La disintermediazione imposta dai social network ha cambiato il “viaggio” delle news.
Notizie, fatti e non fatti
La sfida quotidiana per tentare di distinguere le informazioni reali da quelle pre-fabbricate con l’obiettivo di captare consensi e profilare consumatori (ma anche elettori).

Disorientamento mediatico
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Lo scenario che emerge attraverso l’analisi e l’elaborazione dei dati di fonte Mef, Banca d’Italia e Istat.
Più reddito? Più risparmi
Tra il 2015 ed il 2016 in provincia di Salerno l’imponibile per abitante cresce del +1,4% e i depositi bancari aumentano del +1,6%.

Prevale la prudenza
di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo
Il reddito cresce, ma aumentano anche i risparmi. E’ l’ennesima conferma di un atteggiamento che nel tempo si consolida: se ci sono le possibilità, meglio essere più previdenti. Al punto che i depositi bancari crescono percentualmente (in media) di più rispetto al reddito. In altre parole: le maggiori entrate generano maggiori quote di risparmio. I numeri chiariscono il concetto: tra il 2015 ed il 2016 in provincia di Salerno il reddito imponibile per abitante ha fatto segnare il +1,4% e i depositi bancari (sempre per abitante) il +1,6%. Una tendenza in linea con quanto accaduto a livello regionale e nazionale, ma molto significativa, perché evidenzia come si riservi sempre la massima attenzione alla spesa non solo quando l’economia entra in crisi, ma anche quando le cose sembrano volgere al meglio. E’ molto probabile che proprio la mancanza di fiducia in un duraturo ciclo espansivo - o, comunque, il persistere di un clima d’incertezza - induca singoli e famiglie ad accantonare quanto compatibile con un tenore di vita reputato all’altezza delle aspettative. Da qui ne discende anche la propensione a consumi sempre molto ben ponderati e alla prevalenza della spesa nel circuito della grande distribuzione – e non solo nel segmento degli alimentari - che propone sistematicamente più opzioni di risparmio con offerte e promozioni.
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Le parole della nostra epoca / 4
Reputation, una sfida online (quasi come nella realtà)
La rilevanza delle pagine web e dei profili social migliora con una strategia e una serie di tecniche: Seo, engagement, viralità, digital pr e nuovi strumenti per l’intrattenimento e la crescita. Comunque servono anche le buone qualità umane.

"Navigazioni"
Vi siete mai googlati? Cioè, avete fatto egosurfing? Insomma, avete cercato in Internet il nome vostro o della vostra organizzazione? Non è narcisismo. La web reputation è una sfida dell’era digitale. Che siamo utenti individuali o rappresentanti di strutture, ci auguriamo che le pagine web e i profili social attirino lettori e attenzioni positive, per migliorare la nostra visibilità o ampliare il mercato. Che fare? Di base servono una strategia, un team e le competenze umane (hard & soft skills). Oltre quello ci sono molte opportunità: trucchi Seo, engagement, viralità, digital pr, “immersive”, brand magazine, growth hacking eccetera. È un “mondo” che sorvoleremo in questo articolo e successivamente.
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L’analisi della Coldiretti presentata in occasione del Macfrut 2018 a Rimini.
Frutta e verdura, consumi/record
L’approccio salutista alla base del trend in forte ascesa: 8,52 miliardi di chili nel 2017 con un aumento del 2,2% rispetto al 2016. E nei primi due mesi del 2018 ancora +1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Alimentazione "green"
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Cresce l’attenzione nel momento degli acquisti alle garanzie in termini di sicurezza.
La “rivoluzione” del wellness
I nuovi stili alimentari si basano sulla ricerca costante di cibi non dannosi per la salute e controllati dall’origine fino a quando arrivano in tavola.

Corsa benefica
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