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Salerno Economy XI.17 – 06.05.2022

Mentre “si usciva” dal clima pandemico, hanno preso il sopravvento gli effetti del conflitto bellico in Ucraina.

La “ragione è pavida”, immersi nella nebbia generale

Una vera e propria corsa, un più ritmato avvio all’isolamento (o auto/isolamento), non sempre ben percepito, ma sicuramente praticato e perseguito.
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"Transizioni" difficili
Il periodo che stiamo attraversando ha, in realtà, prodotto, in un’ampia fetta di popolazione, una serie di “spinte” all’“isolamento” - per meglio dire: “auto/isolamento” - che hanno generato nuovi “profili”, se così possiamo nominarli, di “personalità diffuse”, ormai ben riconoscibili nel panorama sociale, sebbene, in molti casi, esse non si rendano ben conto di come, di fatto, siano cambiate, andando a collocarsi in specifici ambiti ormai ben definiti. Che cosa ne deriva o ne deriverà? Difficile stabilirlo, ma, probabilmente, quando, spesso, ascoltiamo “esperti” e “professori” di varia specializzazione - meglio se in televisione, “è più impattante” - che ripetono la descrizione dei tanti “cambiamenti” in corso, che si stanno verificando o si sono già verificati, avvertiamo la sensazione che sì, in fondo, è proprio successo qualcosa.
Ma, effettivamente, cosa? E’ possibile, in questo momento, approfondire una constatazione precisa e comprovata: “tutti i guai fin qui passati” (espressione ampiamente diffusa e condivisa) hanno prodotto un nostro “miglioramento qualitativo, complessivo o singolarmente accertato”? Siamo convinti, cioè, che ne stia scaturendo una “svolta sociale” in grado di porre in campo “passaggi” indirizzati ad un nostro futuro non più temibile, ma, invece, più o meno auspicabile? Risposte imprecise (o meglio: indefinite), non semplici, molto probabilmente errate, e come sempre affrontate - o affrontabili - tenendo conto di tanti panorami (audio) visivi di diverso genere, soprattutto dopo l’ingresso in ogni ambito previsionale della realtà bellica ancora in corso di evoluzione.
(continua)
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Dal 1992 al 2021 il benessere economico dell’Italia al +11,8%, +36,3% in Germania e + 47,8% nel Regno Unito.

Confcommercio: “Crescita di nuovo tutta da costruire”

Previsto per quest’anno un aumento del 2,1% del Pil e del 2% per i consumi privati. Tasso di inflazione al 6,5%. “Esaurito tutto il trascinamento favorevole ereditato dal 2021”.
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In attesa
“Nel 2022 il Pil crescerà del 2,1%, con inflazione al 6,5% e consumi a +2%, mentre nel 2023 salirà del 2,4%, con inflazione al 2,9% e consumi a +2,7%”. Queste le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio, (“Economia e consumi in Italia: 2022-2023”, presentato al Forum “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”). Va detto che si evidenzia come si tratti di previsioni che “si basano sull’ipotesi di distensione, entro la prossima estate, tanto degli impulsi sulle materie prime energetiche quanto, più in generale, delle caratteristiche del quadro geopolitico” e che “evidentemente, una maggiore estensione temporale del conflitto, peggiorerebbe il quadro macroeconomico internazionale, europeo e italiano”. L’Ufficio Studi specifica che “siamo di fronte all’erosione di tutto il trascinamento favorevole ereditato dal 2021”: la crescita “è tutta da costruire da oggi alla fine dell’anno”.
Sul piano dei consumi si delinea “un quadro fatto di luci ed ombre”. Emerge, quindi, un contesto più ampio e dettagliato. “Se da una parte i risparmi forzati accumulati in tempo di pandemia si dovrebbero sì tradurre in maggiori consumi, ma non nella misura che ci si attendeva qualche mese fa, dall’altra le intenzioni di acquisto da parte dei consumatori non sembrano poi così depresse. A spingere la ripresa sembrano essere ancora la tecnologia e l’ambiente domestico, a cui si aggiungerà l’automobile grazie agli incentivi”.
(Fonte: confcommercio.it/27.04.2022)
(continua)
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Un film maker italiano ha deciso di visitare i luoghi del nuovo rurale contemporaneo, che sono rimasti apparentemente immobili.

