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Salerno Economy VIII.04- 25.01.2019

I nuovi stili di vita attenti alla salvaguardia della salute hanno stimolato la nascita di filiere produttive “ibride”.

Agricoltura+cibo+turismo, modello vincente

E’ in atto un cambiamento epocale soprattutto per i territori che hanno in dotazione enormi giacimenti naturali, agricoli, enogastronomici, culturali. Ma non è semplice ottimizzare le “relazioni” tra comparti fino a qualche tempo fa non dialoganti o, in alcuni casi, in “conflitto”.
Immagine Glocal-Ambiente
Riscoperte
Se si prendono in considerazione alcuni indicatori che contribuiscono a definire le dinamiche dell’auto-impresa in provincia di Salerno – ma anche in tanti altri territori meridionali alle prese con l’alto tasso di disoccupazione giovanile – ci si rende conto che nel caso del settore agricolo siamo di fronte ad un processo di spinta verso l’alto molto forte in relazione alle competenze impiegate. Naturalmente, nella maggior parte dei casi, dipende dalla “riscoperta” del fattore-terra da parte delle generazioni successive al nucleo familiare originario legato alle attività di coltivazione. Ma sono molto significativi anche i numeri che, invece, fanno riferimento alle scelte dei giovani che non hanno rintracciato all’interno della propria famiglia alcuna precedente interazione con l’agricoltura o l’agro/industria. Basta, per esempio, dare uno sguardo alla parabola delle iscrizioni agli istituti tecnici che gravitano nel perimetro della filiera-agroalimentare o di quella enogastronomica, per comprendere che è in atto già da diversi anni un’evoluzione positiva rispetto alla valutazione delle professioni – oltre che della figura dell’imprenditore in senso stretto – che interagiscono con il cibo.
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Tra i progetti in programma l’attivazione di una pizzeria presso la casa circondariale di Fuorni per permettere la formazione dei detenuti.

La Fondazione della Comunità Salernitana compie 10 anni

La presidente Antonia Autuori: “Abbiamo provato, in un territorio così ampio, a promuovere la cultura del dono finalizzato alla ricerca del bene collettivo, dimostrando che attraverso di noi si può intervenire concretamente sostenendo iniziative di utilità sociale”.
evento Fondazione Comunità Salernitana 27 aprile 2017
Antonia Autuori
di Ernesto Pappalardo

Quella di Salerno è la prima Fondazione di Comunità (Fondazione della Comunità Salernitana) nata nel Mezzogiorno d’Italia (atto costitutivo del 27 aprile 2009). “È un ente senza fini di lucro, autonomo ed indipendente, di diritto privato, promosso dalla società civile che appartiene a tutti i salernitani”.
Antonia Autuori, presidente della Fondazione della Comunità Salernitana, che idea si è fatta di Salerno dal punto di vista della propensione alla cultura della solidarietà?
“Prima da consigliera e poi da presidente ho avuto l'opportunità di conoscere meglio il così detto terzo settore ed avvicinarmi all’economia sociale: sul territorio della provincia di Salerno, insieme sono capaci di generare da un lato altruismo e dall’altro economia che produce lavoro e reddito. Il terzo settore presenta numeri importanti sia per quanto riguarda le organizzazioni che per risorse umane impiegate. Soprattutto il mondo dell’imprenditoria sociale è stato capace di rispondere in modo veloce ed alcune volte innovativo ai nuovi bisogni sociali emergenti, adottando modalità di gestione responsabili e trasparenti e favorendo il più ampio coinvolgimento dei lavoratori, degli utenti e di altri soggetti interessati”.

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Effetto Prisma. Il rischio di realizzare un modello istituzionale diverso da quello attuale.

