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Salerno Economy XI.05 – 11.02.2022

La politica, in piena confusione, e le scelte che non riescono a prendere una forma concreta.

Giansenio, la “grazia” e la ricerca della “salvezza”

La vera questione? Gli uomini “nuovi”, che appaiono “consapevoli” di come sia difficile raggiungere il pieno aggancio all’Europa. Conviene quasi credere nella “predestinazione” per non allontanarci ancora di più dai traguardi che non possiamo fallire.
Foto Sant’Agostino (vaticannews.va)
Sant'Agostino e l'Augustinus
Scomodare il riferimento al “giansenismo” per individuare tutti coloro che possono interpretare la “giusta missione politica” in questo momento a dir poco complesso, sulla base di valori indiscutibili (rigorismo morale prima di ogni cosa), per tenere sempre vive le Istituzioni fondanti, apre più che un dibattito, una riflessione che vale la pena indirizzare su questo movimento “teologico, religioso e politico” di grande interesse storico e culturale. In premessa va ricordato l’origine del nome attribuito a questa tendenza filosofica che influenzò non poco l’evolversi della storia religiosa. Il giansenismo deriva da Giansenio (Cornelius Otto Jansen, 1585-1638), “teologo olandese, il cui trattato Augustinus, uscito postumo, fu condannato con un decreto dell'Inquisizione nel 1641, quindi da Urbano VIII (1642) e da Innocenzo X”. In particolare, la bolla “Cum occasione”, (1653), riteneva “ereticali le sue posizioni sulla grazia e sul libero arbitrio, sul peccato universale e sulla redenzione”, (https://www.treccani.it/enciclopedia/giansenismo/).
Se proviamo a scendere, per quanto possibile, nel dettaglio dei principi di questo movimento, ci appare chiaro che Giansenio enfatizzava la riflessione agostiniana dedicata all’impossibilità per l’uomo - dopo il peccato originale - di compiere il bene ricorrendo solo alle sue forze. Il punto centrale è il rapporto tra la “salvezza” e la “grazia”, concessa da Dio e “senza la quale l'uomo non sarebbe in grado di avere neppure il movimento iniziale verso il bene”, (Treccani).
(continua)
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La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (27.01.2022) del Decreto Legge n.4 (“Sostegni Ter”).

Rilevanti novità, “senza facoltà di successiva cessione”

In pratica, il banco cambia le carte in gioco, sostituendo il mazzo con la retroattività delle regole (stabilite, sempre dallo stesso banco) quasi un anno prima.
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Sergio Cairone
di Sergio Cairone*

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in data 27 gennaio 2022 del Decreto Legge n. 4 (il cosiddetto “Sostegni Ter”), il Legislatore ha previsto l’introduzione di rilevanti novità. In particolare, ci soffermeremo sull’articolo 28 - Misure di contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche - che introduce dei vincoli alla cessione dei crediti di imposta derivanti da interventi relativi a Superponus, Bonus Facciate e bonus edilizi minori di non poco conto per i contribuenti/beneficiari, per le imprese ed i soggetti qualificati come cessionari e per gli istituti di credito, non contemplate precedentemente nemmeno nel famoso Decreto Legge 12 novembre 2021, n. 157 - “Anti-frodi -. Difatti, l’art. 28 in questione inserisce delle integrazioni a quanto originariamente disposto dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, agli artt. 121 e 122 con l’aggiunta delle seguenti parole “senza facolta' di successiva cessione”. In pratica, il banco cambia le carte in gioco sostituendo il mazzo con retroattività delle regole del tavolo stabilite sempre dallo stesso banco quasi un anno prima!

*Dottore commercialista
(continua)
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Una nuova Casa del dialogo tra continenti e nazioni, dove guerre e armamenti diventano parole usate con pesi e misure diverse.

