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Salerno Economy X.44 – 19.11.2021

Le non poche analogie con altri periodi che precedono la fase contemporanea.

Corsi e ricorsi storici, tra “ricchi” (pochi) e “poveri” (molti)

Il prevalere del debito finanziario si era già materializzato sul finire dell’epoca moderna, mentre prendeva forma l’estinzione di interi casati (nobiliari o meno), che, pure, si erano andati, fino all’ultimo, “inventando” ogni formula possibile per sopravvivere.
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"Re" e "Regine"
Nelle ricostruzioni sempre più dettagliate e complete di un periodo importante, da vari punti di vista, della storia moderna - non contemporanea - di Paesi oggi ben connotati dall’appartenenza all’Unione Europea, è molto interessante scorgere l’origine di fatti e episodi che disegnano, in realtà, la continuità, per così dire, cromosomica di vicende “politiche”, che ancora si perpetuano, con il solo scopo di assicurare il controllo gestionale di quello che noi chiamiamo “potere sistemico”. Nelle ultime vicende di non poche famiglie che avevano conquistato, a suo tempo, i “gradi” nobiliari nella complessa mappa gerarchica che si era andata delineando, per esempio, proprio nei territori di Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, era già ampiamente emersa una delle cause principali che avrebbe portato all’estinzione di antichi legami di parentela, fino a provocarne la fine vera e propria. Il prevalere del debito finanziario in fondo si era, ormai, materializzato, prendendo la forma dell’estinzione di interi casati (nobiliari o meno), che, pure, si erano andati, fino all’ultimo, “inventando” ogni formula possibile per sopravvivere. Ma nella maggioranza dei casi non era stato possibile, neanche ricorrendo a teoremi ben architettati di cessione del patrimonio residuo (ben poco) o, anche, alla vendita di titoli (ambiti o meno) nobiliari.
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Confesercenti: “Potrebbe determinare, fra il quarto trimestre 2021 e il primo trimestre 2022, una minore spesa di almeno 5 miliardi”.

“Quarta ondata rischia di frenare ripartenza consumi”

L’Ufficio Studi: “Sia la manovra di bilancio 2022 che il Pnrr, dovranno investire risorse a favore di famiglie ed attività per rendere strutturale la crescita del Paese”.
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La spesa può rallentare?

“Il dato Istat di settembre delle vendite del commercio al dettaglio delinea, nel complesso, un quadro di ritorno graduale alla normalità, con il terzo trimestre dell’anno che conferma l’andamento positivo dei primi due trimestri. Anche se l’allarme della quarta ondata pandemica rischia di aumentare l’incertezza ed invertire il trend di recupero, frenando la ripartenza dei consumi - già condizionata dagli aumenti dei prezzi dei beni energetici - soprattutto in vista del Natale ormai alle porte”. Secondo le stime dell’Ufficio Economico della Confesercenti, “l’impatto sulla propensione al consumo di una nuova ondata pandemica potrebbe determinare, fra il quarto trimestre 2021 e il primo trimestre 2022, una minore spesa di almeno 5 miliardi”.
L’analisi della Confesercenti - evidenzia - che “la crescita complessiva registrata nei primi 9 mesi è del 7,3% in volume, segnando un recupero completo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno” e che “entrambi i comparti, alimentare e non alimentare, hanno il segno positivo: in particolare è dal non alimentare che arriva la spinta maggiore, quello più condizionato durante il periodo pandemico”. Come pure “anche le piccole imprese del settore registrano un rimbalzo significativo (7,5%) superiore al dato medio”. Mentre “continua, comunque, la crescita a due cifre del commercio elettronico”.
(Fonte: confesercenti.it/ 05.11.2021)
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Aveva donato una parte di quel territorio al Fai, per farlo diventare Natura, per cancellare ogni traccia dell’uomo.

