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Salerno Economy X.06 – 12.02.2021

Occorre raggiungere l’obiettivo di avere pieno e riconosciuto accesso ai fondi del Recovery.

Si prova a voltare pagina, unica strada possibile

E’ un passaggio che non ha alternative, nonostante i danni provocati dalla politica. Come andrà a finire? La partita è aperta, le premesse “metodologiche” non ammettono deroghe.
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Percorsi
C’è poco da riflettere. Il discorso - finalmente - predominante riguarda il Recovery fund, che è sempre più l’anello essenziale per ricongiungere tutti i territori che, a causa di una complessa serie di gravi errori, in questo momento fanno i conti con il disastro economico nel quale sono precipitati e dal quale devono in qualche modo venire fuori. Il percorso che porta ad usufruire di questo quantitativo enorme di finanziamenti è in accelerazione e richiede la costruzione di documenti programmatici sostenibili e indiscutibili, fino a generare alleanze politiche ben strutturate o, almeno, non facilmente friabili, cioè destinate, in breve tempo, a franare sotto il consueto parapiglia di incomprensioni più o meno strumentali. In altre parole, la strada che è davanti al Paese non è affatto facilmente percorribile. Anzi, al contrario, impone sforzi non semplici da compiere, ma indispensabili per rimettersi finalmente in sesto, dopo lunghi anni di scorrimento verso un debito di grandi dimensioni e, soprattutto, verso una situazione complessiva che desta non poche preoccupazioni.
(continua)
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L’analisi dell’Osservatorio Congiunturale di Confcommercio e Conftrasporto.

Nel 2020 crollo della mobilità di merci e persone

Gli spostamenti si sono ridotti del 48,7%. In pratica un italiano su due, che prima si muoveva abitualmente, adesso non lo fa più. I dati più preoccupanti arrivano dal trasporto via mare (-73,3%) e aereo (-72,6%): i viaggi di lavoro o di piacere sono solo un lontano ricordo.
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Rallentamenti
di Diletta Turco

Italiani popolo di viaggiatori? Fino al 2020 sicuramente. Ma la pandemia ci ha reso non solo più sedentari, ma anche più restii ad usare i mezzi pubblici. A rilevarlo è l’Osservatorio Congiunturale Trasporti di Confcommercio e Conftrasporto che ha messo sotto la lente di ingrandimento i dati degli spostamenti in tutto il 2020 sia delle persone che delle merci. Il crollo della mobilità, ovviamente, non è di certo una sorpresa visto il boom di smart-workers o addirittura di South-workers (ossia di “cervelli” meridionali in fuga che hanno deciso di tornare nei propri luoghi d’origine per lavorare in modo agile). E i numeri del rapporto di Confcommercio lo dimostrano chiaramente: gli spostamenti si sono ridotti del 48,7%. In pratica un italiano su due che prima si muoveva abitualmente, adesso non lo fa più. Ma è interessante osservare anche un altro fattore e cioè il mezzo di trasporto stesso.
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La vita sociale, dopo la pandemia, non dovrà poggiare solo sulla redistribuzione dei redditi nazionali disponibili.

Draghi, il Recovery, Camus e l’inquietudine sopraggiunta

La visione di una nuova civiltà plurale deve “abitare” nelle regioni e negli Stati europei. Il cammino è ancora in salita, ma occorre fare emergere la vitalità dell’urbanità contemporanea.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Nel proporre nello “Speciale” di questa settimana le argomentazioni sulla necessità per Draghi di andare molto più in là del pensiero che si è consolidato nel suo programma, farò riferimento a quanto ho scritto circa un anno fa nel libro “Il sogno di una civiltà plurale” (ed Fondazione Morra), che può essere richiesto, gratis in versione elettronica, scrivendo a info@salernoeconomy.it. Le crisi del dopoguerra hanno trovato rimedi di uscita temporanei che, però, hanno sempre fatto allargare la forbice dei divari tra Stati e tra regioni, tra funzionalità ecologica delle macroregioni ed efficacia delle politiche di insediamento delle attività connesse all’abitare ed al produrre, fino a moltiplicare spiazzamenti importanti e sconnessioni insostenibili tra città e tra città ed “altre città” (territori ancora a forte ruralità e resilienza ecologica). Possiamo ritenere che sia arrivato il tempo per l’Europa degli euroscettici di cambiare atteggiamento politico, meno propaganda e più buon senso e, perfino, una prospettiva di una nuova identità? Si fa largo l’ipotesi di un campo aperto per un’Unione degli Stati ancora più larga e plurale? Non è facile rispondere di sì; c’è un ragionamento da approfondire.
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Niente più verbali di lavoro a supporto cartacei. L’istanza, fin dalla ricezione, è dematerializzata.

