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I numeri dell'economia »

I dati aggiornati del sistema camerale relativi al primo trimestre dell’anno in corso.
Salerno nella top ten delle imprese “under 35”
La nostra provincia si colloca al 10° posto della graduatoria (al 30 giugno 2016) con 15.390 imprese che determinano un tasso di incidenza sul totale degli iscritti pari al 12,9 per cento (media Italia: 9,6%).

(Er.Pa.) – Under 35 sempre più motivati a scendere in campo nel mondo del lavoro attraverso la creazione di nuove imprese. Questo lo scenario che emerge dall’indagine condotta da Movimprese (sistema Unioncamere/Infocamere) aggiornata al secondo trimestre 2016 sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. La provincia di Salerno si conferma nella top ten dei territori con i più alti tasso di incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese iscritte ai registri camerali. Nello specifico, si colloca al 10° posto della graduatoria di Unioncamere (al 30 giugno 2016) con 15.390 imprese che determinano un tasso di incidenza sul totale degli iscritti pari al 12,9 per cento (media Italia: 9,6%). Lo scenario regionale.
In Campania davanti alla provincia di Salerno si posizionano la provincia di Caserta – al quarto posto in Italia – con il tasso di incidenza al 14,2% e 12.981 imprese – e quella di Napoli (tasso di incidenza: 13.3%, 37.930 imprese). Più giù nella graduatoria la province di Avellino (18° posto) – tasso di incidenza 11,7%, 5.141 imprese – e Benevento, 24° posto, (11% e 3.813 imprese). A livello regionale in Campania nel secondo trimestre di quest’anno si sono registrate 4.047 iscrizioni di imprese under 35 e 1.407 cessazioni, con un saldo positivo pari a 2.640 imprese.
Lo scenario nazionale.
Finanza, servizi alla persona, pubblicità. “Sono queste le attività – spiega Unioncamere – che attirano di più i giovani imprenditori con meno di 35 anni. Tra aprile e giugno scorsi sul totale delle nuove imprese iscritte in questi ambiti, le attività ideate da under 35 superano infatti il 40%. Nel secondo trimestre dell’anno il bilancio positivo delle imprese costituite dagli under 35 supera le 20mila unità ed è pari al 54,1% del saldo complessivo delle imprese italiane. Le oltre 31mila iscrizioni di imprese di under 35 rappresentano infatti il 31,6% delle iscrizioni del periodo mentre nello stesso lasso tempo sono state chiuse 10mila imprese giovanili”.
Il Mezzogiorno traina le imprese giovanili.
Evidente il “traino” all’imprenditorialità giovanile messo in campo dalle regioni del Sud. “Più forte la spinta – evidenzia Unioncamere – all’impresa dei giovani del Mezzogiorno: le loro 8.366 imprese in più corrispondono infatti ad oltre il 40% del saldo complessivo delle imprese di under 35”. A seguire il Nord-Ovest (4.988 imprese il saldo); il Centro (con 4.218 unità in più) e il Nord-Est (+3.014). La classifica regionale “fa risaltare la notevole vitalità dei giovani piemontesi (il contributo al saldo raggiunge in questo caso il 75,3% della crescita imprenditoriale regionale), seguiti dai campani (68%) e dai valdostani (66,2%). Sul fronte opposto, il Lazio (dove il saldo delle imprese di under 35 è pari al 44,7% del totale), la Lombardia (46,4%) e l’Abruzzo (48,1%)”.
La graduatoria delle province.
Le province a maggior vocazione giovanile risultano Crotone (in cui i giovani imprenditori attualmente sono il 15,3% del totale), Vibo Valentia (15%), Palermo e Caserta (entrambe 14,2%). All’altro estremo della graduatoria, i territori in cui sono meno presenti imprese guidate da giovani sono Forlì-Cesena (ultima con il 6,5%), che è preceduta da Pordenone (6,8%) e Treviso (6,9%).
I numeri complessivi delle imprese “Under 35”.
Le 581mila attività produttive guidate da giovani con meno di 35 anni (il 9,6% del totale delle imprese registrate a fine giugno) “si concentrano in buona parte nei settori tradizionali, quali, ad esempio, il commercio (vi appartengono il 28,7% delle imprese di under 35), le costruzioni (14,3%) e le attività di alloggio e ristorazione (10,2%)”.
Se si guarda “all’universo dell’imprenditoria giovanile dal punto di vista della creazione di un’impresa, nel 2° trimestre 2016 altri settori sembrano aver destato una particolare attenzione da parte degli under 35. E’ il caso delle attività ausiliare dei servizi finanziari e delle attività assicurative (alle quali appartengono tra gli altri i promotori finanziari, gli agenti, i sub agenti e i broker assicurativi), in cui le 859 imprese giovanili iscritte nel trimestre rappresentano il 47,8% delle iscrizioni totali. Superiori al 47% delle iscrizioni totali sono anche le 992 neoimprese giovanili che si occupano delle altre attività di servizi per la persona (che contemplano tra l’altro le lavanderie, i trattamenti estetici e il benessere), mentre sfiora il 42% il peso delle iscrizioni di imprese di under 35 nel settore della pubblicità e ricerche di mercato (207 le iscrizioni di imprese giovanili nel trimestre).
(Fonte: Com. Stampa unioncamere.it/23.08.2016)

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In forte crescita le imprese giovanili al Sud
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