Il sogno di Fiamma, la Casa-Ateneo del settimo paesaggio

Il disegno si fa affresco ed i nuovi paradigmi di ecologia dell’architettura, della musica, dell’economia, della cultura vengono coniugati all’unisono.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Quella notte aveva deciso di aspettare l’alba, restando al largo della Massetta, voleva scoprire nuovamente i colori del paesaggio visivo che da Scario va fino a Punta degli Infreschi, promontorio poco distante da Camerota. Da oltre 100 anni non vi è una sola luce che di notte si accende nei boschi o nelle radure di alto pascolo. Il territorio è abitato dalla Natura, che si è impossessata nuovamente di tutti i progetti dell’uomo moltiplicando i luoghi di nessuno. Qui la Natura ha uno sguardo, ha un udito, percepisce e distingue i sapori. Ha papille gustative. Qui la Natura è colta, è sacra e pagana, con pari dignità. La Natura beve e da bere, pensa e fa pensare, vive e fa vivere, muore e fa morire. Qui tutti gli animali sono Natura e tutte le piante sono Natura. Gli animali non vanno a scuola, nascono educati e si educano all’evoluzione, non eleggono i politici, ma diventano sapienti, preservano il futuro. Qui la natura è entrata nelle case dei coloni e dei pastori, delle donne dedite all’agricoltura di sopravvivenza, degli animali compagni di vita e di sussidiarietà. Qui la Natura come animale complesso ha nuovamente marcato il proprio territorio, lo ha reso riserva di conoscenza, laboratorio di nuova ricerca, bene pubblico puro, territorio di nessuno.
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Analisi della Coldiretti in occasione dell’anniversario del riconoscimento Unesco ottenuto il 16 novembre 2010.

“Compleanno” con il record di export per la Dieta Mediterranea

Cresce la domanda dei prodotti Made in Italy “con un balzo del +56% in media e incrementi importanti per i singoli prodotti che vanno dal +72% per il vino al +59% per la pasta, dal +50% per la frutta e verdura conservata al +39% per quella fresca fino al +38% per l’extravergine di oliva nell’arco degli ultimi undici anni”.
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Made in Italy
“La pandemia spinge la domanda dei prodotti base della Dieta Mediterranea Made in Italy nel mondo dove nel 2021 si registra complessivamente il record nelle esportazioni nazionali per frutta, verdura, pasta, extravergine di oliva e vino”. E’ questo il quadro che emerge “da una analisi della Coldiretti in occasione dell’anniversario del riconoscimento Unesco del 16 novembre 2010 sulla base dei dati Istat relativi ai primi sette mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2010”. Con la “tutela Unesco” è aumentata nel mondo “la consapevolezza del valore della Dieta Mediterranea e con essa anche la domanda dei prodotti Made in Italy con un balzo del +56% in media e incrementi importanti per i singoli prodotti che vanno - sottolinea la Coldiretti - dal +72% per il vino al +59% per la pasta, dal +50% per la frutta e verdura conservata al +39% per quella fresca fino al +38% per l’extravergine di oliva nell’arco degli ultimi undici anni”. Un risultato da considerare molto importante, “spinto dall’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco anche grazie agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli (Sa)”.
(Fonte: coldiretti.it/ 15.11.2021)
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Le troppe emozioni derivanti dalle normali attività di vita quotidiana ci spingono ad assumere alimenti in modo compulsivo.

Fame “nervosa”, ecco tutti i rimedi utili

Stress, ansia, super-lavoro, malinconia, noia, affaticamento, rabbia e depressione ci fanno mangiare senza freni e più cerchiamo di bloccare questo istinto più ne siamo attratti. Ma niente paura. Fortunatamente le soluzioni ci sono e possono essere di aiuto.
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A volte con il cibo si combatte la solitudine
di Maristella Di Martino

“Fame nervosa” o anche “eating emozionale” per dirla all’inglese. Sono termini che indicano quella voglia incontrollabile di introdurre cibo nel nostro corpo spinti da una miriade di emozioni che col tempo diventa uno stile di vita alimentare sbagliato e difficile da correggere. Stress, ansia, super-lavoro, malinconia, noia, affaticamento, rabbia e depressione ci fanno mangiare senza freni e più cerchiamo di bloccare questo istinto più ne siamo attratti e la fame nervosa aumenta. Ma niente paura. Fortunatamente le soluzioni ci sono e possono essere di aiuto. Il legame tra alimentazione ed emozioni è ovvio, ma questo non significa che mangiare a dismisura e a qualsiasi orario del giorno e della notte dipenda per forza da problemi psicologici o conflitti interiori: sono anche le emozioni derivanti dalle normali attività di vita quotidiana che possono spingerci ad assumere alimenti in modo compulsivo.
Proviamo a descrivere il profilo del mangiatore tipo che non controlla lo stimolo della fame nervosa.
(continua)
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