Autonomia differenziata e cultura della spesa pubblica

E’ evidente come nel dibattito in corso non manchino forti “dosi” di strumentalità, ma non è possibile tentare di derubricare questa sostanziale materia ad un confronto tra parametri di calcolo e modelli di riparto del prelievo fiscale.
Immagine Italia-Lo speciale 1
Italia/Italie
di Maria Teresa Cuomo e Ernesto Pappalardo

Divario, ritardo, squilibrio sembrano essere i termini maggiormente adoperati quando si parla di Sud nel confronto con il Nord del Paese. Con il volgere del tempo poi, i segnali di distanza paiono addirittura ampliarsi – come purtroppo dimostrato da numerose e recenti evidenze concrete – tanto più se la comparazione si esprime intorno alla dibattuta questione dell’autonomia regionale «differenziata».
Su questo specifico versante, basta ricordare che, il disegno di legge connesso all’ampliamento dei processi di regionalizzazione – in approvazione il prossimo 15 febbraio – non solo contempla la possibilità di estendere in favore delle Regioni materie di tradizionale competenza dello Stato, ma si preoccupa in particolare, di rivedere i criteri di distribuzione delle risorse ai territori. In tal senso, uno sforzo di comprensione del vigente sistema di assegnazione di risorse finanziarie alle diverse articolazioni territoriali, può tornare utile per consentire ulteriori approfondimenti e riflessioni sul differenziale Settentrione-Meridione.

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L’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’Ismea relativi ai primi 9 mesi del 2018.

Nel carrello? Uova superstar

Percentuale di crescita superiore al 17 per cento. Seguono – a distanza – gli agrumi (+8,3%) e lo spumante (+7,8%).
Immagine Uova-Lo speciale 2
Parola-chiave? Tracciabilità
Il record di crescita dei consumi in relazione ai primi 9 mesi del 2018 appartiene alle uova: “con un balzo record del 17,2%”. Per la Coldiretti il titolo di star del carrello alimentare non è in discussione in base all’analisi condotta su dati Ismea. “Sul podio – aggiunge l’associazione – salgono, seppure a distanza, anche gli agrumi che crescono dell’8,3%, spinti dalle riconosciute proprietà salutistiche ed antiinfluenzali, e lo spumante che aumenta del 7,8% ed è diventato un prodotto di consumo quotidiano non più ristretto al festeggiamento delle ricorrenze”.
“A spingere i consumi – sottolinea sempre la Coldiretti – gli ultimi studi secondo i quali le uova sono riconosciute come un alimento sano, equilibrato e taglia grassi adatto al controllo del peso degli individui. Un uovo medio contiene solo 78 kcal, ma il suo contenuto proteico è elevato, pari a 6,5 grammi, ovvero il 13% del fabbisogno giornaliero di un adulto. Le uova si qualificano inoltre come fonte di Vitamina A e B12; sono inoltre ricche di Vitamina D e contengono Colina, Fosforo, Selenio, Riboflavina, Acido Folico, Biotina e Iodio”.
(Fonte: coldiretti.it/ 20.01.2019)
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Il rapporto dell’Eurostat 2018 – riferito agli ultimi cinque anni – analizza i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030.

Diseguaglianze, Ue ancora lontana dal “goal 10”

E’ il segnale più evidente del processo di polarizzazione. Da un lato la crescita esponenziale delle ricchezze di quanti già ne erano in possesso; dall’altro la diminuzione del già esiguo reddito di quanti - la stragrande maggioranza dei cittadini - erano in condizioni di disagio materiale.
Foto D’Antonio Giuliano
Giuliano D'Antonio
di Giuliano D’Antonio*

Nel chiacchiericcio quotidiano della politica italiana è sempre molto difficile rintracciare riferimenti alle problematiche più sostanziali, quelle che riguardano tutti noi molto più da vicino di quanto si possa pensare e che, purtroppo, trovano pochissimi sbocchi nel circuito mediatico. E’ il caso, per esempio, del documento dell’Eurostat 2018 che prende in considerazione – nel periodo riferito agli ultimi cinque anni – i risultati conseguiti dall’Ue rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030. Secondo questa dettagliata analisi sono stati compiuti importanti progressi nel percorso di raggiungimento dei “Goals”, anche se non in maniera omogenea, a testimonianza delle difficoltà che si incontrano in termini di uniformità delle azioni messe in campo dai singoli Stati. Dal nostro punto di vista è molto grave, per esempio, che sulla base degli indicatori individuati e selezionati, l’Ue si sia allontanata dal traguardo fissato dal “goal” numero 10 - la riduzione delle diseguaglianze - a causa del continuo aumento delle disparità di reddito all'interno degli Stati membri, un fenomeno peraltro già riscontrato dal lontano 2005.

*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
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