una ripetizione di scelte che, purtroppo, si susseguono con impatto negativo crescente. La storia sembra non abbia insegnato nulla - forse non lo ha fatto ancora - ma continuare a nascondere la testa sotto la sabbia non ci aiuterà affatto ad uscire da questa complicata situazione.
E’ come avere visto il nostro Parlamento voltare le spalle al Paese. Senatori che hanno rinnegato tutto quanto dichiarato - era solo il febbraio del 2021 - con l’insediamento del Prof. Mario Draghi; concetti ribaditi, poi, un anno dopo quando si è chiesta a gran voce la ri-elezione del presidente Mattarella proprio perché il Prof. Draghi doveva necessariamente rimanere al suo posto, per le sue competenze e la credibilità che finalmente abbiamo potuto ri-affermare anche in Europa.
Dove sono andate a finire le promesse e le considerazioni svolte per sostenere il Prof. Draghi e aiutare l’Italia a venire fuori da un contesto drammatico? Dove sono andate a finite le preoccupazioni per il Pnrr, per l’emergenza sanitaria e sociale, che avevano spinto tutti ad unirsi nel nome del Professore, per il bene del Paese?

* Imprenditore
(continua)
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Rafforzano il sistema immunitario e prevengono i problemi digestivi.

Cavoli . . . e che ortaggi!

Ogni varietà custodisce proprie caratteristiche nutrizionali con sali minerali e fibre. Una rapida panoramica per raccontare le principali proprietà di cui usufruire.
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Crudo e cotto, funziona
di Maristella Di Martino

Benvenuti nel mondo dei cavoli, gli ortaggi più nutrienti del mondo. E sebbene ogni varietà custodisca proprie caratteristiche nutrizionali, in generale parliamo di autentici scrigni di sali minerali (su tutti, il calcio e il ferro che rafforzano il sistema immunitario) e fibre (che prevengono i problemi digestivi). Eccovi una rapida panoramica con cui vi raccontiamo le principali varietà di cavoli, compreso il broccolo e la verza con le rispettive proprietà nutritive. Partiamo dal primo che ci assicura una gran bella scorpacciata soprattutto di vitamine A (preziosa per la vista) e C (utile per proteggere le coronarie), insieme a magnesio, calcio e fosforo. Da consumare sia crudo che cotto, vanta proprietà depurative e antiossidanti con cui si contrastano i danni causati dai radicali liberi.
Le proprietà dei cavolfiori.
Nella famiglia dei cavolfiori, invece, dobbiamo distinguere quello bianco, che ha un basso contenuto calorico e un alto potere saziante, oltre ad essere un potente antinfiammatorio, anticancro e antiossidante ricco di calcio, fibre, acido folico, ferro, fosforo e vitamina.
(continua)
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