Il rammarico per la politica che non è riuscita a capire, fino in fondo: abbiamo bisogno di una svolta seria e non più rinviabile.
La storia dei naufraghi in attesa del nuovo mondo
Per non farsi travolgere dall’ondata di riflessi negativi derivanti da quanto sta imperversando da un anno a questa parte, rimbalza l’emergenza sanitaria, che non va solo contenuta o controllata: va superata attraverso il ricorso ai vaccini, facendo lo sforzo massimo proponibile nel più breve tempo possibile.

La "riscoperta" dell'Italia
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La seconda edizione dello studio condotto da Nomisma in collaborazione con Crif.
Controvento, la struttura è più importante dell’impresa
Questa tipologia di aziende risulta maggiormente concentrata nelle classi di medie dimensioni. Tra i settori vincenti il packaging, la farmaceutica, autoveicoli, metallo e abbigliamento.

Farmaceutica, settore vincente
In gergo marinaro, di certo non rappresenta la scelta più facile per via della difficoltà della gestione. Ma se la “corrente” - o, meglio, il mainstream come descriverebbero gli anglofoni - è rappresentato da crisi strutturali e riduzione dei mercati, ecco che per circa 4.600 aziende manifatturiere italiane aver conquistato la definizione di “controcorrente” è più che lusinghiero. Cosa, vuol dire, quindi essere "controvento"? Vuol dire aver aumentato i propri ricavi, il proprio valore aggiunto, il margine di ricchezza complessivo. Insomma, vuol dire avere aziende in crescita e sempre più competitive. A fare l’identikit delle aziende “controvento” italiane in tempi di Covid è la seconda edizione dello studio condotto da Nomisma in collaborazione con Crif, i cui risultati sono stati presentati ad inizio febbraio durante il webinar “Controvento. La struttura è più importante dell’impresa”.
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Nel territorio di Città della Pieve la produzione del croco è documentata fin dal 1279.
Il filo di seta allo zafferano e l’inquietudine del presidente Draghi
La presenza diventa confronto. La parola sobrietà, riportata dai media, prende forma come richiesta di comportamento e di azione. Dalla transizione del possibile, forse, si genera la cucitura resiliente.

Pasquale Persico
Una premessa. Il filo di seta per cucire è un filato morbido e lucido, utilizzato per tessuti di lana e seta, è particolarmente resistente ed anche abbastanza elastico. Il termine zafferano deriva dall’arabo zaafaràn, ossia giallo, ed è riferito al colore dorato della spezia ottenuta dagli stimmi del fiore che è violetto. In Europa la coltivazione dello zafferano si diffuse intorno al X secolo, mentre in Italia arrivò circa trecento anni dopo grazie a padre Santucci, un frate che lo portò dalla Spagna. Nel territorio di Città della Pieve, la cittadina della discrezione per Draghi, la produzione del croco è documentata fin dal 1279, quando nello Statuto di Perugia se ne fa esplicito riferimento. L’importanza dello zafferano nell’economia pievese crebbe nel corso dei secoli. A quei tempi la preziosa sostanza, ricavata dagli stimmi essiccati del fiore, era utilizzata soprattutto nella tintura di panni e filati di seta, velluto e lana (per la cui produzione Città della Pieve era famosa fin dal XIII secolo), mentre nella pittura rinascimentale era probabilmente usata come colorante naturale. Il racconto sulla inquietudine di Draghi riguarda la notte precedente al suo primo consiglio dei ministri ed il giorno dopo. Si è già accennato che, nell’ambito della spiritualità agostiniana, la mediazione ha bisogno, per essere piena e ricca, di quattro momenti: il momento del silenzio; il momento della presenza; il momento del confronto e il momento della riflessione.
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La percentuale dei dipendenti è aumentata soprattutto nel settore dei servizi, in particolare del terziario avanzato.
Smart working, il lavoro da remoto visto da vicino
Uno studio della Banca d’Italia rileva che tra il 2019 e il 2020 la percentuale delle imprese che hanno utilizzato questa formula è aumentata dal 28,7% all’82,3%. Nello stesso periodo il numero di persone che ha aderito è cresciuto di circa nove volte (da 200 mila unità (1,4% del totale) a 1 milione e 800 mila unità (14,4%).

Cambiamenti
Nel 2020 vi è stata una forte crescita del lavoro da remoto che ha visto come protagoniste soprattutto le donne. Questi sono i principali risultati di una recente pubblicazione della Banca d’Italia sul lavoro da remoto in Italia durante la pandemia. Dallo studio si rileva che tra il 2019 e il 2020 la percentuale delle imprese che hanno utilizzato lo smart working è aumentata dal 28,7% all’82,3%. Nello stesso periodo di tempo il numero delle persone in smart working è cresciuto di circa nove volte, passando da 200 mila unità (1,4% del totale), a 1 milione e 800 mila unità (14,4%). Tale aumento è stato differenziato per settore produttivo, per caratteristiche individuali ed inerenti al nucleo familiare del lavoratore, per tipologia di contratto di lavoro, per tipo di impresa e per area geografica. La percentuale dei dipendenti in smart working è aumentata soprattutto nel settore dei servizi, in particolare del terziario avanzato, nei quali è più facile trasferire fasi dell’attività produttiva in telelavoro. In misura minore il fenomeno ha riguardato anche l’industria in senso stretto e il commercio.
*Ricercatore in Economia-Dipartimento di Scienze Statistiche Economiche, Centro di Economia del Lavoro e di Politica Economica-Università degli Studi di Salerno.
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Fagioli, ceci, lenticchie e soia rappresentano la più importante fonte proteica vegetale.
Legumi, ecco come avere un girovita perfetto
Non affaticano il fegato e aiutano a ridurre il colesterolo (fibre e sali che contengono liberano il sangue dai grassi).

Ricchezza
Vogliamo una bella linea? Ci salveranno i legumi… Come? Direte. Sfatiamo subito un falso mito: non ci gonfiano ma danno subito un senso di sazietà e sono tra i più adatti a farci raggiungere gli obiettivi dei mesi che preparano all’estate. Se abbiamo voglia, quindi, di sfoderare un girovita da capogiro, affidiamoci a madre natura e il gioco è fatto. I benefici che ci assicurano sono tantissimi. Ottimi, in particolare, anche per contrastare pigrizia intestinale, tonificare l’apparato circolatorio, prevenire colite o intolleranze alimentari e abbassare i livelli dei grassi nel sangue. Inoltre, il consumo di due porzioni giornaliere riduce la circonferenza della pancia. Ma i benefici dei legumi non sono solo questi. Fagioli e piselli aiutano a controllare la pressione sanguigna e il livello di trigliceridi circolanti nel sangue. Essendo piselli, fave, fagioli, ceci, lenticchie e soia la più importante fonte proteica vegetale, contengono inoltre discrete quantità di carboidrati e grassi di elevato valore nutritivo.
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