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Come impegnarsi ogni giorno per ridurre al minimo i possibili rischi per l’organismo.
Fegato sano e buona salute con 7 cibi giusti
La battaglia più difficile? Si gioca a tavola. Ecco una lista di alimenti che agiscono positivamente sull’apparato epatico - seguendo il calendario stagionale - favorendo un generale benessere.

di Maristella Di Martino

Mangiare sano come rimedio naturale per la buona salute. Soprattutto di mister fegato. E prendersi cura del proprio corpo non soltanto quando qualcosa va storto, ma, anzi, impegnarsi ogni giorno nel ridurre al minimo i possibili rischi per l’organismo. Una delle battaglie più difficili si gioca a tavola. Ecco, quindi, una lista di cibi che agiscono positivamente sul fegato (sempre seguendo il calendario stagionale) e favoriscono un generale benessere riducendo l’accumulo di tossine.

Il carciofo. E’ un prezioso alleato perché stimola l’azione di sintesi e secrezione della bile. Non solo. La sua azione coleretica favorisce lo sviluppo di tessuto epatico e svolge un’azione epatoprotettrice grazie alla cinarina, sostanza amara e aromatica contenuta nelle sue foglie. Quest’ultime possono essere consumate crude per massimizzare i risultati, con l’aggiunta di qualche goccia di succo di limone e un filo d’olio extravergine d’oliva.

Il cardo mariano. E’ simile al carciofo in fatto di benefici dal momento che fa bene alla stimolazione della rigenerazione delle cellule epatiche. A completamento di questa sua azione, efficace anche in caso di danni derivati dal consumo di alcol e alcuni farmaci, la sua integrazione nella dieta favorisce un supporto alla sintesi e secrezione della bile.

Il cavolo. Un vero e proprio super-cibo della salute, particolarmente ricco di vitamine K, A e C, da sempre associato al benessere di apparato digerente (riduzione del rischio di tumore al colon), cuore ed ossa.

Peperoncino ed acqua col limone. La sua assunzione costante favorisce una più pronta risposta epatica nei confronti di eventuali lesioni. Con l’acqua e limone invece si fanno miracoli. Bere aiuta l’organismo a eliminare in maniera naturale le tossine e se alla semplice acqua aggiungiamo anche l’effetto benefico garantito dall’agrume mediterraneo per eccellenza sotto forma di vitamina C siamo al top.

Le alghe. Anche il mare ci viene in aiuto. Innanzitutto con le alghe, ottime alleate naturali visto che mangiare pane arricchito con alginato riduce del 31% l’assorbimento di grasso da parte di pazienti affetti da steatosi epatica non alcolica.

Il pesce. In particolare il salmone e il pesce azzurro in quanto importanti fonti di omega-3, sostanze che contribuiscono a controllare la produzione di trigliceridi.

La frutta. Se riusciamo a consumare anche quella secca col guscio, siamo ancora sulla strada giusta per preservare le funzioni epatiche: un aiuto in termini di fornitura degli stessi acidi grassi, infatti, arriva anche da noci, mandorle, pistacchi e nocciole. Ottime riserve di calcio, ferro e fosforo, ma anche rame e zinco, questi alimenti naturali forniscono anche un prezioso contributo in termini di vitamine A, B2, B9, C, F e P e acidi grassi polinsaturi omega-6 (efficaci contro il colesterolo cattivo nel sangue).

E se è vero il detto una mela al giorno toglie il medico di torno, consumiamo a volontà questo frutto ricco di vitamina C, piruvato e triterpenoidi, tutte sostanze benefiche per le cellule epatiche ed utili rispettivamente per la prevenzione di forme tumorali, per la depurazione e riduzione dei grassi in eccesso, meglio ancora se mangiate con la buccia e se biologiche.

 

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