contatore visite free skip to Main Content
info@salernoeconomy.it

Salerno Economy VIII.20- 24.05.2019

Il ruolo di “corpi intermedi” e le risposte alle aree meridionali in ritardo di sviluppo.

“Fondazioni, risorsa strategica per la crescita del Sud”

Cantarella (Carisal): “La nostra conoscenza del territorio ci permette di essere antenne garanti per gli investitori. Possiamo rendere disponibili ulteriori risorse e contribuire in maniera concreta ai percorsi di integrazione e di coesione sociale”.
Foto Alfonso Cantarella 2 IMG-20190522-WA0017
Alfonso Cantarella
“Siamo ad un passaggio cruciale per rimettere al centro dell’agenda istituzionale e politica il nostro Mezzogiorno in maniera innovativa ed efficace. In questo snodo temporale il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria può rivelarsi fondamentale per accelerare le indispensabili dinamiche di coesione sociale e di valorizzazione delle competenze e dei meriti dei giovani del Sud alla ricerca di una collocazione adeguata nel mercato del lavoro”. Alfonso Cantarella – presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana e coordinatore della Consulta delle Fondazioni di origine bancaria meridionali – sintetizza così, in questa intervista a SalernoEconomy, il perimetro della riflessione che si è sviluppata nel convegno che ha visto presenti a Salerno (venerdì 17 maggio scorso) i principali protagonisti di un mondo che proprio negli anni della “disintermediazione” ha saputo riaffermare il valore propositivo e proattivo dei corpi intermedi. Parole come comunità, territorio, capitale e coesione sociale costituiscono la traccia per seguire la mappa di progettualità importanti non solo dal punto di vista dei singoli interventi realizzati ed in corso di realizzazione, ma anche in termini di metodo operativo.
Leggi Tutto

La vigilanza della Bce grava sui parametri di bilancio e rallenta il sostegno alle aziende.

Banche di territorio e vincoli europei

Albanese (Bcc Monte Pruno) scrive al presidente del Consiglio e ai ministri: “Urgente un intervento legislativo per consentire al credito di prossimità di continuare a svolgere la propria funzione di supporto alle micro e piccole imprese”.
Foto Albanese
Al centro Michele Albanese
di Margherita Siani

L’accesso al credito è da sempre la bestia nera delle imprese, soprattutto quelle che iniziano la loro attività, le start up, a parole avvantaggiate per una politica che su di esse punta per rafforzare e ringiovanire l’economia del Paese. Una difficoltà che le banche di prossimità avevano in parte lenito, favorendo un accesso, per così dire, più facilitato. Ma non tutto è restato immutato. Le Banche di Credito Cooperativo, frontiera dell’economia dei territori, hanno iniziato a fondersi in grandi gruppi in base alla nuova normativa relativa a questa tipologia di banche. L’Europa ha calato su di esse nuove e più restringenti norme, ma soprattutto sono state sottoposte in maniera più vincolante alla vigilanza diretta della Bce. Il direttore generale della Bcc Monte Pruno, Michele Albanese, in una lettera trasmessa al presidente del Consiglio, ai vice-presidenti, al ministro dell’Economia, ai componenti delle Commissioni Finanze della Camera e del Senato, al governatore della Regione Campania, focalizza l’attenzione sul tema e chiede un intervento legislativo. In pratica Albanese pone l’accento sulla necessità di riaffermare il principio di prossimità che ha sostenuto l’economia delle piccole e medie imprese nelle relazioni con il mondo del credito cooperativo.
Leggi Tutto

Presentato il dossier del Censis sul rapporto tra cibo e metodologie di produzione innovative.