Consac, servizi on line e rispetto dell’ambiente

Il presidente Maione: “Svolta di modernità nel segno della sostenibilità aziendale resa possibile dallo straordinario lavoro delle risorse interne”.
Foto Consac-Gennaro Maione
Il presidente Avv. Gennaro Maione
“Una vera e propria rivoluzione operativa nel segno delle nuove tecnologie e del rispetto ambientale per garantire all’utenza di Consac servizi sempre più tempestivi e soprattutto gestibili comodamente da remoto. Istanze di allacciamenti idrici e fognari, subentri, volture, attivazioni forniture, riattivazioni a seguito di interruzione per morosità, spostamenti e sostituzione di misuratori, rettifiche di fatturazione, reclami (che possono comportare o meno l’esecuzione di lavori semplici o complessi). Il tutto regolato da un sistema di pianificazione delle risorse d’impresa (Erp) sviluppato internamente a Consac”, (soggetto gestore del servizio idrico integrato per 55 Comuni compresi nell’area Cilento-Vallo di Diano). Una svolta operativa destinata a imprimere una nuova prospettiva per il servizio idrico integrato nel Cilento e nel Vallo di Diano. “Consac - spiega il presidente Gennaro Maione - diventa una società sempre più moderna, smart e anche sostenibile nella sua gestione amministrativa, grazie allo straordinario lavoro effettuato dalle risorse interne che ci hanno consentito di risparmiare ingenti somme. Quasi tutti i servizi di Consac diventano informatizzati e digitali, il che garantisce all’azienda maggiore efficienza e maggiore controllo”.
(Fonte: Com. Stampa Consac/ 05.02.2021)
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Il suo succo rende la pelle luminosa, riduce le macchie scure e l’acne. E’ un cibo antiage.

Miss cipolla, un bulbo e mille proprietà

La sua assunzione regolare è un toccasana per il cuore: può ridurre il rischio di patologie come l’indurimento delle arterie, la pressione alta, gli attacchi e l’ictus, oltre a prevenire l’accumulo di colesterolo.
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Tesoro protettivo
di Maristella Di Martino

Problemi respiratori? Siamo di fronte ad un espettorante. Raffreddore o tosse? Mettiamo un bulbo tagliato sul comodino. Miss cipolla è un bulbo dalle mille proprietà. Anemici? E’ un ottimo rimedio naturale grazie al suo apporto di fosforo e vitamina E che facilita la produzione di globuli rossi e il loro reintegro dopo una perdita di sangue. E siamo solo all’inizio. Soffriamo di ipertensione, gotta o calcoli renali? Eccellente per il suo contributo in potassio così come per la capacità di eliminare i liquidi in eccesso. E poi è un potente regolatore del sistema digestivo. Certo, il tagliarne ci farà “piangere” e mangiarla potrebbe lasciarci un alito cattivo, ma la cipolla ha anche un potere antiinfiammatorio, antiallergico, antiossidante ed antitumorale. Migliorare i sintomi dell’asma e altri problemi respiratori si può, mangiando cipolla in maniera regolare. Grazie alla quercetina i muscoli delle vie aeree si rilasseranno e potremo ingerire un antiinfiammatorio naturale.
(continua)
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