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Salerno Economy VII.35- 14.09.2018

Tra vero e falso spunta e si allarga la grande macchia delle news strategicamente non verificabili.

La partita (persa) dell’informazione al tempo dei social

Per tentare di capire almeno in parte che cosa accade realmente intorno a noi, più che sperare in un recupero della carta stampata e dei telegiornali tradizionali, conviene diventare più o meno esperti dei flussi di notizie che viaggiano in rete.
Glocal- foto social-media
Parola/chiave: disintermediazione
Il cambiamento in atto delle dinamiche della comunicazione - o meglio, dell’info/comunicazione - impone, ormai, alla nostra attenzione un teatrino sempre più pressante, invadente, disorientante. Non si capisce più bene chi rincorre che cosa: le notizie i giornalisti o i giornalisti le notizie. Nelle nuove e tante “fabbriche” delle notizie è uno spasso imparare ad approfittare del potere di disintermediazione acquisito dai social network e della sempre più agevole opportunità di forzare quello che un tempo era il “cancello” inviolabile di ogni redazione: la porta stretta attraverso la quale valutare fatti (o non fatti) da candidare a diventare notizie (da una semplice breve di cronaca ad un’apertura di pagina con richiamo in prima).
Lo “spasso” consiste nel continuo aggiramento delle redazioni che, però, vengono corteggiate (per non dire peggio) attraverso canali diretti e personali attraverso i quali si preannunciano dirette su Facebook o tweet “importantissimi”. Insomma, nel gioco delle fonti sono proprio quest’ultime a stabilire in forza del nuovo potere acquisito - almeno nella fase iniziale della pubblicizzazione della notizia - tempi e modi dell’interazione con il circuito degli organi d’informazione.

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In base alle prime stime effettuate da Ismea e Uiv l'Italia confermerebbe la leadership mondiale.

Vendemmia con il segno più

Il ciclo produttivo condizionato dalle intemperanze climatiche e dall’alternarsi di gelate, piogge e umidità. Soprattutto al Sud le maggiori criticità legate all'andamento meteo.
Numeri Economia-Foto Vino
Buone notizie
L’imprevedibile andamento climatico della stagione estiva – e non solo – che ha caratterizzato il 2018, alla fine, non dovrebbe danneggiare più di tanto la produzione di vino Made in Italy, uno dei riferimenti trainanti dell’export agro-alimentare. Le prime proiezioni sulla lavorazione del raccolto dell’uva vanno in questa direzione e l’intera filiera vitivinicola tira un sospiro di sollievo. Le stime Ismea-Uiv (Unione Italiana Vini) confermano questa tendenza. “Sarà una vendemmia più abbondante rispetto al 2017 - si legge in una nota di sintesi di Ismea - che dovrebbe riportare la produzione di vino in linea con il dato medio degli ultimi anni. La produzione enologica nazionale si attesterebbe a 49 milioni di ettolitri, con un recupero del 15% sulla scorsa annata, tra le più scarse di sempre”.
(Fonte. Ismea.it/ 04. 09.2018)
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Conto alla rovescia per l’inaugurazione in programma il prossimo 27 settembre.

“La fabbrica”? Un nuovo stile di vita

Il presidente Giuseppe Lettieri: “Abbiamo dotato la Campania di una struttura che consente di entrare in contatto con un modo di vivere salutare e in connessione con i flussi di consumo più diffusi a livello globale”.
Foto Giuseppe Lettieri
Giuseppe Lettieri
(Er.Pa.) - “La nostra vera ambizione è dotare Salerno e la Campania di un Life Style Center dove è possibile entrare in contatto con una serie di opportunità in grado di rendere concreto uno stile di vita salutare, sportivo e, nello stesso tempo, in stretta connessione con quanto di meglio si offre in termini di consumi a livello globale. Il nostro progetto è, quindi, molto più ampio di quanto attualmente è reperibile in un centro commerciale. La nostra è una sfida diversa, ma che sta prendendo forma e che tra pochi giorni sarà possibile toccare con mano”. Giuseppe Lettieri racconta così a SalernoEconomy la vigilia dell’apertura al pubblico del nuovo insediamento nella zona industriale di Salerno che fa capo a La fabbrica srl (da lui presieduta) e che rientra nell’ambito delle attività della finanziaria di famiglia (“Meridie SpA”, guidata dal padre Gianni). L’inaugurazione è fissata per il prossimo 27 settembre (giovedì) ed i “ritocchi” finali si susseguono, mentre il cantiere è, ormai, alle battute conclusive.
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Le proposte di SalernoEconomy per gli itinerari non solo degli appassionati di scatti.

Arte fotografica, mini-tour in tre tappe

Appuntamenti in Campania tra Eboli e Napoli che legano il racconto dei luoghi alla loro storia. Dallo sbarco degli alleati ai pericoli dei disastri ambientali e al racconto dei colori di Cuba.
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Scatti d'autore
di Laura Maiellaro

Per questo fine settimana di settembre Salernoeconomy propone una serie di mostre dedicate alla fotografia. In occasione del “Salerno Day” il programma di eventi per celebrare il 75° anniversario dello Sbarco degli Alleati ad Eboli (Sa) comprende la mostra “War is Over” dedicata alla Seconda Guerra Mondiale. A Napoli invece in svolgimento due mostre su temi interessanti: “One • One Planet One Future”, sulla bellezza e fragilità del nostro pianeta e "Trilogia Cubana" di Ernesto Bazan che racconta la vita familiare e contadina di una Cuba paragonata alla Sicilia natia dell’artista.

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Le elaborazioni realizzate da Ismea e presentate in occasione del “Sana” di Bologna.

Alimenti “bio”, la crescita continua

Nel primo semestre del 2018 trend positivo con il +6,5%. Nel 2017 in media 9 famiglie italiane su 10 hanno acquistato almeno un prodotto green.
D’Antonio
Giuliano D'Antonio
di Giuliano D’Antonio*

I nuovi stili di alimentazione ed il mutato approccio con il cibo in senso salutistico ricevono continue conferme sul piano delle analisi quantitative (oltre che qualitative). In altre parole, siamo di fronte ad un cambiamento estremamente diffuso nella popolazione, che ha già da qualche anno abbandonato le logiche della “nicchia” dal punto di vista della dinamica dei consumi. Le elaborazioni realizzate da Ismea e presentate in occasione del “Sana” di Bologna consentono, quindi, di entrare nel dettaglio di un quadro comportamentale generale che appare, ormai, molto consolidato. La crescita notevole registratasi nel 2017 è proseguita nel primo semestre del 2018 con un +6,5%, “evidenziando - scrive Ismea - il forte appeal di un comparto che attira sempre più consumatori, aziende agricole e trasformatori”. E ancora: “in media nove famiglie italiane su dieci hanno acquistato almeno un prodotto bio durante lo scorso anno, ed è soprattutto il Settentrione a trainare i consumi del comparto: Nord Est e Nord Ovest concentrano, infatti, il 60% della spesa, a fronte del 24% del Centro e dell'11% del Sud”.

* Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)

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