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Salerno Economy XII.19 – 26.05.2023

Perché cresce in maniera costante il distacco da ogni forma di identificazione del cittadino con i partiti.

Sopravvivenza della politica? No, prima la salvezza economica

Nel contesto generale, è già da tempo diventata prevalente la cura degli interessi personali. E’, forse, l’inizio del tramonto di un potere che appare troppo antico e il nascere di una nuova epoca. Ma siamo sicuri che sarà migliore della precedente?
Foto Glocal-politica
Cambiano le scale dei valori
Mentre si tenta di modulare sempre meglio il meccanismo di controllo della spesa e di attivazione di un percorso di risparmio in qualche modo controllato e in linea con l’evoluzione di uno scenario nel quale - prima di tutto le famiglie - si è sottoposti a una “dieta” senza limiti di tempo, l’inflazione si consolida e continua a devastare non solo la soglia di vivibilità delle reti commerciali, ma, naturalmente, il profilo di resistenza attiva di tutti i nuclei di persone alle prese con questa nuova fase di ripartenza post-pandemica. Le famiglie italiane prediligono più visite ai negozi con carrelli più leggeri sia per acquistare solo l’indispensabile, sia per ridurre gli sprechi: infatti il consumatore ha aumentato del +3,7% la frequenza di acquisto e ridotto del 7,4% il numero di prodotti nel carrello. Come pure: “l’inflazione porta gli italiani ad accumulare meno rispetto ai precedenti anni e ad essere più attenti agli sprechi, più per una questione economica che ambientale. Anche la frequenza d’acquisto cambia: si spende di più, si acquista più spesso ma con meno prodotti nel carrello”, (dati dell’ultimo rapporto sui consumi e le abitudini delle famiglie italiane di NielsenIQ presentati a Linkontro 2023).
Se questo appena descritto è il contesto nel quale si è costretti a muoversi - e a sperimentare forme di risparmio costante, sebbene limitate - è evidente che tutto il resto che pure si muove nell’ombelico-Italia, assume forme dai contorni sfumati, anche sconosciute, sebbene quasi sempre allineate ad antichi contesti politico-partitici che non hanno nessuna intenzione di mollare di un centimetro la gestione del potere. Vanno bene, quindi, i contrasti, le dialettiche, le belligeranze nell’ordine dello “scontro” di facciata, ma (per fortuna) senza neanche una chiara identificazione ideologica, che non c’è più - non esiste più - se non in rievocazioni nostalgiche che non hanno alcuna forma di aggregazione storica vera e propria.
(continua)
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La congiuntura Confcommercio. “Si conferma in netta riduzione la domanda per l’energia elettrica (-7%), per i mobili (-7,8%), per gli alimentari (-3%) e per gli elettrodomestici (-0,8%)”.

Economia ancora “fragile”, a maggio Pil in calo (-0,2%)

Consumi in “lieve recupero” (0,2%), inflazione a +7,8% su base annua. In crescita la domanda di servizi.
Numeri Economia – Immagine consumi
Numeri in bilico
“Da una parte consumi in lieve recupero, grazie alla buona tenuta del mercato del lavoro e ai risultati positivi del mercato turistico, soprattutto quello incoming. Dall’altra la lentezza nel rientro della fiammata inflazionistica e il lieve calo su base mensile del Pil (-0,2%, ma +1,5% su base annua)”. E’ questo il quadro dei principali risultati descritti dalla Congiuntura Confcommercio relativa al mese di maggio 2023, “che, appunto, per i consumi indica ad aprile un lieve aumento rispetto al mese precedente, grazie esclusivamente ai servizi (+4,5% rispetto al -1,5% dei beni). E se la domanda di autovetture si conferma in ripresa (+16,9% tendenziale) e c’è un lieve miglioramento per abbigliamento e calzature (+0,7% su base annua), resta negativa la dinamica dei consumi alimentari (-3% tendenziale), dell’energia elettrica (-7%) e dei mobili (-7,8%)”.
Pil mensile.
“A maggio, dopo alcuni mesi di moderata crescita guidata principalmente dai servizi, l’economia dovrebbe aver registrato un lieve arretramento. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio il Pil, rispetto ad aprile, dovrebbe subire una diminuzione dello 0,2%. Su base annua questo andamento si tradurrebbe in una crescita dell’1,5%”.
Indicatore Consumi Confcommercio (ICC).
“Ad aprile 2023 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato un incremento dello 0,2% sullo stesso mese del 2022. Il dato è sintesi di un aumento della domanda per i servizi (+4,5%) e di una flessione di quella relativa ai beni (-1,5%). Le famiglie continuano, al di là delle criticità indotte dall’inflazione sui bilanci familiari, nel percorso di recupero della domanda favorendo quelle voci di spesa che considerano più rappresentative della ritrovata libertà. Nonostante tutti i progressi, anche i dati dell’ultimo mese confermano le difficoltà dei consumi in volume, calcolati nella metrica dell’ICC, di tornare ai livelli pre-Covid. Per alcuni segmenti le deboli dinamiche degli ultimi periodi sembrano avere contribuito ad aumentare la distanza, ponendo seri dubbi sulla possibilità di tornare nel 2024 sui livelli del 2019”.
(Fonte: confcommercio.it/18.05.2023)
(continua)
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La Commissione europea ha accolto l’iniziativa. L’argomento risulta all’ordine del giorno di una riunione in programma il prossimo 21 giugno.

