Siamo rimasti indietro, sempre gli stessi, mentre tutto il resto, in qualche modo, è andato avanti.
Il tempo nuovo che non ci rende nuovi
Tante metamorfosi prendono forma fino a sollecitare la presa di coscienza di uno o più mutamenti nel segno solo di una cosa: la mancata (e voluta) assenza di consapevolezza, perché noi non siamo minimamente cambiati.

In attesa
E’ il tempo del passaggio, dei passaggi, dei mutamenti, che coincide con il tempo della Pasqua, che è il passaggio stesso, a cominciare dalla data che rimane “mobile”, perché “dipende dal plenilunio di primavera mentre l’origine è legata al mondo ebraico, in particolare alla festa di Pesach, durante la quale si celebrava il passaggio di Israele, attraverso il mar Rosso, dalla schiavitù d’Egitto alla libertà”. Come pure, va detto, che, etimologicamente, deriva dal greco “pascha, a sua volta dall’aramaico pasah e significa propriamente passare oltre, quindi passaggio”. Gli ebrei “ricordavano il passaggio attraverso il mar Rosso dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione. Per i cristiani è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo”, (famigliacristiana.it).
Le origini della Pasqua (Pesach) sono nella tradizione ebraica, legate alla storia dell’agricoltura, “la festa della raccolta dei primissimi frutti della campagna, a cominciare dal frumento”. La Pasqua “diventa la celebrazione annuale della liberazione degli ebrei dalla schiavitù, significato che si aggiunse all’altro, come ricordo della fuga dall’Egitto e del fatto che con il sangue degli agnelli si fossero dipinti gli stipiti delle porte affinché l’angelo sterminatore - come dice la Bibbia - passando da quelle case, risparmiasse i primogeniti”. E anche nella nostra contemporaneità, “la cena pasquale presso gli Ebrei si svolge secondo un preciso ordine detto Seder. Ci si nutre di cibi amari per ricordare l’amarezza della schiavitù egiziana e lo stupore della libertà ritrovata”. Per celebrare la Pasqua, “gli israeliti al tempo di Gesù ogni anno si recavano a Gerusalemme”. E “anch’egli vi si recava”. La sua morte “avvenne, infatti, in occasione della pasqua ebraica. Egli per i cristiani è l’agnello pasquale che risparmia dalla morte, il pane nuovo che rende nuovi (cfr 1Cor 5,7-8)”, (famigliacristiana.it).
Il punto sostanziale, pare a noi di capire, è contenuto proprio in quest’ultimo concetto: il pane nuovo rende nuovi? O, invece, anche masticando e assimilando il pane nuovo, in realtà, si rimane assorti nella scia vecchia, che, alla fine, non sconvolge affatto e non propone alcuna ansia di rinnovamento?
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“Italia leader mondiale davanti a Francia e Spagna, con una produzione che ha sfiorato i 50,3 milioni di ettolitri”.
Record storico per il fatturato del vino (14 miliardi)
“Aumento a doppia cifra delle esportazioni con gli acquisti di bottiglie Made in Italy in tutto il mondo (+10% nel 2022), raggiungendo quota 7,9 miliardi di euro mentre a diminuire del 2,2% sono gli acquisti domestici”, (Coldiretti/Ismea).

Successo internazionale
(Fonte: coldiretti.it/02.04.2023)
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“Le località di mare sono le più ambite, seguite da città d’arte e borghi per una spesa complessiva che, considerando 400 euro pro-capite, dovrebbe attestarsi intorno ai 4 miliardi di euro”.
Riecco le “mappe” del turismo: aprile “in viaggio”
Indagine Confcommercio-Swg: "Oltre 16 milioni gli italiani pronti a partire per le vacanze a Pasqua e per il ponte del 25 aprile". Le destinazioni individuate tra spiagge, città d’arte e capitali europee.

In partenza
(Fonte: confcommercio.it/31.03.2023)
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Pasqua 2023. Assoturismo-Cst: “Attese 6,7 milioni di presenze (+7,3% sul 2022).
Prenotate quasi 7 camere su 10 (65%)
Domanda italiana “in attesa per il meteo incerto, possibile recupero”. Messina (presidente Assoturismo Confesercenti): “Ripresa continua, ma restano le difficoltà di reperimento del personale”.

In crescita
La tendenza che si preannuncia risulta "positiva in tutto il Paese, anche se non uniforme per tutte le tipologie di offerta e tutte le aree. Saranno le regioni del Centro Italia a registrare le variazioni più significative dei flussi con il +9,3% (+4,5% di italiani e +14,7% di stranieri), seguite dalle regioni del Nord Est con il +7,2% (+3,4% di italiani e +10,9% di stranieri) e del Sud-Isole con il +7,7% (+3,4% di italiani e +14,2% di stranieri). Per il Nord Ovest la stima è del +5,4% (+2,1% di italiani e +9,2% di stranieri)".
(Fonte: confesercenti.it/01.04.2023)
(continua)
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