Perché cresce in maniera costante il distacco da ogni forma di identificazione del cittadino con i partiti.
Sopravvivenza della politica? No, prima la salvezza economica
Nel contesto generale, è già da tempo diventata prevalente la cura degli interessi personali. E’, forse, l’inizio del tramonto di un potere che appare troppo antico e il nascere di una nuova epoca. Ma siamo sicuri che sarà migliore della precedente?

Cambiano le scale dei valori
Se questo appena descritto è il contesto nel quale si è costretti a muoversi - e a sperimentare forme di risparmio costante, sebbene limitate - è evidente che tutto il resto che pure si muove nell’ombelico-Italia, assume forme dai contorni sfumati, anche sconosciute, sebbene quasi sempre allineate ad antichi contesti politico-partitici che non hanno nessuna intenzione di mollare di un centimetro la gestione del potere. Vanno bene, quindi, i contrasti, le dialettiche, le belligeranze nell’ordine dello “scontro” di facciata, ma (per fortuna) senza neanche una chiara identificazione ideologica, che non c’è più - non esiste più - se non in rievocazioni nostalgiche che non hanno alcuna forma di aggregazione storica vera e propria.
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La congiuntura Confcommercio. “Si conferma in netta riduzione la domanda per l’energia elettrica (-7%), per i mobili (-7,8%), per gli alimentari (-3%) e per gli elettrodomestici (-0,8%)”.
Economia ancora “fragile”, a maggio Pil in calo (-0,2%)
Consumi in “lieve recupero” (0,2%), inflazione a +7,8% su base annua. In crescita la domanda di servizi.

Numeri in bilico
Pil mensile.
“A maggio, dopo alcuni mesi di moderata crescita guidata principalmente dai servizi, l’economia dovrebbe aver registrato un lieve arretramento. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio il Pil, rispetto ad aprile, dovrebbe subire una diminuzione dello 0,2%. Su base annua questo andamento si tradurrebbe in una crescita dell’1,5%”.
Indicatore Consumi Confcommercio (ICC).
“Ad aprile 2023 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato un incremento dello 0,2% sullo stesso mese del 2022. Il dato è sintesi di un aumento della domanda per i servizi (+4,5%) e di una flessione di quella relativa ai beni (-1,5%). Le famiglie continuano, al di là delle criticità indotte dall’inflazione sui bilanci familiari, nel percorso di recupero della domanda favorendo quelle voci di spesa che considerano più rappresentative della ritrovata libertà. Nonostante tutti i progressi, anche i dati dell’ultimo mese confermano le difficoltà dei consumi in volume, calcolati nella metrica dell’ICC, di tornare ai livelli pre-Covid. Per alcuni segmenti le deboli dinamiche degli ultimi periodi sembrano avere contribuito ad aumentare la distanza, ponendo seri dubbi sulla possibilità di tornare nel 2024 sui livelli del 2019”.
(Fonte: confcommercio.it/18.05.2023)
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La Commissione europea ha accolto l’iniziativa. L’argomento risulta all’ordine del giorno di una riunione in programma il prossimo 21 giugno.
L’etichetta sanitaria sul vino diventa legge
La nuova normativa irlandese, primo esempio in Europa, prevede che siano espressi il contenuto calorico e i grammi di alcol nel prodotto, oltre avvertenze sul rischio connesso con il bere in gravidanza e sulle patologie sviluppabili. Sarà attuativa dopo una transizione di tre anni (22 maggio 2026).

Avvertenze in etichetta
Ma quanto accaduto in Irlanda ha già innescato reazioni in numerosi Stati dell’Unione Europea e in particolare tra i componenti dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto). La Commissione Europea ha accolto l’iniziativa irlandese e l’argomento risulta all’ordine del giorno di una riunione dedicata alle “barriere tecniche al commercio in programma il prossimo 21 giugno.
In ogni caso, risultano in aumento i Paesi contrari all’etichettatura sulle confezioni di alcolici: non solo Stati Ue, ma anche altre importanti realtà internazionali come UK, Usa, Australia, Canada, Cile che si oppongono all’affissione sulle bottiglie di messaggi simili a quelli riferiti ai prodotti del tabacco.
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“Nel mondo il campione tricolore si conferma il vino per un valore di 7,9 miliardi di euro nel 2022”.
Esportazioni alimentari, aumentano del 13%
Nel 2023 “fanno segnare un nuovo record dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno grazie ai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea”.

Flussi in crescita
Il valore del vino.
“Nel mondo il campione dell’export tricolore si conferma il vino per un valore di 7,9 miliardi di euro nel 2022 - evidenzia Coldiretti - grazie ad una crescita del 10% delle vendite all’estero. Al secondo posto si piazzano la pasta e gli altri derivati dai cereali con 7,8 miliardi di euro mentre in terza posizione ci sono frutta e verdura fresche con 5,7 miliardi di euro di export, seguite dall’ortofrutta trasformata con 4,8 miliardi, formaggi a 4,4 miliardi di euro, l’olio extravergine di oliva a 1,8 miliardi, i salumi con 0,9 miliardi”.
(Fonte: coldiretti.it/17.05.2023)
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