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Salerno Economy XI.11 – 25.03.2022

Metodologie di “sopravvivenza” nel mare antico e contemporaneo dei flussi di disinformazione.

Storia e miti per non continuare a “perdersi”

Il “racconto” di Enea assume varie e specifiche evoluzioni e non facciamo altro che restare in bilico sull’orlo delle vicende che si susseguono, ma poche volte riusciamo a porci qualche domanda e a ragionare.
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Mitologie
Uno dei punti centrali delle diverse letture che si incrociano in un periodo come quello che l’Occidente europeo sta attraversando, riguarda, sostanzialmente, la descrizione di episodi storico/leggendari che, in qualche modo, mettono a fuoco momenti in grado di raccontare, più o meno, quello che siamo diventati, o, nella maggioranza dei casi, quello che storicamente, volevamo diventare. La domanda di fondo resta abbastanza confusa, ma, in parte, chiara: tutto quello che accade nelle guerre, nei conflitti, assume, poi, un riflesso molto più lungo di quanto possa apparire. Un riflesso che si diffonde, senza scomparire, nelle pieghe dei secoli di storia materiale (e letteraria), lasciando un percorso di tracce che, pure, saranno ricostruite, o, almeno, intraviste non tanto nei giorni, nei mesi e negli anni immediatamente successivi ai fatti, ma, appunto, solo secoli dopo. Fino ad assumere nel tempo, molto spesso silente, il contorno radicato di un’eredità in ogni caso accettata e diffusa nell’immaginario collettivo di un popolo che ben conosce cosa è diventato e - in realtà molto meglio - cosa voleva diventare (e non è diventato).
Questa “metodologia” aiuta, ma non in tutti i casi, a trovare dei solidi punti di riferimento proprio quando vengono a mancare troppe certezze acquisite superficialmente, come, per esempio, è accaduto ai popoli europei affacciati sul Mediterraneo che più hanno raggiunto forme contemporanee di benessere. Il “precedente”, effettivamente, “storico”, ha un nome che ha “navigato” e continua a “navigare”da tempo immemore nelle narrative che, poi, si trasformano in pensiero filosofico e letterario.
(continua)
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Come continua a cambiare lo scenario partitico, mentre il mondo è di nuovo ad un passo dall’abisso.

Guerra e Pnrr, i conti da rifare e il teatrino della politica

Nello sfacelo della pandemia aveva preso forma una credibile e fondata prospettiva di ripartenza. Ma il Piano nazionale di ripresa e resilienza - portatore di salvezza - è ancora in grado di reggere gli effetti della nuova emergenza bellica?
Ue-G. Coppola
Speranze, nonostante tutto
di Mariano Ragusa

Neanche una settimana dopo l'invasione russa in Ucraina, e rilevandone i primi effetti collaterali sul mercato, il premier Mario Draghi aveva avvertito il Paese: andiamo verso una “economia di guerra”. Povertà, aumenti talora scriteriati di materie prime e beni di consumo di massa, si sono subito materializzati come realtà con le quali duramente fare i conti. E il Paese li sta facendo con le cifre degli indicatori economici rivolti ora al negativo dopo le speranze accese appena qualche mese fa. La paura e gli interrogativi crescono. In primis ovviamente per le prospettive della pace. E in sequenza per un mondo di nuovo in bilico.
L’Europa era riuscita a costruire un ponte solido attraverso il quale transitare dallo sfacelo della pandemia ad una credibile e fondata prospettiva di ripartenza. Quel PNRR portatore di salvezza è ancora in grado di reggere gli effetti della nuova emergenza prodotta dalla guerra?
E la politica, già la politica, come sta interpretando il ruolo che le è richiesto? Il tema è vasto e complesso. Impraticabile in questo spazio dove ci limiteremo a qualche sottolineatura problematica sui comportamenti di taluni attori di partito. Un tour tra i nodi che si aprono, compiuto in sintetici capitoletti.
(continua)
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L’esigenza di riuscire, finalmente, a costruire “città bastevoli”, anche in Ucraina.

Il discorso di Draghi? Se avessimo imparato a volare . . .

