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Salerno Economy VII.04 – 26.01.2018

Il nodo da sciogliere resta l'esatta valutazione delle dinamiche economiche delle famiglie e delle imprese.

Credito tra algoritmi e distanza dal territorio

La verità è che probabilmente contano sempre di più i grandi numeri e sempre meno la conoscenza diretta della clientela e del suo profilo effettivo di rischio.
Immagine Glocal finale
Distanze da ridurre
Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (edizione Salerno) sabato 20 gennaio 2018.

di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo

Il differenziale del costo del denaro è uno degli elementi strutturali del divario di competitività tra aree territoriali. Naturalmente, il circuito bancario ha le sue buone ragioni nell’applicare determinati tassi di interesse in considerazione delle varie tipologie di strumenti creditizi destinate alle diverse clientele con le quali è chiamato ad interagire. Non mancano elementi che necessitano di approfondimenti tecnici, ma, senza dubbio, colpisce che nel raggio di pochi chilometri – tra una provincia e l’altra della Campania – ci siano variazioni non minimali. La verità è che probabilmente contano sempre di più i grandi numeri e i risultati degli algoritmi, e sempre meno la conoscenza diretta della clientela e del suo profilo effettivo di rischio. Sul versante delle imprese è una dinamica che si è già consumata da anni, al punto che importanti istituti di credito si stanno riavvicinando ai territori, dopo un allontanamento che ha prodotto solo danni ai sistemi economici e produttivi nel loro complesso e, quindi, anche alle banche. Sul versante delle famiglie è diventato sempre più difficile – proprio per la standardizzazione dei rapporti cliente/banca – trovare profili di offerta veramente rispondenti alle convenienze reciproche.
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Le dinamiche emerse dall’analisi dei dati della Banca d’Italia aggiornati al 30 settembre 2017.

Denaro troppo caro a Salerno

L’affidamento in conto corrente sul totale dei residenti costa oltre un punto in più rispetto alla media regionale e oltre 3 punti in più in relazione al tasso medio praticato a livello nazionale.
Immagine Focus Numeri Economia
Dinamiche "complesse"
Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (edizione Salerno) sabato 20 gennaio 2018.

di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo

Ma quanto costa il denaro in provincia di Salerno? Quali tassi di interesse pagano famiglie e imprese sui prestiti ed in particolare sulle aperture di credito in conto corrente? Pagano molto. Pagano più di quanto non si paghi mediamente in Campania e molto di più di quanto non si paghi mediamente in Italia. I dati presi in considerazione ed elaborati sono quelli della Banca d’Italia e, quindi, c’è poco da sottilizzare. Descrivono una realtà nota da anni, per la verità, ma che risulta sempre difficile “digerire”. Sulle cause di questo “disallineamento” si può discutere all’infinito - maggiore rischio del credito, composizione del patrimonio familiare ed aziendale, capacità reddituale, condizioni “ambientali”, “opacità”dei bilanci delle imprese etc. etc. - ma la verità è che si tratta di un oggettivo fattore di svantaggio competitivo rispetto ad aree territoriali distanti anche pochi chilometri dal territorio salernitano.

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Mercoledì 21 e giovedì 22 marzo prossimi, negli spazi della Stazione Marittima di Zaha Hadid.

HospitalitySud, ecco la prima edizione

A Salerno la manifestazione riservata agli operatori e professionisti dell’hotellerie e dell’extralberghiero del mondo Ho.Re.Ca. Il direttore Picarelli: “Si colma il vuoto al Centro Sud di appuntamenti dedicati al mondo dell’ospitalità”.
Foto fin Salerno Stazione Marittima HS2018
Il logo della manifestazione
Turismo sempre più strategico per l’economia meridionale e provinciale, al punto di richiamare una crescente attenzione da parte dell’estesa filiera del comparto che ha fatto segnare nel 2017 numeri estremamente significativi dal punto di vista dei flussi in entrata sui territori del Sud della penisola. In questo dinamico contesto si inserisce “HospitalitySud”, evento dedicato alle forniture e ai servizi per l’hotellerie e l’extralberghiero in programma mercoledì 21 e giovedì 22 marzo prossimi a Salerno, negli spazi della Stazione Marittima. L’evento - ideato e organizzato dalla “Leader srl” - è l’unico appuntamento del Centro Sud Italia per gli operatori e i professionisti del mondo Ho.Re.Ca. in particolare: hotel, resort, ville, dimore storiche, relais, country house, agriturismi, villaggi, camping, affittacamere, bed and breakfast, case vacanza, ostelli, centri benessere, spa, terme. Gli addetti ai lavori potranno incontrare le aziende presenti nel salone espositivo e partecipare ai seminari di aggiornamento e di formazione e agli incontri professionali, in quattro sale dedicate. L’ideatore e direttore della manifestazione Ugo Picarelli evidenzia che “HospitalitySud va a colmare un vuoto esistente nel Centro Sud Italia di appuntamenti dedicati al mondo dell’ospitalità, nonostante il forte aumento di investimenti nel turismo registrato negli ultimi anni".
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L’Italia e l’Europa, viaggio nelle procedure d’infrazione / 5

