Il nuovo volume del Prof. Pasquale Persico pone al centro dell’attenzione la mancanza di una chiara visione in materia di politica economica.
Identità, sviluppo e … Mr. Keynes
“L’Italia che non c’è. A proposito di debito e governance”. Tra antiche tracce e sostanziali riflessioni per incamminarci (sul serio) in Europa.

La copertina dell'ultimo libro del Prof. Pasquale Persico
Cambia - è già cambiato - il mercato del lavoro - e le risorse per un nuovo e diverso welfare sono decisive per guardare oltre le parole d’ordine di un processo di sviluppo che appare così indeciso e contraddittorio. I fatti più recenti, le crisi bancarie che, in appena un secondo, gli Stati “coinvolti” hanno accompagnato in archivio (?), per esempio, fanno lievitare dubbi e perplessità che non è facile dotare di una risposta convincente.
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L’economia risulta in frenata nel primo trimestre, pesano “le incertezze ereditate dal 2022”.
Consumi alimentari in calo per l’aumento dei prezzi
Confcommercio: “Quadro complesso”. I dati della congiuntura fotografano a febbraio una diminuzione del Pil dello 0,3% su base mensile.

Effetti inflattivi
Va detto che “a febbraio 2023, l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato una riduzione dello 0,1% sullo stesso mese del 2022”. Se si analizza questa tendenza, si evince che “il dato è sintesi di un aumento della domanda per i servizi (+3,7%) e di una flessione di quella relativa ai beni (-1,4%). La minore dinamicità della domanda rilevata nell’ultima parte dello scorso anno e in questi primi mesi del 2023 allontana ancora il ritorno dei consumi delle famiglie in volume ai livelli pre Covid-19”.
(Fonte: confcommercio/17.03.2023)
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La politica è in ritardo, ha nostalgia di un passato che non tornerà. Le “ripartenze” da compiere si sono moltiplicate, ma non possono prendere forma.
Riassunto (breve) dell’agenda Draghi per quanti hanno fretta di nasconderla
Prima delle dimissioni definitive, era evidente l’impossibilità di camminare lungo un percorso diventato fuori dal tempo contemporaneo, la storia dell’Italia e dell’Europa aveva già scelto un’altra direzione.

Pasquale Persico
Ci sono fatti, che stanno accadendo, che ci consentono di capire di più sulla contemporaneità che ci circonda dopo la pandemia e sulla guerra accanto all’Ucraina. Se facciamo, poi, riferimento alle difficoltà delle imprese e del settore pubblico a soddisfare le domanda di molti giovani su come entrare nel mondo del lavoro, comprendiamo che non ci sono molti gradi di libertà. Si tratta di fare luce sulla situazione nuova che prevede che l’epoca degli aiuti ad occhi chiusi all’Italia ed agli altri Paesi mediterranei, è davvero passata. La rincorsa per agganciare gli obiettivi del Pnrr è terminata, le politiche complementari di aiuto non sono più nell’agenda europea, che era anche l’agenda Draghi. L’inquietudine di Draghi nel viaggio a tre (con Macron e Scholz) verso l’Ucraina ed il suo discorso al Senato, prima delle dimissioni definitive, erano già un’evidenza della impossibilità di camminare lungo un percorso diventato fuori dal tempo contemporaneo, la storia dell’Italia e dell’Europa camminava già in altra direzione.
Come ho sostenuto, sulle pagine elettroniche che mi ospitano, anche a proposito di Keynes, andare oltre Draghi, significa capire fino in fondo il suo pensiero sul capitalismo da correggere in un mondo globalizzato ma ancora incapace di suggerire agli Stati il come cedere sovranità collaborativa ed aperta. Capire cosa stava accadendo - come fece Draghi, nel suo viaggio in treno con Macron e Scholz, e, poi, in Usa - significa comprendere che la politica estera europea stava cambiando rotta, mentre l’Italia era ancora in grave difficoltà fino a non riuscire a parlare.
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“Cambiati i luoghi della spesa con il 72% che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione”.
“Con +55 per cento prezzi zucchero vola il carrello”
Coldiretti: “Le difficoltà si estendono dalle tavole dei consumatori alle imprese per le quali si sono registrati nell’anno di guerra aumenti dei costi dal vetro alle etichette, dal cartone ai barattoli di banda stagnata, dai mangimi al gasolio”.

Metodi di spesa
Va evidenziato che “per difendersi dagli aumenti 8 italiani su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso. Coldiretti/Censis evidenzia come siano cambiati anche i luoghi della spesa con il 72% degli italiani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione. Le famiglie - spiega Coldiretti - vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti”.
(coldiretti.it/16.03.2023)
(continua)
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