Per uscire dalla crisi strutturale in atto nel perimetro urbano di Salerno possono bastare le vendite “straordinarie”?
Commercio, saldi e nuove “visioni”
Rispetto ad altre realtà territoriali non si percepisce la definizione di un robusto quadro di riferimento programmatico/organizzativo capace di abbinare l’offerta con altre attrattive (spettacoli musicali, eventi enogastronomici, servizi mirati a cominciare da una sostanziale strategia friendly per i parcheggi).

Strategie
Parte la stagione dei saldi estivi e il commercio prova a respirare. Ma, naturalmente, non può bastare l’ossigeno derivante da questa tipologia di interventi che appaiono di corto respiro per un comparto in sofferenza strutturale soprattutto nel segmento del dettaglio e, più in generale, degli esercizi al di fuori della grande distribuzione. Senza entrare nel merito del dualismo piccoli/grandi, è evidente la disparità di forze in campo e la diversità di tipologia dell’offerta (e del servizio) che pongono (dovrebbe porre) i negozi di vicinato in una condizione di maggiore ascolto da parte della filiera pubblica (principalmente locale). Sebbene non manchi qualche tentativo anche lungimirante messo in campo al fine di attivare partenariati pubblico/privati, pare di capire che la sostanza non cambia affatto e Salerno – all’interno del suo perimetro urbano – soffre la mancanza di una strategia concertata e condivisa di medio e lungo periodo, con buona pace anche della città turistica (che pure lancia segnali di vitalità non secondari).
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I dati dell’indagine Swg per Fipac Confesercenti con Gnam Glam sulle dinamiche dell’estate 2019.
Turismo over 65, aumentano budget e viaggiatori
Circa 7,5 milioni gli italiani “silver” pronti alla vacanza estiva (500mila in più rispetto al 2014). Spesa prevista: 771 euro a persona per un totale di 5,8 miliardi di euro. Il 40% sceglie il Sud o le isole. Preferite le località di mare.

Target
(Fonte: confesercenti.it/ 05.06.2019)
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Inseriamo nella nostra dieta alimenti ricchi di vitamina A, ottimo coadiuvante per la produzione di melanina.
L’abbronzatura? Fatta in casa
Carote, radicchio e albicocche sono gli “acceleratori” naturali per eccellenza che sotto il solleone stimolano la tanto desiderata tintarella e, soprattutto, sono alleati della nostra pelle perché ci proteggono dai raggi più dannosi.

Acceleratore
Estate, tempo di tintarella. Proviamo a scoprire come preparare abbronzanti naturali che velocizzano la produzione di melanina e proteggono dal sole. Madre natura è generosa, si sa e c’è una vasta gamma di prodotti che difendono dal caldo, ma sono utili anche per prepararsi all’estate: carote, radicchio e albicocche sono gli abbronzanti naturali per eccellenza che sotto il solleone stimolano la tanto desiderata tintarella e, soprattutto, sono alleati della nostra pelle perché ci proteggono dai raggi più dannosi del sole. Consumare molta frutta e verdura è sacrosanto e tra insalata, cicoria, lattuga e melone o ancora peperoni, pomodori, fragole e ciliegie c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta. Del resto, se facciamo una bella scorpacciata di vitamine, minerali e acqua operiamo tre funzioni benefiche: reintegrare i liquidi persi con il sudore, evitare i colpi di calore e prepararsi con criterio all’esposizione. E se siamo ancora in città, inseriamo nella nostra dieta alimenti ricchi di vitamina A, ottimo coadiuvante per la produzione melanina cioè il pigmento che dona il classico colore ambrato alla pelle.
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E’ la Francia il maggiore cliente delle due ruote Made in Italy.
Export bici a quota 572 milioni (+4,1%)
Il rapporto Confartigianato: “Un trend che conferma la qualità della produzione realizzata da 3.081 imprese con 7.371 addetti". Molto consistente la presenza di aziende artigiane.

Sprint vincente
“E’ grazie alla qualità manifatturiera delle nostre imprese - si legge in una nota di sintesi - se le biciclette italiane si contendono il primato in Europa per il numero e il valore dei prodotti esportati. Nel 2018 sono volate nel mondo 1.557.363 bici italiane e le esportazioni hanno toccato quota 572 milioni di euro tra componentistica (373 milioni) e bici complete (199 milioni)”.
(Fonte: confartigianato.it/ 26.06.2019)
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L’indagine sull’economia circolare elaborata dall’istituto Ipsos per Conou.
Cresce la coscienza green, ma non basta
Aumentano l’inquietudine per i temi ambientali (riscaldamento globale, inquinamento dell’aria, emergenza rifiuti) e la volontà di fare qualcosa in prima persona, perché si è più consapevoli della rilevanza sostanziale dei comportamenti personali.

Sfida collettiva
Lo scenario che emerge dall’indagine sull’economia circolare elaborata dall’Ipsos per Conou e presentata nel corso della sesta edizione dell’EcoForum organizzato da Legambiente apre una prospettiva importante dal punto di vista della diffusione e del coinvolgimento di ogni fascia di popolazione in merito alle criticità relative al percorso di crescita collettiva nella direzione della sostenibilità ambientale. “Se fino a pochi anni fa - si legge in una nota di sintesi di Legambiente - l’attenzione all’ambiente riguardava una nicchia di persone, per quanto determinate, ora cresce la consapevolezza che si è parte del problema e che i propri comportamenti possono essere decisivi. I temi della sostenibilità stanno prendendo sempre più piede, sono molto noti ad un cittadino su cinque, ma la sensibilità è sempre più diffusa: tra il 2014 e il 2018 infatti, i molto consapevoli aumentano costantemente del 2% all’anno”. Siamo di fronte, quindi, ad un cambiamento significativo che sicuramente va incoraggiato e sostenuto in tutti i modi possibili ed immaginabili.
*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
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