Come comunicare (bene) il senso di un’amicizia, al di là degli schemi partitici, che sembra quasi primaria anche rispetto alle prossime elezioni.
Meloni-von der Leyen, il profilo “nuovo” della politica
La strada che passa da Francia e Germania guarda sorridendo all’itinerario italiano che consolida una super alleanza oltre le barricate partitiche e resiste agli schemi che appaiono addirittura un po’ datati.
Super presidenti: Ursula von der Leyen-Giorgia Meloni
Ma erano in pochi ad avere in mente l’idea di un’alleanza tutta al femminile - Meloni e von der Leyen - che è stata in grado di fare girare l’Africa (in Paesi molto ben orientati alla politica che ragiona ed è capace di portare a casa flussi di finanziamenti ritenuti più che adeguati) sulle rotte dei migranti, senza, al momento, rendicontazioni di nessun genere. Né lo strepitio del Ppe - che ha escluso Fratelli d’Italia formalmente dal flusso elettorale verso la von der Leyen - pare avere risolto il problema.
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Occorre tenere conto che “in termini reali la spesa media annuale delle famiglie” per i prossimi mesi “si riduce a 29.126 euro”.
“Consumi tengono nel 2024, ma ancora distanti da livelli pre-Covid”
Confesercenti/Cer: “E’ crollo nascite nuove imprese, evitare la desertificazione. Servono regole per tutelare il pluralismo della distribuzione”.
Il carrello è prevalente
L’inflazione ha frenato la ripresa. “Prosegue dunque, anche se più lentamente di quanto auspicato, il recupero dei consumi delle famiglie. Dopo lo stop imposto dal Covid, i consumi sono tornati a crescere, ma la ripresa è stata fortemente condizionata - in particolare negli anni 2022 e 2023 - dall’alto tasso di inflazione, che ha ridotto fortemente il potere d’acquisto delle famiglie rispetto a cinque anni fa: 100 euro del 2023 valgono 86,4 euro del 2019”.
La spesa sui territori. “Il consolidamento della spesa delle famiglie dovrebbe interessare quasi tutte le regioni, anche se con ritmi diversi. La crescita stimata è più forte nel Nord, in particolare nel Trentino-Alto Adige/Südtirol (+1,6%), Emilia-Romagna (+1,4%), Lombardia e Valle d’Aosta (+1,2%), Veneto (+1,1%), con il Friuli-Venezia Giulia che si allineerebbe alla crescita nazionale (+1%). Sostanzialmente ferma, invece, la spesa delle famiglie in Umbria e in Calabria. Nelle restanti regioni, invece, la crescita della spesa è sotto la media nazionale”.
L’effetto inflazione sulle voci di spesa. “L’impatto del rapido aumento dei prezzi emerge con chiarezza dall’analisi dell’andamento in termini nominali e reali delle singole voci di spesa tra il 2019 ed il 2023 (ultimo anno disponibile per questo livello di dettaglio). Il gap più elevato si registra per i consumi alimentari. In termini nominali, infatti, il budget delle famiglie destinato ai prodotti alimentari è aumentato del 12,9% tra il 2019 ed il 2023 (+720 euro l’anno), ma in valori reali c’è una contrazione dell’8% (-449 euro): un gap di 1.169 euro”.
La voce “dove è più evidente la natura esclusivamente monetaria degli aumenti di spesa è però quella delle abitazioni, colpita direttamente dagli aumenti delle tariffe energetiche. Nominalmente i dati registrano infatti un aumento del 13% (+1.409 euro sul 2019), ma il valore reale della spesa è diminuito di 358 euro (-3,3%). Per la sola componente ‘Elettricità, gas e altri combustibili’, lo scostamento è fra un aumento nominale di spesa del 70,2% (+1272 euro) e una sostanziale invarianza del consumo reale (-0,7%)”.
(Fonte: confesercenti.it/19.03.2024)
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La congiuntura. "A marzo peggiorano molti indicatori, nel primo trimestre Pil a +0,1%".
Sangalli: “L’economia frena, accelerare riforme e Pnrr”
Il presidente di Confcommercio al Corriere della Sera: “Dalla tanto attesa riforma fiscale beneficio alla spesa delle famiglie”. L’ipotesi di estendere la riduzione della pressione al ceto medio va concretizzata, perché inciderà positivamente sui consumi e, quindi, su occupazione e crescita”.
Gli indicatori peggiorano
L’analisi di Confcommercio.
“Il passo è dunque lento e non coerente con l’obiettivo di crescita annuale che non può discostarsi troppo dall’1%. Si conferma, quindi, che la crescita è ancora tutta da costruire”, evidenzia la ricerca. Confcommercio “non esclude tuttavia un colpo di reni dell'economia italiana”. “L’accelerazione è possibile, a due condizioni: la prima, che l'inflazione continui a declinare a partire da aprile, dopo la risalita che prevediamo per marzo (all’1,5% tendenziale dallo 0,8% di febbraio). La seconda, che si stabilizzi lo scenario internazionale prima che le tensioni sui costi di trasporto, logistica e materie prime si trasmettano ai prezzi finali o che si generino razionamenti sulle importazioni e tagli al volume del commercio internazionale”.
(Fonte: confcommercio.it/24.03.2024-Marco Sabella/Corriere della Sera 24.03.2024)
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Tra talenti e veri campioni, a cominciare dal mito azzurro Paolo Rossi, che riuscirono a illuminare il campionato in vista della favola di Bearzot.
La vera fabbrica del calcio-spettacolo? A Vicenza
Un grande tecnico, Giovan Battista Fabbri, allenatore del Lanerossi (in panchina tra il 1976 e il 1979), che disegnò i confini di una squadra che metteva sempre la palla in rete.
Lanerossi Vicenza (Serie A 1977-1978) - Da sinistra, in piedi: Giovan Battista Fabbri (allenatore), Ernesto Galli, Giuseppe Lelj, Giorgio Carrera, Paolo Rossi, Valeriano Prestanti; accosciati: Vasco Casetto (massaggiatore), Renato Faloppa (capitano), Vito Callioni, Roberto Filippi, Mario Guidetti, Giancarlo Salvi, Franco Cerilli.
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