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Salerno Economy XI.46 – 23.12.2022

Proveremo a rimanere dove siamo. Anche scrivendo una newsletter piccola piccola, si può tentare di andare avanti.

Orgoglio sentimentale e priorità civili al tempo di Natale

Da un lato si urla e predica alla finta ricerca del rispetto dei diritti di tutti noi, a caccia di percorsi di giusta uguaglianza economica e sociale; dall’altro si assiste, senza neanche troppo preoccuparsi, alla tutela preliminare di singoli e particolari interessi.
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Il pensiero cammina sempre
(Er.Pa.) - E’ l’ultimo numero (il numero 46) di questa newsletter del 2022, riprenderemo verso la fine di gennaio del prossimo anno (il 20 gennaio), forse proveremo a cambiare qualcosa, a proporre qualche novità, ma, intanto, è giusto ringraziare tutti coloro che hanno seguito costantemente, settimana dopo settimana, quanto abbiamo scritto, provando a dare una lettura fedele delle cose che ci sono sembrate più rilevanti e costanti, “disegnando”, concretamente, l’idea precisa (senza troppe divagazioni) dei fatti che stanno accadendo, cambiando prima di tutto noi e, poi, il mondo che ci circonda. Sì, perché ci siamo accorti che stiamo, in realtà, inseguendo l’idea precisa di cambiare, di trovare tracce di novità in tutto quello che intorno a noi rimane - è questa, in fondo, la verità di un mondo che ha vissuto a lungo provando a non toccare quasi nulla rispetto a come è - ben saldo nelle sue prerogative di predominanza a prescindere, tradotte, prevalentemente, in supremazia (comunque, fino a questo momento, ottenuta e riconosciuta) economica e sociale.
Mentre da un lato si urla e predica alla finta ricerca del rispetto dei diritti di tutti noi, a caccia di percorsi di giusta uguaglianza economica e sociale; dall’altro si assiste, senza neanche troppo preoccuparsi, alla tutela preliminare di singoli e particolari interessi.
Ma è con orgoglio sentimentale che si può affermare come, in realtà, è rimasto in piedi un elenco di priorità civili che spingono a resistere e ad opporsi - nonostante il deleterio spettacolo di larghissima parte della politica (che non è politica) e di un dibattito pubblico che appare nella sua reale bruttezza incomprensibile - a tutto un modo di fare che non porta da nessuna parte.
(continua)
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“Ma c’è un 27,3% che non farà acquisti principalmente per risparmiare, per il peggioramento della propria condizione economica o per l’aumento dei prezzi”.

A Natale? “Tra crisi e inflazione spunta il regalo”

Indagine Confcommercio-Format. Tre su quattro faranno le spese delle feste. “Il tetto massimo sarà di 300 euro. Salgono le preferenze per i negozi di vicinato”.

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La "sorpresa" resiste
“Il Natale 2022 sarà come gli ultimi due figlio di una eccezionalità: se nel caso del 2020 e del 2021 il Covid aveva fortemente condizionato l’andamento dei regali, quest’anno a pesare in modo decisivo ci sono l’inflazione e la crisi energetica”. In pratica - secondo un’indagine sui consumi di Natale realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format Research - “tre italiani su quattro faranno i regali di Natale, ma c’è un 27,3% che non farà acquisti principalmente per risparmiare, per il peggioramento della propria condizione economica o per l’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione; in ogni caso, in cima alla lista dei regali più diffusi si confermano i prodotti enogastronomici (70%), seguiti da giocattoli (49%), libri ed ebook (48%), abbigliamento (47%), prodotti per la cura della persona (41%); tra i regali che registrano l’incremento maggiore rispetto all’anno scorso si segnalano i prodotti per animali (+8,4%); per chi sceglierà di acquistare online i regali, si confermano in cima alla lista anche quest’anno carte regalo (77,8%) e abbonamenti streaming (76,4%); al di là dei regali rivolti al proprio nucleo familiare, il 50,3% degli italiani farà regali ad amici e conoscenti e ad acquistarli saranno prevalentemente i coniugi in coppia; quanto al budget di spesa stanziato per gli acquisti, il 64% spenderà tra 100 e 300 euro, mentre 1 consumatore su 3 non supererà i 100 euro; della tredicesima, comunque, solo una piccola parte sarà destinata ai regali, mentre il grosso se ne andrà per spese per la casa, tasse e bollette; tra i canali di acquisto preferiti, Internet si conferma al primo posto (64,6%), anche se in calo per la prima volta dal 2009, mentre salgono le preferenze per i negozi di vicinato (dal 42,5% al 45%)”.
(Fonte: confcommercio.it/18.12.2022)
(continua)
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Il nuovo libro di Mario Draghi, “Dieci anni di sfide. Scritti e discorsi”, Treccani editore.

