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Salerno Economy IX.12 – 27.03.2020

Le tre priorità per non regredire: stabilire bene cosa fare, come farlo, perché farlo.

La vera “bussola” del cambiamento

Riusciremo in un nuovo e fondamentale “ridisegno” di sviluppo non più procrastinabile? La domanda, ovviamente, resterà, purtroppo, a lungo sospesa nel tempo.
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Navigazione a vista
Nel momento dell’emergenza si ripensa sempre, prima o poi, alle proprie vocazioni. Accade ciclicamente e, forse, proprio perché le emergenze sono molto distanziate, fortunatamente, tra di loro, possiamo metterle insieme e valutare il tutto sulla lunga distanza. In questi giorni molti di noi, credo, hanno ripensato ai tempi del terremoto, qualcosa come quarant’anni fa. E’ un paragone complicato, che, però, tende a delineare una traiettoria, un percorso che, poi, abbiamo intrapreso, forse andando molto lontano da quello che era nei nostri desideri, nelle nostre aspirazioni. C’è chi si è ritrovato a fare un mestiere molto diverso da quello al quale pensava in quelle giornate. C’è chi ha mantenuto i propri impegni e oggi è soddisfatto. C’è chi, invece, non li ha mantenuti e prosegue lo stesso. Ma è chiaro che si sta aprendo una fase che ci appare nuova, con un perimetro così complesso. Con equilibri che, senza dubbio, assumeranno tendenze particolari, che noi, in queste giornate, non riusciamo, probabilmente, nemmeno a immaginare. O, forse, è vero il contrario: alla fine del “giro” si riproporranno le “solite” mappature forzate.
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Perdite consistenti per la filiera del turismo (oltre 13 miliardi), in crescita l’alimentazione domestica.

Effetto coronavirus, 18 miliardi di consumi in meno nel 2020

Le prime valutazioni della Confcommercio (Ufficio Studi): “A febbraio Pil giù dello 0,5% tendenziale e Icc in calo dell’1,1% congiunturale e dell’1,7% rispetto allo stesso mese del 2019”.
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Perdite nette
Allo stato attuale dove si concentra la maggior parte delle perdite? Per “la filiera del turismo in senso lato (oltre 13 mld di euro), con uno spostamento di parte dei consumi fuori casa verso l’alimentazione domestica e con gravi difficoltà per trasporti (- 6 mld) - compresi gli acquisti di autoveicoli - e vestiario e calzature (-3,4 mld), settore che soffrirebbe della riduzione del reddito disponibile reale”. L’analisi della Confcommercio prende in considerazione l’approfondimento della crisi nei mesi di marzo e aprile - e anche “un alleggerimento delle condizioni restrittive sulla produzione e sulle attività commerciali nonché sulla mobilità di merci e persone già nel mese di maggio e una normalizzazione all’inizio di giugno” - e ipotizza nel 2020 “una perdita dei consumi complessivi delle famiglie pari ad oltre 18 miliardi di euro (quasi il -2,6), con un Pil a -1,0% rispetto al 2019”.
(Fonte: confcommercio.it/ 13.03.2020)
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Andiamo veloci verso una civiltà plurale per invertire la tendenza alla decadenza dell'Europa.

