La visione di Lagarde è concreta: nonostante l’ultimo taglio di 25 punti base sui tassi d’interesse, un vero e proprio percorso di riduzione persistente “verrà definito più tardi”.
La battaglia contro l’inflazione, è veramente già vinta?
“Guerre, dazi e debito minano la crescita globale”, avverte il Fondo monetario internazionale. E, giustamente, ritocca anche le stime sul Pil italiano 2024: +0,7% contro il +1% previsto dal Governo, peggio - aggiunge - farà la Germania, a crescita zero.

Christine Lagarde (Bce)
“La lotta contro l’inflazione è vinta, ma guerre, dazi e debito minano la crescita globale”, avverte, quindi, il Fondo monetario internazionale. E, giustamente, ritocca le stime sul Pil italiano 2024: +0,7% contro il +1% previsto dal Governo; peggio - aggiunge - farà la Germania, a crescita zero. Ma il capo economista Pierre-Olivier Gourinchas del Fmi conferma che la battaglia contro l’inflazione e avverte le banche centrali: “Tassi alti per troppo tempo minacciano la crescita” e il soft landing. La presidente della Banca centrale europea ha, quindi, ritenuto giusto specificare le previsioni sul calo dell’inflazione al 2%: “Tutti i componenti del board sono fiduciosi: lo raggiungeremo nel 2025”. E, poi, è arrivata anche la risposta alle critiche di Donald Trump: “Dovrebbe venire a farci visita”. Quello che appare più che chiaro è che i tassi saranno dove sono adesso “fino a quando sarà necessario”.
Di conseguenza, l’inflazione scenderà - così ci dicono - al 2% “nel 2025”.
Ma il ragionamento di Lagarde è molto concreto e persistente: nonostante l’ultimo taglio di 25 punti base sui tassi d’interesse, a cui potrebbe seguirne uno uguale a dicembre, un vero e proprio percorso di riduzione non è stato ancora delineato e “verrà definito più tardi”.
“La direzione è ormai chiara - ha riaffermato Lagarde - e ciò che abbiamo fatto finora è sensato. L’inflazione è sulla strada giusta per diventare disinflazione. Restiamo però cauti senza saltare a conclusioni affrettate”. Ecco anche qui c’è ben chiara la traccia che orienta questo ragionamento. Dopo il nuovo taglio di ottobre ai tassi di interesse “non abbiamo una sequenza lineare e sistematica su cui procedere”. Anche perché – spiega sempre Lagarde - abbiamo ribadito più volte che siamo legati ai dati e che guardiamo a tutti i dati disponibili”. Del resto, “quando abbiamo tagliato a ottobre eravamo fiduciosi che la disinflazione era ben incanalata e che potevano ritirare ancora la restrizione monetaria. Ma ovviamente dobbiamo essere cauti, perché i dati perverranno e ci diranno quale sia lo stato dell'economia”.
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Per gli alimentari, il dato di settembre indica nel recupero di agosto un “riassestamento nei comportamenti di spesa delle famiglie” più che l’inizio di una fase meno problematica.
Congiuntura, l’economia è ancora (molto) “fragile”
L’Ufficio Studi Confcommercio indica “il Pil a +0,2% a ottobre e i consumi +0,1% a settembre. Bene trasporti aerei, beni e servizi per la comunicazione, in calo l’automotive. Confermato il rallentamento del turismo interno. Difficile raggiungere l’obiettivo crescita dell’1% nel 2024”.

