L’analisi di due directory principali: presenze alberghiere e extra/alberghiere e il censimento dei visitatori in entrata attraverso pullman e camper.
“Luci d’artista”? Previsioni di spesa, 15 milioni di euro
Movimentazione complessiva - nelle previsioni elaborate in continuità con gli scorsi anni - pari a circa 10 milioni di entrate. Vanno, poi, aggiunti altri 4/5 milioni derivanti dalla rete della ricettività/ristorazione/alberghi e dei trasporti turistici nelle aree circostanti. Ma la partita resta aperta e affidata al bel tempo.

Luminarie
Come ricostruire il giro d’affari di “Luci d’artista”? E’ possibile in maniera deduttiva facendo i calcoli sulla base di alcuni dati derivanti da fonti private in maniera prioritaria e da fonte pubblica in maniera complementare. Gli stessi operatori alberghieri (ed extra-alberghieri), nonché gli addetti della filiera bar/ristoranti/rosticcerie/street food (etc etc) nella sola area del comune capoluogo individuano - come cifra di riferimento e, più o meno, in continuità con gli scorsi anni - una movimentazione pari a circa 10 milioni di euro. Nelle zone limitrofe della provincia il movimento complessivo aggiuntivo si valuta intorno a 4-5 milioni di euro. Se si tirano, quindi, le somme, “Luci d’artista” mette in moto, secondo le ultime edizioni, un flusso di entrate pari a non meno di 15 milioni di euro. La provenienza dei calcoli - anche se facciamo riferimento a importi desunti e non statisticamente accertati - induce a ritenere che si tratti di numeri approssimati per difetto e non per eccesso.
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L’analisi dell’associazione presentata alla convention 2019 che si è svolta a Venezia.
Consumi, 17 miliardi in meno rispetto al 2007
Confesercenti: “In dodici anni il peso del fisco è cresciuto più velocemente dei redditi. Serve un patto per fermare la spesa pubblica per due anni e ridurre le imposte”.

Problemi di "cassa"
(Fonte: confesercenti.it/ 06.12.2019)
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Il capitolo “La società italiana al 2019” del 53° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese.
Sfuggiti (a fatica) alla crisi, domina l’incertezza
“La sindrome da stress post-traumatico porta il 75% dei cittadini a non fidarsi più degli altri. E a pulsioni antidemocratiche: ora il 48% è favorevole all’uomo forte al potere”.

Crisi di ansia
(Fonte: censis.it/ 06.12.2019)
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Le «Considerazioni generali» del 53° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2019.
“Piastre e muretti” per frenare fenomeni erosivi
“Segnali di contrapposizione a una prospettiva di declino”. I limiti della politica? “Rassegnazione a non decidere”.

Prospettive
(Fonte: censis.it/ 06.12.2019)
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Luci e candele, cibo a volontà e tanti, tantissimi dolci.
Natale a tavola, stravince la tradizione
La vigilia “predica” magro, ma il 25 pranzo sostanzioso e succulento. Tra una chiacchiera e l’altra, una risata e una confidenza tra amici e parenti, tutti in trepidante attesa del fischio di inizio di una due giorni molto “impegnativa”.

Magie
Tradizione, sempre e comunque. E ovviamente famiglia. Natale fa rima con una bella tavola imbandita, luci e candele annesse, cibo a volontà e tanti, tantissimi dolci. E noi non potevamo non partire da qui. Ecco i due “diktat” della lezione delle nostre nonne, campane ovviamente, che per la vigilia predica magro. Ma il 25 non c’è ragione che tenga. Natale è Natale. Il pranzo, infatti, è sostanzioso, variegato, succulento. Soprattutto buono, con la “b” maiuscola. Tra una chiacchiera e l’altra, una risata e una confidenza tra amici e parenti tutti siamo in trepidante attesa del fischio di inizio della cena. A centro tavola non manca mai la pizza di scarola che apre le danze (a patto che sia sopravvissuta allo spuntino e al pranzo) e col suo impasto avvolge le verdure insaporite con olive, capperi, uvetta e pinoli; una ricca insalata di polpo e baccalà, alici e salmone marinati e broccoli - rigorosamente di Natale - passati in padella con aglio, olio e peperoncino oppure lessati e conditi con olio e limone, arricchiti con il rosso delle papaccelle sott’aceto.
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