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Salerno Economy VII.27- 06.07.2018

Gli effetti nefasti del clima di campagna elettorale permanente.

Le varie “letture” del cambiamento

Il chiacchiericcio e lo scontro quotidiano attraverso la polemica politica non risolvono nulla. Vista da Sud questa prima fase della “nuova stagione” appare ancora troppo avvolta nella nebbia dell’incertezza.
Glocal cartina Europa
Italia/Europa, a chi giova la "conflittualità"?
E’ abbastanza bizzarro come nel giro di pochi mesi la maggior parte degli organi di informazione abbiano cambiato “approccio” alla lettura dei dati economici relativi agli scenari di sviluppo dell’economia italiana e meridionale. Mentre fino a poco tempo fa venivano quasi sempre colte le “sfumature” in positivo che si potevano in qualche modo “recuperare” all’interno delle statistiche, in questi giorni assistiamo alla descrizione minuziosa e dettagliata della “complicazione” del quadro clinico del “paziente”. Insomma, mentre fino a questo momento il medico si era mostrato incline all’ottimismo – pur in presenza di chiari sintomi abbastanza gravi (il debito pubblico su tutti) – oggi lo stesso medico non ha difficoltà a sottolineare, senza dare conto della contraddizione nella quale inevitabilmente inciampa, che, in effetti, a ben vedere c’è poco da stare allegri.
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Gli indicatori territoriali elaborati dall’Istat nell’ambito degli approfondimenti dedicati al benessere equo e sostenibile (Bes).

Servizi, il dualismo penalizzante

In provincia di Salerno il saldo migratorio per i laureati (differenza tra iscritti e cancellati per trasferimento di residenza fuori la provincia) è pari a -12,8 per mille laureati residenti (anno 2016). La percentuale di residenti ricoverati in altra regione è pari al 10% del totale dei ricoverati (media regionale 9%, media nazionale 6,4%).
Bes Ospedali
Necessario migliorare gli standard ospedalieri
Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (edizione Salerno) venerdì 29 giugno 2018.

di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo

Qualità dei servizi e mobilità di laureati ed ammalati. Ambiti di riferimento che consentono di perimetrare la “mappa” della vivibilità dei territori della provincia di Salerno segnalando una serie di gravi disagi. Gli indicatori elaborati dall’Istat (nell’ambito degli approfondimenti dedicati al benessere equo e sostenibile – Bes – provincia per provincia) confermano che il divario con il resto del Paese è una costante strutturale, peraltro aggravata dal lungo ciclo recessivo degli anni scorsi. Questa tipologia di analisi è molto utile perché da un lato consente di mettere a fuoco – senza approssimazioni, ma con la forza dei numeri – le aree di criticità sulle quali intervenire con urgenza e dall’altro individua oggettivamente i progressi effettuati.
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I dati del Tribunale (Sezione Fallimentare) segnalano nelle ultime settimane un’accelerazione di non poco conto.

A Salerno 21 fallimenti in 45 giorni

Naufraga anche il progetto avveniristico di “Salerno Est”, che, tra il mare e la sede dell'Agenzia delle Entrate, avrebbe dovuto dare vita a un centro residenziale di élite.
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Rendering/ Il progetto “Salerno Est”
di Clemy De Maio

Il quadro economico complessivo in provincia di Salerno – sebbene si colgano a macchia di leopardo nei vari comparti segnali di ripartenza – continua ad evidenziare criticità gravi e diffuse, soprattutto nel comparto dell’edilizia che resta in larghissima parte in campo negativo. In questo scenario si inseriscono i dati relativi all’attività del Tribunale di Salerno (Sezione Fallimentare) che segnalano nelle ultime settimane un’accelerazione di non poco conto. In meno di un mese e mezzo - dagli inizi di maggio e fino al 13 giugno - le sentenze di fallimento pronunciate ammontano a 21: 1 ogni 2 giorni. Nello stesso periodo del 2017 se ne erano registrate 15, per un totale di 78 in tutto l'anno scorso. I dati restano pressoché in linea (da gennaio a giugno di quest'anno si contano già 41 pronunce) e la “falce” della crisi non risparmia quasi nessun settore.
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È possibile individuare la genesi di una tradizione popolare largamente diffusa?

Per TripAdvisor il limoncello è nato a Sorrento

Il portale dei viaggi ambienta nella cittadina napoletana l’origine dell’elisir. Il blog di Capodichino la “sposta” a Capri o Amalfi (e re-interpreta i versi del poeta Tasso). Invece il decreto ministeriale del“disciplinare” cita Minori, gli alchimisti arabi e recepisce un diktat dell’Europa.
Immagine Limoncello
Un tesoro conteso
di Alfonso Schiavino

“Terra di sirene... Il luogo di origine del liquore Limoncello...”. La scheda introduttiva di Sorrento sul portale TripAdvisor scioglie ogni dubbio: l’elisir è stato inventato nella cittadina del Tasso. Invece il blog di Capodichino segue la pista di Capri e magari di Amalfi. In realtà la genesi di una bevanda parte integrante della cultura popolare – diventata recentemente fenomeno commerciale – può essere definita solo con la fede della superficialità o del campanilismo, perché forse il primo crogiolo è stato l’alambicco degli alchimisti. Questa storia ricostruisce un decreto ministeriale, per una volta più suggestivo degli storytelling “ingaggianti”. Il testo ufficiale racconta altre due cose: la possibilità che il digestivo sia nato a Minori e la certezza che la Commissione europea ha preteso una rettifica del disciplinare.

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In testa alla classifica i visitatori provenienti dalla Germania (con 6,5 milioni di arrivi).

Federalberghi, ottimismo per l’estate

Da giugno a settembre attesi oltre 260 milioni di pernottamenti. Significativo l'apporto dei turisti stranieri, “che contribuiscono con circa il 51,3% degli arrivi e fanno segnare un incremento delle presenze di quasi il 40% rispetto all'estate di dieci anni fa”.
Turismo Camper
Stranieri in arrivo, trend in crescita
Alla vigilia del periodo più intenso dal punto di vista turistico dei mesi estivi iniziano a prendere forma le prime previsioni che delineano uno scenario con il segno più. Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca conferma “una sensazione di ottimismo - si legge un una nota - per una stagione che si preannuncia positiva e che, se il barometro non farà scherzi, potrebbe dare buone soddisfazioni”. Da giugno a settembre “in soli quattro mesi negli alberghi italiani e negli esercizi ricettivi complementari sono attesi oltre 260 milioni di pernottamenti, più del 60% del totale annuo”. Significativo viene definito “l’apporto dei turisti stranieri, che contribuiscono con circa il 51,3% degli arrivi e fanno segnare un incremento delle presenze di quasi il 40% rispetto all'estate di dieci anni fa.
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