In tentennamento
Le stime per il mese di settembre 2024 “indicano, a livello di macro-funzioni di consumo, il permanere di dinamiche articolate”. Vari gli spunti di miglioramento si rilevano “per i trasporti aerei (+11,6%), i beni e i servizi per la comunicazione (+5,9%), gli elettrodomestici (+4,1%), i carburanti (+2,9%) e i servizi ricreativi (1,2%)”. Il modesto miglioramento “stimato nel confronto annuo per l’abbigliamento e le calzature (+0,7% su settembre 2023) sembra riflettere più che un’inversione di tendenza gli effetti di una diversa situazione meteorologica. Elemento che dovrebbe aver contribuito anche al calo della domanda di energia elettrica (-1,1%)”.
I segnali “di rallentamento della domanda per i servizi legati al turismo, già osservati nei mesi precedenti, sembrano confermati a settembre. La nostra stima è di una variazione su base annua per il comparto degli alberghi e pubblici esercizi nulla. Sulla base delle indicazioni provvisorie, relative ai primi otto mesi del 2024, la tendenza al rallentamento origina principalmente dalla componente interna che, al momento, continua ad essere compensata dal turismo straniero”. Anche “a settembre il settore dell’automotive permane in territorio negativo (-4%), accentuando le difficoltà di questo segmento, con effetti negativi su tutta la filiera. Elementi di debolezza continuano a interessare anche altre funzioni di consumo più tradizionali come i mobili e agli articoli di arredamento (-4,6% su base annua)”.
“Relativamente agli alimentari, altro settore in deciso ridimensionamento negli ultimi anni, il dato di settembre (-0,3% sullo stesso mese del 2023) sembra indicare come il recupero di agosto rappresenti più un riassestamento nei comportamenti di spesa delle famiglie che l’inizio di una fase meno problematica”.
(Fonte: confcommercio.it/18.10.2024)
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Nel 2023 arriva in Italia, perchè acquistato dall’Inter, con cui vince un campionato e una Supercoppa italiana.
Marcus Thuram, l’esterno a piede variabile
Forte fisicamente, ma dotato anche di grande velocità, con tecnica fine, è abile nel saltare l’uomo e nel trovare spazi per concludere in porta, così come pure serve assist ai compagni.

Marcus Thuram
Alla vigilia delle elezioni legislative del 2024, ha espresso preoccupazione per il possibile successo del partito di Rassemblement National di Marine Le Pen, assieme ad altri calciatori della nazionale convocati agli europei di Germania nel 2024, come Kylian Mbappé, Ibrahima Konaté, Jules Koundé e Ousmane Dembélé. In entrambi i turni elettorali, ha pubblicamente invitato i concittadini a votare contro l’estrema destra per impedire ai suoi candidati di essere eletti.
(https://it.wikipedia.org/wiki/Marcus_Thuram)
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Le riflessioni di un tifoso granata che prova a leggere il campo senza troppe mediazioni.
La ricetta utile a Martusciello per “curare” la Salernitana
E' obbligatorio focalizzarci sulle scelte del trainer granata e sul relativo impiego dei calciatori in termini di minutaggio.

Aritmetica del calcio
Dopo l’ennesima non-vittoria interna e il conseguente allungamento della classifica, che vede la Salernitana in quattordicesima posizione, è obbligatorio focalizzarci sulle scelte del trainer granata e sul relativo impiego dei calciatori in termini di minutaggio.
In particolare, è giusto porre l’accento sul reparto avanzato che nelle ultime partite si è mostrato asfittico e abbandonato a se stesso anche a causa delle scelte di Martusciello che, probabilmente, poco influiscono su buona parte dell’organico a sua disposizione. L’esempio che più ci appare chiaro, a nostro modesto avviso, è lo scarsissimo impiego di Wlodarczyk che nella gara di Reggio Emilia è risultato molto pericoloso avvicinando anche le ali ed i centrocampisti alle punte che facevano respirare la difesa e tenevano bassa la squadra emiliana rendendola quasi del tutto inoffensiva. Anche il non utilizzo di Torregrossa in luogo di un Simy che, oramai da tre anni rischia di avere le polveri bagnate, appare al quanto singolare considerando l’incapacità nel velocizzare le azioni offensive del nigeriano. Quest’ultimo, in estate, era considerato in uscita e vederlo sempre titolare a scapito dei colleghi di reparto è piuttosto singolare, anche in relazione allo stile di gioco che il mister vorrebbe improntare sul campo.
Proprio l’attacco alla profondità è stato uno dei dogmi di Sarri, uno dei maestri del tecnico ischitano, dove Immobile, faceva di tale caratteristica un punto di forza della Lazio.
Wlodarczyk ha proprio nell’attacco diretto alle spalle della linea difensiva la sua capacità preponderante nel fare gol abbinata ad una più che buona tecnica nel palleggio con i compagni in campo generando combinazioni interessanti con i colleghi di reparto.
Facciamo notare, che la rete di Tongya nasce da un suo tacco smarcante alle spalle della linea difensiva. A Reggio Emilia, invece, si procurò la più grande occasione della partita tagliando il reparto arretrato e solo un super Bardi gli negò la realizzazione.
(continua)
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