Come arginare il dilagare della “dittatura” dello spionaggio dal buco della serratura.
Social e guerra delle notizie, questione di regole
Resta predominante la correttezza delle relazioni tra fonti e circuito mediatico, nell’interesse preminente della diffusione di informazioni vere, verificate e verificabili.

Cambio di paradigma
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I dati contenuti nello studio Crif-Mister Credit2017 sull’utilizzo dei finanziamenti.
Indebitati 32 salernitani su 100
Rimborsano 354 euro al mese e hanno un capitale residuo da restituire di poco superiore ai 30mila euro.

Navigazione difficile
di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo
Su 100 salernitani, 32 ricadono nella fascia di popolazione residente che è titolare di un finanziamento attivo: prestiti di vario genere dal circuito bancario o dalle finanziarie private. Si tratta di cittadini indebitati mediamente per 354 euro al mese e che hanno un capitale residuo da restituire che supera di poco i 30mila euro. La rata che sono chiamati ad onorare vale oltre il 26 per cento del loro reddito imponibile medio mensile. Se andiamo ad indagare sulla tipologia di finanziamento che “pesa” sulle loro spalle, scopriamo che il 18,8% ricade nell’ambito dei mutui, mentre il 34,3% sono prestiti personali (per esigenze riconducibili alla sfera strettamente privata) ed il 46,9% sono prestiti finalizzati derivanti dal cosiddetto credito al consumo (acquisto di auto, elettrodomestici o pacchetti/vacanza).
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Dopo avere preso atto che il nuovo Governo vuole rompere gli schemi più o meno consolidati in ambito Ue.
La sfida di Tria, l’utopia del mondo a tre zeri
Il ministro dell’Economia ci mette ancora una volta la sua faccia. Nel caso non arrivasse in porto, potrebbe ritrovarsi in compagnia della Fornero, ponendosi, magari, la stessa domanda: ma chi ha paura veramente delle riforme?

Pasquale Persico
La manovra delineata dal Governo negli ultimi giorni non può essere liquidata inquadrandola semplicemente come una sfida all’Unione Europea, né alimentando una strategia della paura rispetto alle dinamiche del debito pubblico. Proviamo perciò a seguire il ragionamento del ministro Tria da lui stesso illustrato in un’intervista al Sole 24 Ore. La “separazione” a livello disciplinare tra economia e politica dura – sulla carta – ormai da qualche tempo, ma il Ministro prende atto che il nuovo Governo desidera rompere gli schemi più o meno consolidati in ambito Ue e tentare una strada nuova rispetto all’intollerabile quota di impoverimento di una parte della popolazione residente e non residente, spesso ospite indesiderata (ma, va ricordato, per tanti versi necessaria).
* Economista
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Le audizioni dinanzi alla Commissione Attività Produttive della Camera.
Commercio, in 10 anni -13mila esercizi al dettaglio
Unioncamere: “A pagare le difficoltà di mercato e il calo dei consumi soprattutto le imprese di piccole dimensioni. Quelle con meno di 5 addetti diminuite del 2,4%, mentre quelle con oltre 6 addetti aumentate del 21,7%”.

Rischio desertificazione urbana
(Fonte: unioncamere.gov.it/ 26.09.2018)
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Il 57% dei vacanzieri scrive recensioni sul web sulla qualità dei locali dove ha mangiato.
Alberghi e ristoranti? Si scelgono on line
Analisi Coldiretti/Ixe’. Profondo mutamento delle abitudini, sulla base delle indicazioni della rete più facilmente si cambiano mete e programmi.

Predominio digitale
(Fonte: coldiretti.it/ 27.09.2018)
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