Appalti & diesel scontato, la mappa di pasticci locali

Molte fra le 62 azioni legali ancora attive contro il nostro Paese interessano l’intero territorio nazionale, ma alcune sono “localizzabili” perché interessano direttamente Regioni e Comuni. Il catalogo è vario: dagli sgravi fiscali alla xylella fastidiosa.
Immagine Infrazioni Ue
Un catalogo vario di infrazioni
di Alfonso Schiavino

Volete incavolarvi o sorridere? La scelta è possibile, perché il catalogo delle infrazioni europee contestate all’Italia – in calo ma pur sempre 62 secondo l’elenco aggiornato del governo – contiene “storie” illuminanti sul modo nazionale di ragionare. L’Europa chiede libero mercato? Le “nostre” autorità prorogano appalti fino a venti anni. Si devono risanare siti pericolosi per la salute? Le valutazioni ambientali si possono snobbare. E se ci scoprono con le mani nella marmellata, talvolta abbozziamo scuse improbabili come gli schemi del ct Ventura. Leprocedure d’infrazione sono cause legali intentate dalla Commissione europea contro uno Stato membro che viola il diritto dell’Unione. L’iter iniziale prevede un confronto bilaterale, che produce l’archiviazione o il deferimento alla Corte di giustizia. Per semplificare, schematizziamo così i passi dell’azione: messa in mora (step 1), parere motivato (2), decisione di ricorrere alla Corte di giustizia (3). Se il processo (4) dà ragione all’accusa, le autorità nazionali devono sanare l'infrazione. In caso di ulteriori negligenze, la Commissione invia una diffida (5) e successivamente decide di chiedere (6) una nuova sentenza con sanzioni milionarie (7).

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Dal Rapporto Fipe emergono dati in crescita sul fronte occupazionale (+3,3% su base annua).

Trend positivo per i pasti fuori-casa

Consumi alimentari in bar e ristoranti si attestano al 36% del totale. Ma resta elevato il turnover imprenditoriale. Nei primi 9 mesi del 2017 hanno avviato l'attività 10.835 imprese, mentre 19.235 l'hanno cessata (-8.400 unità).
Immagine mangiare fuori casa
Si mangia di più nei ristoranti
“Bar e ristoranti si confermano il volano della ripresa dei consumi delle famiglie”. Questa la lettura evidenziata nel corso della presentazione del “Rapporto Ristorazione” della Fipe/Confcommercio. “Emerge un quadro di sostanziale ottimismo - si legge in una nota di sintesi - soprattutto per quanto concerne l'andamento dei consumi alimentari fuori-casa, ormai attestati sul 36% dei consumi alimentari complessivi, e il fronte occupazionale, con una crescita del 3,3% sull'anno precedente. Continuano a preoccupare, invece, l'elevato numero di aziende che chiudono e un tasso di produttività che resta sotto i livelli pre-crisi”. Non mancano, tuttavia, elementi di preoccupazione. Il numero di imprese che chiudono resta elevato e la produttività rimane sotto i livelli toccati prima della crisi. Nel Rapporto si configura la crescita dei consumi fuori-casa: “l'impatto della crisi sui consumi alimentari in casa (-10,5% pari a una flessione di 15,9 miliardi di euro tra il 2007 e il 2016) ha fatto in modo che il peso della ristorazione sul totale dei consumi alimentari guadagnasse ancora qualche posizione, rafforzando la tesi che vede gli italiani come un popolo a cui piace stare fuori casa”. Ma “resta elevato il turnover imprenditoriale. Nei primi nove mesi del 2017 hanno avviato l'attività 10.835 imprese, mentre 19.235 l'hanno cessata determinando un saldo negativo pari a 8.400 unità”.
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