A Bruxelles siederanno, secondo i più recenti sondaggi, i principali leader delle forze politiche italiane.
Il gioco dell’Europa? Prima di tutto: non perdere
La definizione delle nuove strategie e delle scelte necessarie per evitare il più pieno isolamento nel prossimo periodo, impone una nuova cronologia decisionale che prende spunto dalla scelta principale, l’individuazione precisa degli attori che dovranno condurci nel mondo che verrà.
Scenari che si inseguono e forse scompaiono
(continua)
Leggi Tutto
Il parametro che si avrebbe relativamente al 2024, nel caso tutto rimanesse immutato, è pari al +0,6%.
E nel mese di aprile l’inflazione risulta in frenata
Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2% su base mensile e dello 0,9% su base annua.
Andamento inflattivo in decrescita
L’aumento congiunturale dell’indice generale “riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,6%), dei tabacchi (+1,3%), dei servizi relativi ai trasporti (+0,8%) e dei beni alimentari lavorati (+0,5%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (-8,2%) e di quelli non regolamentati (-1,8%)”. In termini più strutturati, “l’inflazione acquisita per il 2024, cioè quella che si avrebbe nel caso l’indice rimanga immutato nel resto dell’anno, è pari a +0,6% (0,5% marzo) per l’indice generale, e a +1,7% per la componente detta ‘di fondo’ (+1,2% a marzo)”.
(Fonte: confcommercio.it/30.04.2024)
Leggi Tutto
Le ricerche di consumo dimostrano come il sottofondo di una canzone possa influire sulla ricezione di una notizia.
La valenza delle note in un programma di economia in radio? Funziona
Alcuni studi di settore confermano che ascoltare musica crea un’architettura emozionale e ha il potere di influenzare il nostro comportamento.
Il potere della musica (e delle parole)
Non è il quesito di qualche film distopico di fantascienza, sono ricerche di consumo a dimostrare come le note in sottofondo di una canzone possano influire sulla ricezione di una notizia. Per questo motivo, la musica è entrata a pieno titolo tra gli elementi strategici del marketing. Ascoltare la canzone giusta è un buon motivo per fermarsi qualche minuto in più e non lo facciamo solo per soddisfare un’esigenza artistica o estetica ma anche, se non soprattutto, per il suo valore emotivo, perché diventa un mezzo per comunicare un messaggio alle persone e riesce a parlare al corpo, alla nostra sfera affettiva e al mondo relazionale, stimolando i sensi. Ogni forma di comunicazione non può mai essere considerata neutra, ma porta con sé delle conseguenze su chi ascolta. Alcuni studi di settore hanno dimostrato che ascoltare musica crea un’architettura emozionale e ha il potere di influenzare il nostro comportamento. L’interessenza tra due mondi solo apparentemente distanti come la musica e l’economia trova la sua apologia in classici italiani datati del grande Lucio Battisti,“Per una lira, io vendo tutti i sogni miei” (la lira è stata sostituita dall’euro, ma potremmo sentirci a bordo della macchina del tempo di "Ritorno al futuro"), e I giardini di marzo con la melanconica frase “Al ventuno del mese i nostri soldi erano già finiti”, probabilmente oggi, canterebbe “Tu chiamala sei vuoi...inflazioneeee!”, protagonista la perdita del potere d’acquisto della nostra moneta. Ci sarebbero molti riferimenti sull’argomento nella musica internazionale, ma questo è un articolo e non un libro, ne cito un paio: la leggendaria "Money" dei Pink Floyd, incentrata sul concetto che la spasmodica ricerca del denaro sia la rovina dell’uomo, dove all’inizio del brano resta l’effetto per la riproduzione del suono delle monete e di un registratore di cassa, e "Taxman" dei Beatles che prefigura le rivolte contro l’oppressione fiscale, perché i quattro si accorsero che le royalties venivano tassate con un’aliquota del 95%. La mia passione da intrattenitore di platee in villaggi turistici immagina come emblema del legame tra musica ed economia un successo di Mahmood che cantando “Pensavi solo ai soldi, soldi!”, trascinò a terra anche i più disincantati sognatori con la frase sibillina “Mi chiedi come va, come va”, che pare una presa per il naso (ah, che meraviglioso eufemismo!) rivolta a chi con bolletta del gas più che raddoppiata e carburante più costoso di un gioiello, si chiede dove operare tagli drastici per consentire al proprio bilancio di salvarsi dal rosso, a dispetto del Rosso relativo di Tiziano Ferro.
(continua)
Leggi Tutto
Si ritrovò in Serie A, pronto a conquistare un posto nella prima squadra per poi provare a ricoprire il ruolo di titolare, come mezzala.
Faloppa, l’anima del L.R. Vicenza, che segnava e faceva spettacolo
Arrivò nel 1970 dall'Empoli dopo essere cresciuto nel Milan. Si allenò con campioni come Rivera, Lodetti, Schnellinger, mentre disputava il campionato “De Martino”, la “primavera” di allora.
Renato Faloppa
Una carriera particolarmente intensa, piena di soddisfazioni, caratterizzata dal dialogo calcistico (ed extracalcistico) con Paolo Rossi - e intrisa in un mare di grande classe - e influenzata dal numero dei gol e da giocate ad alto livello. Un campione dai piedi buoni e da una profonda visione di gioco. Un grande campione.
Leggi Tutto