Il ruolo di “corpi intermedi” e le risposte alle aree meridionali in ritardo di sviluppo.
“Fondazioni, risorsa strategica per la crescita del Sud”
Cantarella (Carisal): “La nostra conoscenza del territorio ci permette di essere antenne garanti per gli investitori. Possiamo rendere disponibili ulteriori risorse e contribuire in maniera concreta ai percorsi di integrazione e di coesione sociale”.

Alfonso Cantarella
Leggi Tutto
La vigilanza della Bce grava sui parametri di bilancio e rallenta il sostegno alle aziende.
Banche di territorio e vincoli europei
Albanese (Bcc Monte Pruno) scrive al presidente del Consiglio e ai ministri: “Urgente un intervento legislativo per consentire al credito di prossimità di continuare a svolgere la propria funzione di supporto alle micro e piccole imprese”.

Al centro Michele Albanese
L’accesso al credito è da sempre la bestia nera delle imprese, soprattutto quelle che iniziano la loro attività, le start up, a parole avvantaggiate per una politica che su di esse punta per rafforzare e ringiovanire l’economia del Paese. Una difficoltà che le banche di prossimità avevano in parte lenito, favorendo un accesso, per così dire, più facilitato. Ma non tutto è restato immutato. Le Banche di Credito Cooperativo, frontiera dell’economia dei territori, hanno iniziato a fondersi in grandi gruppi in base alla nuova normativa relativa a questa tipologia di banche. L’Europa ha calato su di esse nuove e più restringenti norme, ma soprattutto sono state sottoposte in maniera più vincolante alla vigilanza diretta della Bce. Il direttore generale della Bcc Monte Pruno, Michele Albanese, in una lettera trasmessa al presidente del Consiglio, ai vice-presidenti, al ministro dell’Economia, ai componenti delle Commissioni Finanze della Camera e del Senato, al governatore della Regione Campania, focalizza l’attenzione sul tema e chiede un intervento legislativo. In pratica Albanese pone l’accento sulla necessità di riaffermare il principio di prossimità che ha sostenuto l’economia delle piccole e medie imprese nelle relazioni con il mondo del credito cooperativo.
Leggi Tutto
Presentato il dossier del Censis sul rapporto tra cibo e metodologie di produzione innovative.
Per stare in salute? “Mangiare smart”
Per il 67% degli italiani in futuro vincerà l'attenzione al food sano. Per il 77% sarà determinante l’apporto di scienza e tecnologia. Per il 71% i media dovrebbero diffondere più notizie rispetto a questo fondamentale ambito di riferimento.

Nuovi modelli
(Fonte: censis.it/ 07.05.2019)
Leggi Tutto
Gusto & Benessere by Pianeta Gourmet.
Il “solito” problema, dimagrire in vista dell’estate
Un suggerimento fondamentale? Non dimenticare mai gli spuntini sia a metà mattinata che a metà pomeriggio. Nel caso della frutta, mangiamola dopo almeno due ore dai pasti principali. Altro consiglio è quello di bere almeno 2 litri d’acqua al giorno.

Il cibo giusto
Dimagrire per l'estate fa rima con prova costume e, purtroppo, con i soliti problemi di linea. Con l’arrivo della stagione del sole e del mare occorrono suggerimenti e consigli per tornare in forma che possono renderci la vita più facile cominciando fin da subito. Innanzitutto facciamo attività fisica dedicandoci una passeggiata almeno di mezz’ora al giorno e una dieta ipocalorica. Certo, tutti sappiamo che si tratta di un regime alimentare per dimagrire smaltendo i chili di troppo che abbiamo accumulato durante i mesi appena passati e che è una dieta povera di calorie, ma vediamo in concreto in cosa consiste. Ecco dei semplici accorgimenti da mettere in pratica per sfoggiare un fisico da sballo in poco tempo.
Leggi Tutto
I dati dell’indagine Beach Litter 2019. Su 93 aree monitorate trovati in media 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di arenile.
Spiagge assediate dalla plastica
Legambiente: “L’usa e getta continua a invadere i nostri litorali: ogni 100 metri 34 stoviglie (piatti, bicchieri, posate e cannucce) e 45 bottiglie”.

Invasione
E’ un’emergenza dilagante che ci pone di fronte a un vero e proprio disastro ambientale. Giusto per capirci: “Per ogni passo che facciamo sulle nostre spiagge incrociamo più di cinque rifiuti, dieci ogni metro. Per lo più sono plastica, un frammento ad ogni passo, ma ad invadere i nostri litorali c’è ormai di tutto: oggetti di ogni forma, materiale, dimensione, colore. Una mole incredibile che rappresenta soltanto la punta di un iceberg: i rifiuti in spiaggia e sulla superficie del mare rappresentano appena il 15% di quelli che entrano nell’ecosistema marino, mentre la restante parte galleggia o affonda. Rifiuti spiaggiati gettati consapevolmente arrivati da chissà dove attraverso i fiumi o che provengono direttamente dagli scarichi non depurati, dall’abitudine di utilizzare i wc come una pattumiera e, soprattutto, dalla loro cattiva gestione”. Questa inquietante descrizione della situazione nella quale ci troviamo è di Legambiente che con l’indagine “Beach Litter 2019” evidenzia numeri gravissimi.
*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
Leggi Tutto