Il tema del dualismo Occidente/Non Occidente è tornato in campo, ha preso forma l’esigenza di realizzare dinamiche di cooperazione “a struttura multilaterale” tra nazioni capaci di dialogare su un nuovo modello di sviluppo.
P. Persico-casa-morra-cs-Pasquale-Persico
Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Filippo Cecere, nel lontano 1997, scelse una strada drammatica per parlare della città solo enunciata. Un fascio di liriche fu raccolto, in sua assenza, per diventare un libro di poesie; l’artista Ugo Marano le accompagnò disegnando una stella ad otto punte. Una di queste poesie può introdurre, ancora oggi, l’atmosfera vissuta martedì scorso in Parlamento, per commentare, poi, ponti nuovi da costruire per entrare nelle nuove città dell’Europa, continente oggi, nonostante il nuovo impegno, ancora in cerca della città che verrà.

Un altro volo/lo spartiacque dell’equilibrio di Yalta /divise in due la Terra/ Separata la sabbia dall’oceano/non potremo più vivere/ dei tiepidi riverberi del bagnasciuga/ L’enorme distesa d’acqua sovietica/ abbaglia gli occhi/di ignoti turisti solitari/mentre l’acido disciolto nella fede di partito/corrodeva/ le fragilità delle città solo enunciate/ Avessi imparato a volare.

Ebbene, Avessimo imparato a volare, potrebbe essere il titolo del discorso di Draghi.
Il tema del dualismo Occidente/Non Occidente è tornato in campo e si è proposto di volare verso un nuovo modello di cooperazione a struttura multilaterale tra nazioni capaci di dialogare sui grandi temi del nuovo modello di sviluppo e della politica economica dei continenti. Un nuovo G-Nazioni che ben sostituisca l’Onu.
(continua)
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I dati Istat sull’inflazione a febbraio evidenziano un balzo del 45,9 % per l’energia.

La “top ten” degli aumenti? Prezzi alimentari: + 4,6%

Coldiretti: “I compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione”.
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Inflazione galoppante
“I prezzi al consumo dei prodotti alimentari e delle bevande schizzano del 4,6% con il rincaro dei beni energetici che si trasferisce sulla filiera agroalimentare e colpisce agricoltori che sono costretti a vendere sottocosto e i consumatori con ben 5,6 milioni di italiani che si trovano in condizioni di povertà assoluta in difficoltà nel fare la spesa”. E’ questo il quadro descritto dalla Coldiretti “in riferimento ai dati Istat sull’inflazione a febbraio che evidenziano un balzo del 45,9 % per l’energia che si riflette sui prezzi di molti prodotti alimentari”. Prezzi per le famiglie, quindi, in piena corsa, ma “i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori - evidenzia la Coldiretti - non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce, infatti, a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera. Per il balzo dei costi energetici l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni e allevamenti”.
(Fonte: coldiretti.it/16.03.2022)
(continua)
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Oltre ad essere ottime fonti di proteine, zinco e vitamine del gruppo B, contengono principalmente calcio.

Latticini e dieta? Sì a quelli light

In un regime alimentare corretto ed equilibrato è importante includere tutti gli alimenti e, quindi, anche latte, formaggi e yogurt. Contengono, infatti, alcune sostanze nutritive essenziali per essere in forma.
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Con leggerezza
di Maristella Di Martino

Certo la preferenza va accordata a quelli ipocalorici e con un minor contenuto in acidi grassi saturi, pericolosi - se consumati in grosse quantità - perché amplificano gli effetti negativi del colesterolo. Ma mangiare quelli giusti e nelle dovute porzioni, vi assicuriamo, fa solo bene. E vi spieghiamo i motivi. Intanto in un regime alimentare corretto ed equilibrato è importante includere tutti gli alimenti e quindi anche latte, formaggi e yogurt. Contengono infatti alcune sostanze nutritive essenziali per essere in forma e, oltre ad essere ottime fonti di proteine, zinco e vitamine del gruppo B, sono una delle fonti principali di calcio, un minerale che aiuta a sviluppare ossa forti e sane e quindi a combattere in futuro malattie come la riduzione della massa ossea e l’osteoporosi.
Le qualità del light.
Ovvio, d’altra parte, che questi alimenti possono contribuire in modo significativo all’apporto di calorie e grassi, ma oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Numerose sono le alternative più leggere, dal latte totalmente o parzialmente scremato agli yogurt e ai formaggi magri. Un bicchiere di prodotto scremato contiene solo 68 kilocalorie e 0,16 grammi di grasso.
(continua)
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