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Lo speciale 1 »

Si ritrovò in Serie A, pronto a conquistare un posto nella prima squadra per poi provare a ricoprire il ruolo di titolare, come mezzala.
Faloppa, l’anima del L.R. Vicenza, che segnava e faceva spettacolo
Arrivò nel 1970 dall'Empoli dopo essere cresciuto nel Milan. Si allenò con campioni come Rivera, Lodetti, Schnellinger, mentre disputava il campionato “De Martino”, la “primavera” di allora.

(Er.Pa.) – Grande giocatore, una mezzala classica, in mezzo al campo a registrare bene la squadra, con assist e lanci mirati. Renato Faloppa (nato ad Oderzo il 17 novembre del 1947) giunse al Lanerossi Vicenza nel 1970. Proveniva dall’Empoli ed era cresciuto nel Milan. Agli inizi, quando aveva 17 anni, lavorava e giocava al calcio, fu venduto al Vittorio Veneto in quarta serie. Per due anni restò al suo paese, poi, a metà della seconda stagione, fu venduto al Milan. Era la metà degli anni 60’, si era allenato con Rivera, Lodetti, Schnellinger, mentre scendeva in campo per il campionato “De Martino”, la squadra “Primavera” di quei tempi. Iniziò a fare esperienza, pur essendo di proprietà del Milan,  in molte società: Rimini, Arezzo, Empoli. Fino a pensare che al termine del campionato avrebbe, probabilmente smesso e sarebbe ritornato a casa, al lavoro nella sua Oderzo. Ma proprio in quell’anno, era il 1970, giunse la chiamata dal Lanerossi Vicenza. Si ritrovò in Serie A, pronto a conquistare un posto nella prima squadra per poi provare a ricoprire il ruolo di titolare, come mezzala. Faloppa era giunto come un rinforzo di secondo piano, nel 1970, dall’Empoli e si rivelò subito una scelta importante. Arrivò in maniera diretta, al suo primo anno in biancorosso, a un posto da titolare (con la maglia numero 10), che mantenne per le tre stagioni successive (tre salvezze del Lanerossi). Fino al 1974-1975, quando retrocesse in serie B e nel campionato successivo si collocò nelle zone dell’area bassa della classifica. Solo dopo l’arrivo di Giovan Battista Fabbri visse una specie di rinascita e diventò capitano per più stagioni. Nel 1976-1977 il Lanerossi conquistò la serie A, avendo vinto il campionato cadetto (con Paolo Rossi capocannoniere). L’anno dopo la squadra giunse al secondo posto in serie A, dietro la Juventus e si qualificò in coppa Uefa. Nel 1978-1979 sprofondò nella retrocessione in serie B. Alla fine della stagione, Faloppa (dopo nove anni e con 247 gare di campionato disputate) ritornò nell’Oderzo.

Una carriera particolarmente intensa, piena di soddisfazioni, caratterizzata dal dialogo calcistico (ed extracalcistico) con Paolo Rossi – e intrisa in un mare di grande classe – e influenzata dal numero dei gol e da giocate ad alto livello. Un campione dai piedi buoni e da una profonda visione di gioco. Un grande campione.

 

 

Renato Faloppa-Wikipedia
Renato Faloppa
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