L’etichetta sanitaria sul vino diventa legge

La nuova normativa irlandese, primo esempio in Europa, prevede che siano espressi il contenuto calorico e i grammi di alcol nel prodotto, oltre avvertenze sul rischio connesso con il bere in gravidanza e sulle patologie sviluppabili. Sarà attuativa dopo una transizione di tre anni (22 maggio 2026).
Vino Lo Speciale 2
Avvertenze in etichetta
Il ministro irlandese alla Salute - Stephen Donnelly - ha convertito in legge il regolamento che prevede l’etichettatura con le relative avvertenze sanitarie sugli alcolici. La legge, primo esempio in Europa, prevede che sulle etichette siano espressi non solo il contenuto calorico e i grammi di alcol nel prodotto, ma anche una serie di avvertenze sul rischio connesso con il bere alcol in gravidanza e sulle patologie sviluppabili (malattie del fegato e forme tumori mortali connesse al consumo di alcol). “Sono lieto - ha dichiarato il ministro Donnelly - che siamo il primo Paese al mondo a compiere questo passo e ad introdurre un’etichettatura sanitaria completa dei prodotti alcolici. Non vedo l'ora che altri Paesi seguano il nostro esempio”.
Ma quanto accaduto in Irlanda ha già innescato reazioni in numerosi Stati dell’Unione Europea e in particolare tra i componenti dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto). La Commissione Europea ha accolto l’iniziativa irlandese e l’argomento risulta all’ordine del giorno di una riunione dedicata alle “barriere tecniche al commercio in programma il prossimo 21 giugno.
In ogni caso, risultano in aumento i Paesi contrari all’etichettatura sulle confezioni di alcolici: non solo Stati Ue, ma anche altre importanti realtà internazionali come UK, Usa, Australia, Canada, Cile che si oppongono all’affissione sulle bottiglie di messaggi simili a quelli riferiti ai prodotti del tabacco.
(continua)
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“Nel mondo il campione tricolore si conferma il vino per un valore di 7,9 miliardi di euro nel 2022”.

Esportazioni alimentari, aumentano del 13%

Nel 2023 “fanno segnare un nuovo record dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno grazie ai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea”.
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Flussi in crescita
“Aumentano del 13% le esportazioni alimentari nel 2023 che fanno segnare un nuovo record dopo il massimo storico di 60,7 miliardi di euro registrato lo scorso anno grazie ai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca che salgono sul podio delle specialità italiane più vendute all’estero”. E’ questo il quadro che prende forma dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al primo trimestre 2023, periodo durante il quale “l’export alimentare è cresciuto ben più della media”. Va detto che, “tra i principali Paesi”, “ad essere cresciute di più nel 2023 - spiega Coldiretti - sono le esportazioni alimentari in Francia, con un balzo del 21% davanti alla Germania (+16%), alla Gran Bretagna (+14%) e agli Stati Uniti (+9%)”. Se si analizza il quadro complessivo, “la Germania resta comunque il principale mercato di sbocco dell’alimentare con un valore di 9,4 miliardi nel 2022 davanti agli Stati Uniti con 6,7 miliardi che superano di misura la Francia che si piazza al terzo posto con 6,6 miliardi. Risultati positivi anche nel Regno Unito con 4,2 miliardi che evidenziano come l’export tricolore si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue”.
Il valore del vino.
“Nel mondo il campione dell’export tricolore si conferma il vino per un valore di 7,9 miliardi di euro nel 2022 - evidenzia Coldiretti - grazie ad una crescita del 10% delle vendite all’estero. Al secondo posto si piazzano la pasta e gli altri derivati dai cereali con 7,8 miliardi di euro mentre in terza posizione ci sono frutta e verdura fresche con 5,7 miliardi di euro di export, seguite dall’ortofrutta trasformata con 4,8 miliardi, formaggi a 4,4 miliardi di euro, l’olio extravergine di oliva a 1,8 miliardi, i salumi con 0,9 miliardi”.
(Fonte: coldiretti.it/17.05.2023)
(continua)
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