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L’analisi della Coldiretti presentata in occasione del Macfrut 2018 a Rimini.
Frutta e verdura, consumi/record
L’approccio salutista alla base del trend in forte ascesa: 8,52 miliardi di chili nel 2017 con un aumento del 2,2% rispetto al 2016. E nei primi due mesi del 2018 ancora +1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I nuovi stili di vita e l’adozione di regimi alimentari molto attenti alla tutela della salute e del benessere dei consumatori incidono fortemente sulle dinamiche degli acquisti delle famiglie. Per quanto concerne frutta e verdura siamo di fronte al “record del decennio”. In questo caso i consumi di frutta e verdura delle famiglie italiane sono arrivati “a 8,52 miliardi di chili nel 2017 con un aumento del 2,2% rispetto all’anno precedente”, configurando “una storica inversione di tendenza rispetto al passato”. E’ questa la “fotografia” che  emerge da un’analisi della Coldiretti presentata in occasione del Macfrut 2018 a Rimini. “La svolta salutista – sottolinea in una nota la Coldiretti – continua anche nei primi due mesi del 2018 con  quantitativi di ortofrutta acquistata dalle famiglie italiane pari a 1,32 miliardi di chili, +1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

Le dinamiche del mercato.

“Se le mele – evidenzia la Coldiretti – sono il frutto più consumato, al secondo posto ci sono le arance, mentre tra gli ortaggi preferiti salgono sul podio nell’ordine le patate, i pomodori e le insalate/indivie”. L’andamento positivo dei consumi “è spinto – specifica la nota – soprattutto dalle preferenze alimentari dei giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola. Il risultato è che la frutta e verdura sono la principale voce di spesa degli italiani per un importo di 102,33 euro a famiglia che è pari al 23% del totale mensile”.

Sicurezza e genuinità.

“La ricerca di sicurezza e genuinità nel piatto – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè –  porta l’88% degli italiani a bocciare la frutta straniera e a ritenere importante scegliere nel carrello frutta e verdura Made in Italy, visto che l’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,6%). Sotto accusa sono invece le importazioni incontrollate dall’estero favorite dagli accordi commerciali agevolati stipulati dall’Unione Europea”.

In aumento anche l’export.

“La domanda di cibi sani – precisa la Coldiretti – arriva anche dall’estero dove sono stati esportati complessivamente frutta e verdura fresca Made in Italy per 5,2 miliardi di euro nel 2017 con un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le esportazioni di frutta e verdura sono state superiori in valore alle importazioni pari a 4,7 miliardi, anch’esse in aumento del 3%”.

Il commento della Coldiretti.

“L’Italia – ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo – ha le risorse per cogliere le opportunità che vengono dal prepotente affermarsi di nuove tendenze salutistiche in Italia e all’estero dove il Made in Italy ha un valore aggiunto in più”.

(Fonte: coldiretti.it/ 10.05.2018)

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