Europa: troppe chiacchiere in politichese e poche politiche da realizzare

Come attivare le premesse per un dialogo tra continenti e nazioni, per passare alle riforme per l’Onu o a diverse aggregazioni capaci di parlare di G20 o G “moltiplicato”, adeguandole a rappresentare una visione di transizione condivisa e, perciò, credibile.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Subito dopo Natale - a fine anno - ero abituato a passare tre giorni davanti all’isola di Santo Ianni (o Santo Janni) a Maratea in attesa di una sequenza di saraghi appetitosi. L’esercizio, legato al tema della capacità di attesa, mi consentiva di fare il punto sulle attività di ricerca da promuovere per l’anno che sarebbe sopraggiunto. Cambiamenti del clima e anzianità hanno reso incerto l’appuntamento di quest’anno e la pausa dovrò farla in montagna dove da qualche tempo sto pensando di portare una barca come nuovo luogo di riflessione. Caggiano - e il suo pianoro con vista a grand’angolo su più regioni - potrebbe essere il luogo ideale, anche senza la barca, per rileggere il nuovo libro di Mario Draghi (“Dieci anni di sfide. Scritti e discorsi”, Treccani) per accompagnare la delegazione del sindaco di Caggiano a Città di Pieve. E consegnare al sindaco di quella città (residenza di Draghi) la bandiera “Ancora Camus”, la bandiera, elaborata per il progetto “Musei in transito”, in visione temporanea in un palazzo storico del centro antico di Caggiano, parla della nuova civiltà plurale dell’Europa che verrà.
Io - che ho scritto più volte sul come andare oltre Draghi ed oltre Rifkin (crescita e decrescita sono i loro modelli) - dovrò riflettere sul Draghi politico che guarda alla possibile politica economica europea in maniera ampia. Il libro propone alcune riflessioni profonde.
(continua)
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Assoturismo Confesercenti. Si accelera per le feste, il "ritorno dei viaggiatori stranieri".

Buona notizia, incremento presenze estere (+19,5%)

Aumentano, soprattutto, “tedeschi e francesi, ma anche svizzeri, britannici, olandesi e belgi”. Tra i mercati extraeuropei, in crescita i flussi dagli Stati Uniti che scelgono le città d’arte. Primi segnali di ripresa anche da Canada, Brasile e Cina.
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Flussi dall'estero
“Il turismo italiano accelera per le feste, anche grazie al ritorno dei viaggiatori stranieri. Ad una settimana dal Natale, le previsioni delle imprese ricettive sui flussi turistici sono positive: tra Natale, Capodanno ed Epifania sono attese 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali, il +8,1% rispetto al 2021. Una crescita trainata dall’incremento delle presenze estere (+19,5%), che in alcune città d’arte sono tornate ai livelli del 2019”. La stima - per Assoturismo Confesercenti - è del Centro Studi Turistici di Firenze, “sulla base di un’indagine condotta su un campione di 1.334 imprenditori della ricettività”.
Si tratta di “una buona notizia per il comparto che, dopo una buona estate - spiega Confesercenti - ha attraversato un autunno non privo di difficoltà e condizionato dal caro-energia: alcune imprese sono state costrette ad anticipare la chiusura stagionale o a sospendere l’attività nei periodi di bassa stagione per l’aumento dei costi di gestione. Sui mercati turistici, però, la voglia di partire non manca e per le prossime feste le imprese segnalano un aumento delle prenotazioni, soprattutto degli stranieri, anche se l’inflazione e le incertezze della fase economica incideranno sulla durata dei soggiorni e sulla capacità di spesa dei turisti”.
(Fonte: confesercenti.it/18.12.2022)
(continua)
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