contatore visite free skip to Main Content
info@salernoeconomy.it

Salerno Economy VIII.22- 07.06.2019

Le prospettive di crescita della filiera agroalimentare in provincia di Salerno.

“Un patto tra buoni per combattere il caporalato”

Pugliese (Conad): “E’ venuto il momento di scegliersi in base a valori condivisi ed irrinunciabili. Solo così possiamo sconfiggere lo sfruttamento nelle campagne ed incentivare produzioni ambientalmente sostenibili”.
Fin fin Francesco Pugliese-AD Conad
Francesco Pugliese
“Le imprese devono fare fino in fondo la propria parte, ma lo Stato deve presidiare il territorio e fare rispettare le leggi e i diritti delle persone”. Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, tira le somme della tappa salernitana del grande viaggio attraverso le filiere produttive organizzato dalla catena di distribuzione di cui guida la governance operativa. E non usa giri di parole rispetto al grave problema del caporalato e delle nuove forme di schiavitù nei campi. Un’emergenza che attraversa la provincia di Salerno e intere aree del Sud fino a perimetrare zone di degrado e di vessazione balzate più di una volta agli “onori” della cronaca nazionale. Come affrontare il problema? “Per quanto riguarda la distribuzione - risponde Pugliese - dico da tempo che c’è bisogno di dire con chiarezza chi sono i buoni e chi sono i cattivi. I buoni sono quelle imprese che tengono prioritariamente conto di fattori come la sostenibilità del lavoro e del prodotto; la ricerca della qualità; la giusta remunerazione dell’agricoltore oltre che dell’industriale. La soluzione che a mio avviso è più praticabile è un patto tra buoni che di per sé isoli e penalizzi i cattivi. Le aste al doppio e al triplo ribasso hanno un nome e cognome, non si può sparare nel mucchio quando si affronta una questione come questa”.

Leggi Tutto

L’intervista. Lo storico marchio compie 80 anni. Una storia iniziata nel 1939.

Vincenzo Setaro, artigiano della pasta da tre generazioni

“C’è un processo specifico da seguire: usiamo grani selezionati ed acqua purissima, controllando ogni fase e facendo essiccare i prodotti con tempi lentissimi che variano in base ai formati e che diventano per questo molto digeribili”.
Foto per intervista Setaro-Setaro Foto Storiche 3
Un "pezzo" di storia
di Maristella Di Martino

Vincenzo Setaro rappresenta la terza generazione dei maestri pastai dell’omonimo pastificio di Torre Annunziata, un luogo destinato da madre natura ad accogliere fabbriche di maccheroni per tutto l’Ottocento. Un tempo se ne contavano 27, ma oggi questa è l’unica realtà produttiva esistente nel comune vesuviano ed è solo lui, con i fratelli Giovanni e Nunziato, a portare avanti il progetto del nonno che acquistò l’azienda nel 1939. Odontotecnico per formazione, Vincenzo Setaro da sempre ha frequentato l’azienda per capire negli anni Settanta che la sua strada era, è e sarà questa e si è appassionato sempre più a quello che oggi, senza ombra di dubbio, definisce “il lavoro più affascinante del mondo”.

Leggi Tutto

Il road show ha fatto tappa in Campania dove sono presenti nove banche aderenti.

Iccrea punta su un nuovo modello di relazioni e sullo sviluppo sostenibile

Benassi: “Occorre valorizzare tutte le esperienze di relazioni con il territorio, nonché di crescita sociale e economica compatibile con gli standard di qualità ambientale che, a livello locale, fanno di ogni Bcc un punto di riferimento”.
Benassi Iccrea
Andrea Benassi
(Er.Pa.) - Un road show per consultarsi e condividere le opportunità legate alle nuove modalità di relazione con le istituzioni – europee, nazionali e regionali – e allo sviluppo sostenibile. Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea ha fatto tappa a Salerno nei giorni scorsi per discutere di questi temi con i vertici delle 9 Banche di Credito Cooperativo presenti in Campania ed entrate a fare parte del Gruppo. “La crescita delle attività dell’intero Gruppo, nato formalmente il 4 marzo scorso - spiega Andrea Benassi, Responsabile dell’Unità Public Affairs & Sustainability - passa inevitabilmente da un confronto continuo tra la Capogruppo Iccrea Banca e le Banche di Credito Cooperativo aderenti. E grazie all’evoluzione del Gruppo diventa quindi possibile ideare e proporre nuovi tavoli di lavoro con le istituzioni, dove Iccrea e Bcc individuano insieme le sinergie a beneficio del territorio”.
Leggi Tutto

La progressiva perdita del patrimonio alimentare, culturale ed ambientale del Made in Italy.

Biodiversità, scomparse tre varietà di frutta su quattro

L’analisi della Coldiretti: “Nel secolo scorso se ne contavano 8.000, mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate a rischio”.

frutta biodiversità
Ricchezza
Il grido di allarme proviene dalla Coldiretti in occasione della giornata mondiale della biodiversità (22 maggio scorso). “In Italia - si legge in una nota di sintesi - sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro nell’ultimo secolo, ma la perdita di biodiversità riguarda l’intero sistema agricolo e di allevamento con il rischio di estinzione che si estende dalle piante coltivate agli animali”. I numeri evidenziano una situazione molto difficile. Nel nostro Paese “nel secolo scorso si contavano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta”. A rischio – specifica sempre la Coldiretti – “anche gli antichi semi della tradizione italiana sapientemente custoditi per anni da generazioni di agricoltori".
(Fonte: coldiretti.it/ 21.05.2019)
Leggi Tutto

I dati del rapporto “Comuni Rinnovabili 2019” di Legambiente presentato nei giorni scorsi a Roma.

Energia pulita, una sfida che si può vincere

Crescita lenta, ma in tutti i comuni c’è almeno un impianto e in Italia sono oltre un milione le installazioni tra elettriche e termiche.
immagine energia pulita
Partita cruciale
di Giuliano D’Antonio*

Per la prima volta – dopo 12 anni – si riduce in Italia la quantità di energia prodotta da solare, eolico, bioenergie e si registra un rallentamento consistente degli investimenti nel settore. Ma, va detto, che, nello stesso tempo, il nostro Paese “si conferma tra le nazioni più avanti nel mondo e con le maggiori opportunità su questo fronte, grazie a risorse fossil-free diffuse e differenti da Nord a Sud: oggi sono circa un milione gli impianti tra elettrici e termici installati in tutti i comuni italiani”. Per entrare nello specifico “praticamente in ogni città, grande o piccola, è installato almeno un impianto fotovoltaico, mentre sono 7.121 quelli del solare termico; 1.489 quelli del mini idroelettrico (in particolare al Centro Nord) e 1.028 quelli dell’eolico (soprattutto al Centro Sud); 4.064 quelli delle bioenergie e 598 quelli della geotermia”. In sintesi: 3.054 comuni sono diventati autosufficienti per i fabbisogni elettrici e 50 per quelli termici, mentre sono 41 le realtà che sono già nel futuro, perché sono già rinnovabili al 100% per tutti i fabbisogni delle famiglie”. È questo lo scenario complessivo delineato dal rapporto “Comuni Rinnovabili 2019” di Legambiente, presentato nei giorni scorsi a Roma.

*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
Leggi Tutto

Back To Top
Cerca