Per stare in salute? “Mangiare smart”

Per il 67% degli italiani in futuro vincerà l'attenzione al food sano. Per il 77% sarà determinante l’apporto di scienza e tecnologia. Per il 71% i media dovrebbero diffondere più notizie rispetto a questo fondamentale ambito di riferimento.
Acquisti al supermercato
Nuovi modelli
Il cambiamento degli stili di vita incentrato sulla ricerca di un maggiore equilibrio psico-fisico in grado di prevenire malattie o disturbi di qualsiasi genere è sempre più diffiuso. Ricerche ed approfondimenti mettono in rilievo la grande attenzione che una crescente fascia di popolazione (trasversale dal punto di vista anagrafico) dedica alla composizione della propria dieta alimentare, fino a mettere in secondo piano la predisposizione alla buona tavola e alle pietanze sofisticate rispetto all’esigenza di non affaticare, appesantire o debilitare l’organismo. Ulteriore conferma arriva dallo studio del Censis - presentato nei giorni scorsi nell’ambito di “Tuttofood” - sul tema “Mangiare smart per stare in salute. Il rapporto tra cibo, scienza e tecnologia visto dagli italiani”. Per il 66,7% del campione degli intervistati “in futuro l'attenzione delle persone sarà rivolta sempre di più all'impatto dei cibi sulla salute e meno al gusto. Il salutismo diventa la frontiera più avanzata dello stile alimentare italiano”.
(Fonte: censis.it/ 07.05.2019)
Leggi Tutto

Gusto & Benessere by Pianeta Gourmet.

Il “solito” problema, dimagrire in vista dell’estate

Un suggerimento fondamentale? Non dimenticare mai gli spuntini sia a metà mattinata che a metà pomeriggio. Nel caso della frutta, mangiamola dopo almeno due ore dai pasti principali. Altro consiglio è quello di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno.
Foto diete alimentari
Il cibo giusto
di Maristella Di Martino

Dimagrire per l'estate fa rima con prova costume e, purtroppo, con i soliti problemi di linea. Con l’arrivo della stagione del sole e del mare occorrono suggerimenti e consigli per tornare in forma che possono renderci la vita più facile cominciando fin da subito. Innanzitutto facciamo attività fisica dedicandoci una passeggiata almeno di mezz’ora al giorno e una dieta ipocalorica. Certo, tutti sappiamo che si tratta di un regime alimentare per dimagrire smaltendo i chili di troppo che abbiamo accumulato durante i mesi appena passati e che è una dieta povera di calorie, ma vediamo in concreto in cosa consiste. Ecco dei semplici accorgimenti da mettere in pratica per sfoggiare un fisico da sballo in poco tempo.

Leggi Tutto

I dati dell’indagine Beach Litter 2019. Su 93 aree monitorate trovati in media 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di arenile.

Spiagge assediate dalla plastica

Legambiente: “L’usa e getta continua a invadere i nostri litorali: ogni 100 metri 34 stoviglie (piatti, bicchieri, posate e cannucce) e 45 bottiglie”.
rifiuti plastica -nature-4202702_960_720
Invasione
di Giuliano D’Antonio*

E’ un’emergenza dilagante che ci pone di fronte a un vero e proprio disastro ambientale. Giusto per capirci: “Per ogni passo che facciamo sulle nostre spiagge incrociamo più di cinque rifiuti, dieci ogni metro. Per lo più sono plastica, un frammento ad ogni passo, ma ad invadere i nostri litorali c’è ormai di tutto: oggetti di ogni forma, materiale, dimensione, colore. Una mole incredibile che rappresenta soltanto la punta di un iceberg: i rifiuti in spiaggia e sulla superficie del mare rappresentano appena il 15% di quelli che entrano nell’ecosistema marino, mentre la restante parte galleggia o affonda. Rifiuti spiaggiati gettati consapevolmente arrivati da chissà dove attraverso i fiumi o che provengono direttamente dagli scarichi non depurati, dall’abitudine di utilizzare i wc come una pattumiera e, soprattutto, dalla loro cattiva gestione”. Questa inquietante descrizione della situazione nella quale ci troviamo è di Legambiente che con l’indagine “Beach Litter 2019” evidenzia numeri gravissimi.

*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
Leggi Tutto

Back To Top
Cerca