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Salerno Economy XI.14 – 15.04.2022

E la politica già si concentra sulle “soluzioni” più adatte per correre alle elezioni del prossimo anno.

Nel tempo del “nuovo inizio”, ma non funziona

Si procede ancora nel continuo camminare sopra le acque di varie emergenze per puntare a vivere in un ambito più alto, più lontano dai nostri veri mondi che restano in attesa di soluzioni già individuate, ma mai realizzate.
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Speranze
Il periodo di Pasqua arriva - questa la sensazione - quasi di corsa, mentre siamo da tempo consapevoli che le nostre emergenze non sono per niente avviate a conclusione. Basta dare uno sguardo ai numeri dell’economia per renderci conto che stiamo entrando nella piena coscienza di come stanno veramente le cose, nonostante i racconti della politica, più che mai tendenti a semplificare le varie questioni, soprattutto perché l’anno prossimo si vota e nessuno vuole saperne di fare dignitosamente un passo indietro. Non si è “silenziata”, purtroppo, quella spocchiosa tendenza a rappresentarci problemi e soluzioni per affermare - questa la verità - che senza di loro (politici, post-politici, professori, eccetera) non potremmo mai avviarci verso la strada maestra di una spesa “controllata”, verso la realizzazione di quelle opere (davvero tante), verso quei servizi, verso quella pubblica amministrazione che, pure, stiamo aspettando, ormai da vari decenni. Ma sempre agganciati a un flusso di soldi che non siamo capaci di spendere e che, quando arrivano, forse sono già destinati a qualcosa di diverso da quanto era stato programmato. Eppure, questa la sensazione, si avverte maggiore consapevolezza - almeno così appare - che una buona parte dell’Italia che siamo stati non ci sarà più. Quasi che fossero andati in archivio tanti atteggiamenti sbagliati o, in ogni caso, fuori dal tempo. Come se avesse preso il sopravvento quel pezzo di tempo che induce a guardarsi intorno, a studiare meglio, se così si può dire, quali sono le corse che si possono fare per rimanere, furbescamente, sempre al di sopra delle nostre possibilità. Perché il vero male nazionale sembra proprio questo.
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“L’89,5% degli intervistati ha deciso di rimanere in Italia. Tra le mete più gettonate il mare (28,9%), le località d’arte (28,7%), la montagna (16,4%)”.

Pasqua, ritorna la voglia di viaggiare

Secondo i dati di Federalberghi saranno circa 14 milioni gli italiani mobilitati per le prossime festività. Bocca: “Siamo nella direzione giusta per far ripartire il comparto”.
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Aria di festa
“Nonostante il periodo di crisi economica, a Pasqua saranno circa 14 milioni gli italiani in viaggio, che spenderanno in media 504 euro (comprensivi di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti)”. Questi i dati segnalati dalla ricerca realizzata dall’Istituto ACS Marketing solutions per Federalberghi. Si riprende, quindi, a viaggiare, nonostante le preoccupazioni derivanti dal contesto sanitario e dalla guerra in Ucraina.
Le destinazioni. “L’89,5% degli intervistati ha deciso di rimanere in Italia. Tra le mete più gettonate troviamo il mare (28,9%), le località d’arte (28,7%), la montagna (16,4%), i laghi (4,6%) e le località termali (2,2%). Per quanto riguarda chi ha scelto di partire per l’estero troviamo in pole position le grandi capitali europee (57,8%), seguite dalle località marine (13,3%), dalle grandi capitali extraeuropee (11,1%) e dai viaggi in crociera (10%)”.
Alloggio. “Tra i preferiti spiccano le case di parenti e amici (28,9%), subito dopo troviamo gli alberghi (25,5%), le case di proprietà (16,6%) e i bed & breakfast (15,5%). La vacanza avrà una durata media di 4,7 notti”.
(Fonte: confcommercio.it/ 08.04.2022)
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Scompare lo “Stato intelligente che riesce a cedere sovranità verso l’alto e verso il basso.

