La vittoria del 4 marzo da parte di soggetti relativamente nuovi avrebbe dovuto imporre un cambio di passo al “mondo” che “racconta” la politica.
Gli effetti “collaterali” della disintermediazione
Di fronte al proliferare delle “fabbriche delle notizie” messe in piedi e governate da professionisti dell’info/comunicazione che guidano le strategie dei nuovi leader, come reagiscono i cosiddetti opinion maker?

Tempi nuovi
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Il sondaggio Confesercenti/SWG sulle intenzioni dei consumatori per le festività.
Effetto spread sullo shopping di Natale
Cala lievemente la spesa per i regali: budget di 285 euro a persona (-7% sul 2017). Ma risultano in crescita gli acquisti nei negozi di vicinato.

Pensierini personalizzati
(Fonte: confesercenti.it/ 08.12.2018)
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In Africa il libro di Felwin Sarr, Afrotopia, introduce il dibattito sulla necessità di un cambio dei paradigmi di riferimento.
Europa, de-sovranità e transizione mediterranea
Sempre più necessaria una collaborazione “nuova” tra Stati (de-nazionalismo), rivedendo i modelli di sviluppo allo scopo di non fare crescere la povertà, puntando ad implementare la popolazione attiva e pro-attiva in grado di approfittare delle politiche occupazionali.

Pasquale Persico
La comunicazione dominante è incentrata sull’impossibilità delle Nazioni che hanno dato slancio all’idea di Comunità Europea di ritrovarsi dentro una gabbia “nemica” delle proprie aspirazioni (espressione del popolo residente sul suolo patrio). Ma - è bene chiedersi - l’Europa ha dato una possibilità a tutte queste Nazioni di occupare un spazio di opportunità? Le pressioni dal basso ed il prolungarsi della crisi economica, che, comunque, alimenta la crisi fiscale dello Stato, stanno obbligando le classi dirigenti a ristrutturare il deficit di bilancio disponibile aumentando il peso della parte corrente ed allontanando ogni ipotesi di politica fiscale per lo sviluppo della produttività totale dei fattori (o anche dei singoli fattori, come nel caso italiano). La Francia - dopo l’Italia - non vede altra scelta nel definire la prossima legge di bilancio e segue le voci di una piazza che, in maniera contraddittoria, chiede meno Europa se l’Europa non garantisce l’accesso ai beni di ieri.
*Economista
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Il capitolo “Comunicazione e media” del 52° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese nel 2018.
Per informarsi? Meno social e più Tg
Solo il 14,8% degli italiani ha letto i quotidiani cartacei negli ultimi sette giorni (e solo il 3,8% dei giovani). La radio ottiene il primato della credibilità.

"Antiche" certezze
(Fonte: censis.it/ 07.12.2018)
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Presentato a Katowice il report sulle performance dei principali Paesi del globo.
Clima, è ora di invertire la rotta
Restano lontani gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Passo indietro dell’Italia. Legambiente: “Necessario un piano per un futuro rinnovabile e libero da fonti fossili”.

Giuliano D'Antonio
Ci attendono anni estremamente importanti per vincere la sfida dei cambiamenti climatici. Ma ancora pochissimi soggetti istituzionali mostrano la piena consapevolezza dei rischi che abbiamo di fronte non solo per le future generazioni, ma anche per la nostra che si trova a vivere un passaggio epocale di primaria importanza. Tutte le iniziative intraprese sembrano non tenere conto dell’urgenza che richiede la situazione determinatasi, né l’Accordo di Parigi si traduce in un’operatività in linea con gli obiettivi prefissati. La conferma di questo stato di cose è ben spiegata nell’annuale rapporto di Germanwatch sulla performance climatica dei principali Paesi del mondo – realizzato in collaborazione con CAN e NewClimate Institute e per l’Italia con Legambiente – presentato nei giorni scorsi a Katowice, in Polonia.
*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
(Fonte: legambiente.it/ 10.12.2018)
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