Fortino, la sacrestia della chiesa madre e gli asini di Giotto

Il desiderio di illuminare il territorio con la luce della primavera, il risveglio come rinascita, la ripresa e la resilienza senza il sussidio dei fondi del Pnrr.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Lo scorso anno, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria al personaggio immaginario del commissario Ricciardi, fu proprio lo scrittore Maurizio De Giovanni, emozionato per l’affettuosa accoglienza nella piazza di Fortino (Sa), ad avanzare l’ipotesi di una futura visita dell’attore Lino Guanciale, nei luoghi di Malomonte (il Lagonegrese) e di Fortino, anche per la presenza storica della famosa locanda “Colombo”. Luoghi di partenza dello studente poi diventato commissario. Quella locanda, in parte, ha subito delle metamorfosi e si è evoluta in ristorante “Garibaldi”, ma la cuoca degli ingredienti della dieta mediterranea, Vincenza - che appartiene alla famiglia proprietaria della locanda - ha deciso di ripristinare l’antico spazio ed organizzare una festa, per il prossimo compleanno del commissario, lasciando in sospeso di precisare se si tratta dell’attore o del personaggio che ha la cittadinanza a Casaletto Spartano e che vive nel distretto degli asini sapienti.
La notizia è arrivata ad un film maker italiano - Iacopo - che ha studiato e lavora a Marsiglia; egli, ispirandosi sia a Feyder - che diede formalmente il via alla stagione del realismo poetico con Pensione Mimosa (1934) - che a Marcel Carné e Jean Renoir (figlio del pittore Pierre-Auguste Renoir), ha deciso di visitare i luoghi del nuovo rurale contemporaneo, che sono rimasti apparentemente immobili, in attesa che il rurale comparisse addirittura nei discorsi elettorali del nuovo presidente Macron.
(continua)
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Dopo i recenti avvenimenti, come cambiano le prospettive del Belpaese, in che direzione ci muoviamo?

Dalla lettura della cronaca alla costruzione del futuro

“Sarà necessario creare un clima favorevole agli investimenti, completando innanzitutto le riforme della giustizia e della concorrenza e facendo una grande opera di unificazione del sistema normativo, procedendo con testi unici e sfoltimento della giungla di regole”.

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Janet Yellen, responsabile Tesoro (Usa)
di Virgilio Gay*

Dopo le dichiarazioni della responsabile del Tesoro Usa, Janet Yellen, lo scenario che potrebbe configurarsi per le catene del valore è quello che risponde al principio “friend-shoring”. Con tale affermazione la Yellen ribalta il processo dell’offshoring, il paradigma con il quale si delocalizzava la produzione, non invertendo la rotta con l’on-shoring, ovvero con il rientro del business esternalizzato.
Certo, la politica non può “comandare” l’economia, ma l’autorevolezza della Yellen deve fare riflettere. Basti ricordare che Yellen, attuale ministra statunitense, è stata ex governatrice della Fed ed è economista molto stimata, in tutto il mondo. Non sarà possibile un decoupling complessivo, ma alcuni settori strategici dovranno necessariamente essere blindati con quei “Paesi sui quali sappiamo di poter contare” (parole testuali di Yellen).
Lo scenario, dunque, sarà probabilmente quello di una nuova cortina di ferro, che vedrà l’Occidente (con Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Sud Corea) contrapposto alla Russia, probabilmente alla Cina e forse all’India.
Quali prospettive per il Belpaese?

* Esperto di marketing territoriale

(continua)
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Origini asiatiche,conosciute dai greci, non sono mai mancate sulle tavole dei romani.

Le fave? Come dimagrire facilmente . . .

Tra i cibi più ricchi di ferro e di vitamine, specialmente se consumate crude poiché la cottura spesso ne distrugge alcuni componenti. Potente antiossidante che aiuta la nostra pelle a restare giovane ed elastica.
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Perle preziose
di Maristella Di Martino

Certo le fave hanno origini asiatiche, ma erano già conosciute dai Greci e non sono mai mancate sulle tavole dei Romani. Il loro contenuto proteico, infatti, ne ha sancito la fortuna praticamente da sempre facendone, per lunghi periodi, uno dei cibi maggiormente consumati dai poveri sia perché a buon mercato sia perché facilmente diffusi. Le proprietà salutari e nutrizionali di questi legumi davvero non si contano. Ecco che diventano un must per chi non vuol mangiare carne o latte, quindi per i vegetariani e per chi segue un’alimentazione specifica per mettere massa.
Le fave sono tra i cibi più ricchi di ferro e di vitamine, specialmente se consumate crude poiché la cottura spesso ne distrugge alcuni componenti. E, udite udite, sono un potente antiossidante che aiutano la nostra pelle a restare giovane ed elastica. Per di più, contenendo la levodopa, pare aumentino la concentrazione di dopamina nel cervello e sono usate anche per curare il morbo di Parkinson.
(continua)
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