Il “tempo progettuale” si arrende e finisce in tilt per la guerra

“Usciamo dalla crisi pandemica senza una vera bussola e la visione del Pnrr si allontana, mentre scarseggia la fattibilità dei processi. Lo spaesamento si moltiplica”.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Perché c’è bisogno dell’anticipatory governance? Il termine anticipatory governance ha una genealogia complessa. Tre principali componenti sono confluite nei recenti sviluppi ed hanno contribuito a forgiare l’idea di anticipatory governance: la nascita e l’istituzionalizzazione delle nanotecnologie; la pianificazione urbanistica; la trasformazione del potere esecutivo imposta dalle crescenti complessità e velocità dei processi politici e sociali (Fuerth 2009). L’espressione anticipatory non ha natura previsiva, prevale, invece, la consapevolezza che la decentralizzazione e la nuova propensione delle strutture gerarchiche possano migliorare la capacità delle varie istituzioni di auto-organizzarsi, e cioè la propensione di queste ultime ad adattarsi al cambiamento. «I sistemi tradizionali di formulazione delle politiche sono basati sul presupposto della linearità. La linearità distorce la nostra nozione di causa ed effetto. Siamo soliti dividere il governo in gerarchie verticali che ordinatamente seguono norme giuridiche, confini burocratici; inoltre si è consapevoli della selezione e formazione del proprio personale, con il presupposto che alla fine il risultato sarà quello di azioni pienamente integrate, parti di un insieme pienamente funzionante».
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Nel salone creato a Casa Coldiretti di fronte all’ingresso della struttura fieristica.

Vinitaly, la prima mostra su tutti i colori del vino

“Sul territorio nazionale 608 varietà iscritte al registro viti a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità su cui può contare l’Italia”.
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Antichi cromatismi
“L’Italia può contare sulla più grande varietà cromatica nei vini del mondo - dal giallo verdolino al giallo oro, dal buccia di cipolla al rosa chiaretto, fino al rosso mogano e al rosso aranciato - mostrata per la prima volta al Vinitaly con la più vasta esposizione dei colori del vino mai realizzata”, (nell’esclusivo salone creato a Casa Coldiretti di fronte all’ingresso della struttura fieristica, Ingresso Cangrande). Attraverso la progressiva gradazione di colori, “con caratteristiche e consistenze curate dal sapiente lavoro di generazioni di viticoltori che garantiscono quelle proprietà uniche ed irripetibili dalla vigna alla tavola”, ha preso forma un bellissimo viaggio lungo il territorio nazionale dove - spiega la Coldiretti - “ci sono 608 varietà iscritte al registro viti a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità su cui può contare l’Italia che vanta lungo tutta la Penisola la possibilità di offrire vini locali di altissima qualità grazie ad una tradizione millenaria”.
(Fonte: coldiretti.it/10.04.2022)
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Possiedono importanti proprietà depurative, remineralizzanti ed energetiche capaci di depurare il fegato.

Le ciliegie? La frutta del benessere

Potente antiossidante, mangiarle aiuta nell’azione antinvecchiamento. Contengono la melatonina che favorisce la regolazione del ritmo cardiaco, e aiutano a impedire la riproduzione di cellule cancerogene.
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Ricetta magica
di Maristella Di Martino

Le ciliegie sono la frutta del benessere, utilissime per migliorare la nostra salute e se vogliamo sapere quali sono i vantaggi delle ciliegie scopriamolo qui … Sono un potente alimento antiossidante per cui mangiarle significa introiettare nel nostro corpo antociani che ci aiutano nell’azione antinvecchiamento. E poi contengono la melatonina che favorisce la regolazione del ritmo cardiaco e per questo combattiamo le malattie cardiache e l’acido ellagico che aiuta a impedire la riproduzione di cellule cancerogene. Inoltre, rappresentano una fonte insostituibile di vitamina C ed E oltre a possedere importanti proprietà depurative, remineralizzanti ed energetiche capaci di depurare il fegato e di darci la giusta carica per affrontare periodi di particolare stress e spossatezza. Sono anche leggermente lassative, quindi adatte a risolvere i problemi di stipsi. Ma qual è la dose necessaria per purificare l’organismo: il nostro consiglio è di mangiare 25 ciliegie al giorno, meglio se al mattino dopo il digiuno notturno, bevendo molta acqua.
(continua)
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