Angela Merkel non balla da sola, il “sogno” indica la Nato

La statista tedesca può collaborare alla metamorfosi nella direzione dialogante, per spegnere la prospettiva storica del secolo passato. L’economia ha davvero troppo bisogno di una politica costruttiva e non divisiva.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Pur avendo previsto e ribadito che la scelta di Angela Merkel di tornare ad essere una semplice cittadina europea sarebbe stata quella realizzata, ho in mente anche un’altra ipotesi. Questa idea nasce dal comportamento delle nazioni europee sulle strategie per la candidatura a segretario Nato, a cui aggrego, nonostante la Brexit, anche la Gran Bretagna. Il loro comportamento mi spinge ad esplorare un’idea, anzi una pazza idea, non necessariamente irrealizzabile. La crisi dell’area balcanica - e della Ucraina in particolare - ha visto per ragioni diverse un nuovo protagonismo delle nazioni dove la spinta delle ragioni elettorali ha prevalso su ogni altro ragionamento, basta segnalare il viaggio di Emmanuel Macron in Russia ed il movimentismo “strabico” dei leader dei nostri partiti. Se guardassi indietro, al periodo in cui anche Draghi si era affacciato sulla scena internazionale per parlare del futuro, la sua analisi sul nuovo tema del multilateralismo - come base culturale capace di farci andare oltre la crisi globale accelerata dalla pandemia - poteva essere sviluppata, assegnando, con il consenso del Parlamento, un nuovo ruolo allo stesso Draghi per l’Europa. Questa ipotesi, dopo la elezione del presidente Mattarella e la nuova debolezza politica del governo, rispetto alla visione internazionale da condividere, costringono Draghi a camminare veloce, solo sui temi dell’efficacia del Pnrr come spazio politico ancora aperto (e da riempire di risultati).
(continua)
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“Nove italiani su dieci (89%) ritengono che potenziare l’educazione alimentare, a partire dalla scuola, sia la misura più utile”.

Nella spazzatura delle famiglie quasi 7,4 miliardi di euro

Coldiretti: “Circa il 15% in più rispetto allo scorso anno per un totale di oltre 1,8 miliardi di chili a livello nazionale”.

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Troppi sprechi
“Più di 1 italiano su 2 (55%) adotta a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola con una svolta green spinta dall’emergenza Covid, dalle ricette della nonna per il riuso degli avanzi alla lista della spesa su misura, dalla verifica della scadenza dei prodotti prima di metterli nel carrello alla preparazione di conserve casalinghe”. E’ questa la tendenza segnalata dall’indagine Coldiretti/Ixe’ “in occasione della Giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari con la cucina degli avanzi delle tradizioni contadine delle diverse regioni protagonista negli agriturismi e nei mercati di Campagna Amica”. Nella spazzatura, per quanto riguarda i prodotti alimentari, finisce “circa il 15% in più rispetto allo scorso anno per un totale di oltre 1,8 miliardi di chili a livello nazionale”. Va detto che “gli italiani sono più virtuosi di russi, spagnoli, inglesi, tedeschi, canadesi e cinesi, secondo il report di Waste Watcher International”. Più complessivamente “ogni anno nel mondo - spiega Coldiretti - viene sprecato quasi un miliardo di tonnellate di alimenti, pari al 17% di tutti quelli prodotti”. La pratica di “buttare il cibo” diventa, quindi, non soltanto “un problema etico ma determina anche effetti sul piano economico ed anche ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti”.
(Fonte: coldiretti.it/05.02.2022)
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Come impegnarsi ogni giorno per ridurre al minimo i possibili rischi per l’organismo.

Fegato sano e buona salute con 7 cibi giusti

La battaglia più difficile? Si gioca a tavola. Ecco una lista di alimenti che agiscono positivamente sull’apparato epatico - seguendo il calendario stagionale - favorendo un generale benessere.
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Toccasana
di Maristella Di Martino

Mangiare sano come rimedio naturale per la buona salute. Soprattutto di mister fegato. E prendersi cura del proprio corpo non soltanto quando qualcosa va storto, ma, anzi, impegnarsi ogni giorno nel ridurre al minimo i possibili rischi per l’organismo. Una delle battaglie più difficili si gioca a tavola. Ecco, quindi, una lista di cibi che agiscono positivamente sul fegato (sempre seguendo il calendario stagionale) e favoriscono un generale benessere riducendo l’accumulo di tossine.
Il carciofo. E’ un prezioso alleato perché stimola l’azione di sintesi e secrezione della bile. Non solo. La sua azione coleretica favorisce lo sviluppo di tessuto epatico e svolge un’azione epatoprotettrice grazie alla cinarina, sostanza amara e aromatica contenuta nelle sue foglie. Quest’ultime possono essere consumate crude per massimizzare i risultati, con l’aggiunta di qualche goccia di succo di limone e un filo d’olio extravergine d’oliva.
Il cardo mariano. E’ simile al carciofo in fatto di benefici dal momento che fa bene alla stimolazione della rigenerazione delle cellule epatiche. A completamento di questa sua azione, efficace anche in caso di danni derivati dal consumo di alcol e alcuni farmaci, la sua integrazione nella dieta favorisce un supporto alla sintesi e secrezione della bile.
(continua)
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