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Salerno Economy VI/43 del 10.11.2017

Mentre la grande crisi si avvia alla piena archiviazione in Europa, in Italia prendono maggiormente piede fattori di instabilità.

Politica in confusione? A rischio la ripresa

Il clima di incertezza ipotizzabile dopo il voto di marzo 2017 e lo scontro a tutto campo concretizzano l’ipotesi di un mancato consolidamento delle dinamiche positive che negli ultimi trimestri hanno fatto dichiarare tecnicamente conclusa la recessione.
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Clima di incertezza
Il quadro politico confuso ed in crescente “agitazione” in vista delle elezioni della prossima primavera è senza dubbio motivo di profonda preoccupazione per gli attori del sistema economico e produttivo, oltre che per le istituzioni internazionali che ci osservano con grande attenzione. D’altro canto ogni minima causa di instabilità – o di rallentamento del faticoso processo di ripartenza – viene analizzata e “sezionata” nei dettagli, pur di trarre indicazioni previsionali attendibili rispetto ai prossimi mesi.
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Cultura della vite, turismo specializzato & valorizzazione dei prodotti.

La Campania aderisce alle “Città del vino”

L’Associazione nazionale, costituita a Siena nel 1987 dopo lo scandalo del metanolo, realizza da anni anche l’Osservatorio sull’Enoturismo con l’Università di Salerno.
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Forte appeal
di Alfonso Schiavino

L’Associazione nazionale Città del Vino riunisce già 421 soci, soprattutto Comuni, da Pantelleria a Bolzano e Morgex (Aosta). I membri campani sono 31, di cui 5 salernitani. Ora anche la Regione Campania ha deciso di aderire. Il protocollo d’intesa prevede numerosi impegni bilaterali che interessano il paesaggio, l’enoturismo e la pianificazone rurale. Soggetti interessati: tutti quelli della filiera, dai vignaioli ai ristoratori.
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Negli ultimi due anni il valore della produzione è aumentato a ritmi doppi rispetto agli altri settori.

Digital companies in crescita

Unioncamere: 3mila aziende in più tra gennaio e settembre 2017, 122mila vivono di “bit”, tra le nuove iscritte oltre 1 su 3 è under 35, ma sono ancora troppo poche (solo il 2,3% di tutte le imprese).
Digital companies in crescita
La nuova frontiera
“Viaggiano ad un passo più spedito delle altre, in media creano più occupazione e generano più ricchezza del resto delle imprese ma sono ancora poche le digital companies tricolori. Alla fine del terzo trimestre dell’anno, le imprese che operano nei settori digitali (dal commercio via Internet agli Internet service provider, dai produttori di software a chi elabora dati o gestisce portali web), hanno superato la soglia delle 122mila unità, pari solo al 2,3% del totale delle imprese italiane”. E’ questo lo scenario che è emerso dai dati diffusi in occasione dell’assemblea dei presidenti delle Camere di Commercio che si è svolta nei giorni scorsi a Siracusa.
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Affrontare questo tipo di malattia non è semplice, anche perché in genere non si chiede aiuto.

Come combattere la depressione?

Spesso non si riconosce subito il circolo vizioso nel quale questa patologia rinchiude la persona che ne soffre. Il primo passo è ammettere che è necessario un supporto esterno.
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Il pensiero negativo
di Gerardina Fimiani *

La depressione si può manifestare con sintomi d’intensità e durata variabile. La forma più intensa, quella identificata come depressione, è denominata depressione maggiore.
Cosa proviamo quando siamo depressi? Le persone sperimentano perdita di concentrazione e memoria, stanchezza, mancanza di iniziativa, agitazione o rallentamento motorio, mancanza di energia, perdita o aumento di peso, senso di stordimento, nausea, sudorazione, dolori fisici, palpitazioni, vampate di calore o brividi, ridotto o aumentato bisogno di sonno, perdita della libido (sintomi fisici).

* Psicologa
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Il ministro Martina: “Rafforziamo la trasparenza a favore dei consumatori in una produzione simbolo per il Made in Italy”.

Oro rosso, indicazione di origine per i derivati

Il provvedimento introduce la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura. Si applica alle conserve e al concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse.
Oro rosso, indicazione di origine per i derivati
La tutela dei consumatori
I ministri Maurizio Martina (Politiche Agricole) e Carlo Calenda (Sviluppo Economico) hanno firmato il decreto interministeriale per introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine dei derivati del pomodoro. Il provvedimento introduce la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura, nel solco della norma già in vigore per i prodotti lattiero caseari, per la pasta e per il riso. Il decreto si applica ai derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.
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