Il giro d’Italia e Romando Prodi

Tra i sogni nascosti del professore emiliano c’è sempre stata l’idea di partecipare (e vincere) la grande corsa tricolore. Potremmo farlo davvero questo percorso. Abbiamo anche la bandiera - con i colori dell’Italia e del Mediterraneo - che può ricordare i pensieri di Camus.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Le parole a cui ho fatto riferimento nella prima storia per introdurre i temi del dopo crisi - Concordia, Rispetto (misura), Reciprocità (civiltà), Pluralità (visione culturale aperta) - ci accompagnano anche nella seconda storia che riguarda Romano Prodi come riferimento storico/istituzionale per definire il periodo dal quale il debito ambientale si moltiplica insieme al debito pubblico.
Mi ero recato al Pontificio Seminario Campano Interregionale, con sede a Posillipo, Napoli, per consegnare a Prodi la mia conversazione (immaginaria) sulla narrazione dell’economia e della politica vissuta da lui, e per offrire, poi, sempre a lui la scelta di eliminare la parola immaginaria. Nella mia narrazione sono partito dal giorno in cui nella sede del Cenacolo de “il Mulino”, la casa editrice dove, dopo la caduta del primo governo Berlusconi, Romano Prodi pensava alla parola Concordia, non solo come mito del buon Governo ipotizzato dal Lorenzetti per Siena, ma come antidoto, necessario, ed oggi richiamato dal Presidente Mattarella, per fare uscire l’Italia unita dalla crisi istituzionale e politica di quel periodo.
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“Nell’era biomediatica per un giovane su dieci la propria identità coincide con il profilo social”.

Il web? Rafforza tv e radio

Il Censis: “Si combinano programmazione lineare e palinsesti personali. Crescono ancora internet, smartphone e social network”.
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La forza della rete
La tv e la radio “si rafforzano sul web”. Nel 2019 “la fruizione della televisione è stabile, ma si registra una flessione dei telespettatori della tv tradizionale (il digitale terrestre: -2,5% in un anno), mentre resta salda l’utenza della tv satellitare (-0,1%) e crescono significativamente la tv via internet (web tv e smart tv salgono al 34,5% di utenza: +4,4% in un anno) e la mobile tv (che è passata dall’1% di spettatori nel 2007 all’attuale 28,2%, con un aumento del 2,3% solo nell’ultimo anno). Si combinano sempre di più programmazione lineare e palinsesti personali”. In sintonia la radio, che “continua a rivelarsi all’avanguardia dentro i processi di ibridazione del sistema dei media”. I radioascoltatori “sono il 79,4% degli italiani, stabili da un anno all’altro”. Ma la radio “ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale perde 5,3 punti percentuali di utenza”, l’autoradio è, invece, “stabile (+0,3% rispetto all’anno precedente) e l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (lo fa il 17,3% degli italiani: +0,3%) e soprattutto attraverso lo smartphone (con una utenza arrivata al 21,3%: +0,6% rispetto a un anno prima) è sempre più rilevante”.
Questi i principali risultati del 16° Rapporto sulla comunicazione del Censis.
(Fonte: censis.it/ 20.02.2020)
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Ecco i motivi per consumarlo con assiduità, anche tutte le mattine.

Aceto di mele, 10 motivi per sceglierlo

Un vero toccasana per prevenire malattie e stare in forma. Ricco di potassio, svolge un’azione diuretica anche perché è composto per circa il 90% di acqua. Aiuta a bruciare i grassi in eccesso oltre a svolgere un’azione rimineralizzante e possedere proprietà antinfiammatorie e battericide.
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Prevenzione naturale
di Maristella Di Martino

Aceto di mele, ecco perché dobbiamo consumarlo con assiduità. Anche tutte le mattine. Mescoliamo un paio di cucchiaini di aceto di mele con uno di miele in un bicchiere di acqua per prevenire malattie e stare in forma. Ecco 10 motivi per scegliere l’aceto di mele. 1. Allevia tutti i dolori articolari e contrasta la formazione di calcoli; 2. Attiva le difese immunitarie e uccide batteri e funghi; 3. Contrasta la proliferazione di cellule tumorali; 4. Diminuisce il gonfiore addominale e aiuta in caso di problemi digestivi; 5. E’ benefico per la pelle: dà sollievo in caso di acne, punture d’insetto o micosi; 6. È un potente antiossidante; 7. Fa mantenere il peso-forma corretto perché facilita il metabolismo; 8. Stimola la circolazione e contribuisce al drenaggio di cellule adipose e cellulite; 9. Favorisce l’espulsione del muco; 10. È ottimo per i gargarismi contro mal di denti, gengive sanguinanti ed infezioni del cavo orale.
(continua)

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