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Salerno Economy VIII.34 – 13.09.2019

Che cosa accadrà in Campania tra poco tempo, quando si voterà per la Regione (e per il suo presidente)?

Il “grande” accordo e il vento freddo delle periferie

Il punto vero è che tutti, più o meno, manifestano di credere ad un cambiamento e, soprattutto, sperano di non assistere al crollo davanti ai loro occhi di quella che i dirigenti del partito (il Pd) continuano ad indicare come vera (e unica) soluzione praticabile.
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Percorsi
Il periodo di confusione continua. D’altro canto non è difficile rintracciare “opacità” o, in ogni caso, tentativi di mettere a posto una generale contraddizione che sembra prendere forma nell’aria ogni momento. La verità è che il popolo di sinistra assiste frastornato al tentativo della sua classe dirigente (si dice ancora così?) di dare una sterzata a quanto stava accadendo prima di tutto a se stessa, senza che mai giungesse la possibilità di porre mano ad un cambiamento, per così dire, “esistenziale”. Ma d’altro canto quante sono le possibilità di agganciare un percorso utile nell’universo di quest’Italia così lontana ( o così vicina) al resto dell’Europa? In questi primissimi giorni di governo-Conte sono tante le domande che dovrebbero essere poste a quanti fanno parte del cosiddetto ponte di comando di quello che una volta – non molto tempo fa – avevamo definito centro-sinistra (con trattino o senza trattino, ormai non fa più differenza). Eppure si avverte la sensazione che assumerebbero subito la parvenza dell’inutilità: quanti, in silenzio, attendono di capire bene come funziona davvero questo governo e come è capace di affrontare le questioni che, pure, ancora si accavallano dalle parti del Sud?
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Il programma di incoming organizzato con il supporto di ITA-Italian Trade Agency.

Sana, bio made in Italy ma non solo

Le imprese individuano come principale sbocco l’Europa, che copre il 77% del fatturato estero realizzato nel 2018. La Francia è il primo mercato di destinazione (22%) seguita dalla Germania (17%).
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Sana 2019
Numerose le analisi e le proposte emerse nel corso del 31° Salone internazionale del biologico e del naturale (Sana-Bologna 6-9 settembre 2019) che ha fatto il punto della situazione su un mercato di grande rilievo in Italia e all’estero. “È a doppio senso la relazione Italia-resto del mondo - si legge in una nota per la stampa - per il comparto biologico: da un lato, c’è il bio Made in Italy molto apprezzato oltre confine e ulteriormente valorizzato anche dalla tradizione agroalimentare del nostro Paese - l’export nel 2018 è cresciuto del 10% superando i 2 miliardi e 200 milioni di vendite - dall’altro si registra un interesse crescente da parte di produttori esteri per il mercato italiano. Trend che trova conferma nelle sempre più numerose aziende straniere interessate a partecipare a Sana”.
(Fonte: Com. Stampa Sana/ 08.09.2019)
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Per la prima volta Uiv, Ismea e Assoenologi insieme per raccolta, analisi e sistemazione dei dati.

Vendemmia 2019, primi produttori al mondo

Le elaborazioni effettuate a fine agosto stimano 46 milioni di ettolitri con una riduzione del 16% rispetto all'annata record del 2018 quando erano stati sfiorati i 55 milioni di ettolitri.
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Record
"Le elaborazioni effettuate a fine agosto stimano la produzione nazionale di vino 2019 a 46 milioni di ettolitri, con una riduzione del 16% rispetto all'annata record del 2018, quando erano stati sfiorati i 55 milioni di ettolitri (dati Agea, sulla base delle dichiarazioni di produzione). Il dato stimato risulta da una media tra un'ipotesi minima di 45 milioni di ettolitri e una massima di oltre 47 milioni, che comunque risulterebbe inferiore alla media degli ultimi 5 anni”. E’ questo il dato previsionale che l’Osservatorio del Vino ha presentato al Mipaaft perché la vendemmia 2019 “segna la nascita di una nuova collaborazione”. Per la prima volta Unione Italiana Vini, Ismea e Assoenologi “uniscono le rispettive forze e competenze con l'obiettivo di fornire un quadro ancor più completo e dettagliato relativamente alle previsioni vendemmiali”.
(Fonte: Com. Stampa Ismea/ 04.09.2019)
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Bandito lo zucchero, preferiamo acqua o anche latte (di soia, di riso o di cocco).

Smoothie, il frullato light ideale

E’ veloce e facile da preparare ed è comodissimo da portare in ufficio per sostituire uno spuntino di metà mattino o una merenda pomeridiana. Per di più fa bene alla salute, è un toccasana per il nostro umore e ci assicura il giusto carico di energia legato alle vitamine e ai sali minerali.
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Leggerezza
di Maristella Di Martino

Smoothie o, per dirla all’italiana, frullato. Che può essere a base di frutta o verdura con ghiaccio, un po’ di latte o yogurt. Lo smoothie è una bevanda gustosa e dissetante, rinfresca dalla calura estiva ed è una manna dal cielo se la consumiamo in riva al mare o a bordo piscina. Soprattutto il frullato light, leggero e salutare, se siamo ancora in città a lavoro e non vogliamo appesantirci. Ci viene in aiuto perché è veloce e facile da preparare ed è comodissimo da portare in ufficio per sostituire uno spuntino di metà mattino o una merenda pomeridiana. Per di più lo smoothie fa bene alla salute, è un toccasana per il nostro umore e ci assicura il giusto carico di energia legato alle vitamine e ai sali minerali. Anche per i più pigri che si annoiano a sbucciare frutta o lessare verdure.

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I dati di Unioncamere. Biella, Imperia e Vercelli risultano le province più dinamiche.

Boom di palestre negli ultimi 5 anni (5mila in più)

Salerno all’11° posto per numero di imprese registrate: 377 al 30 giugno 2019 rispetto alle 292 del 30 giugno 2014 (+85).
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Il "fisico"
“Boom di palestre e circoli sportivi in Italia ma in forte crescita anche le società che organizzano eventi legati allo sport”. I dati Unioncamere-InfoCamere al 30 giugno scorso, confrontati con lo stesso periodo del 2014, confermano che gli italiani “sembrano sempre più attenti alla forma e appassionati di manifestazioni sportive: in cinque anni le imprese che operano nel settore sono aumentate di 5mila unità (+23,9%), raggiungendo oggi i 23mila operatori”. La provincia di Salerno si colloca all’11° posto per numero di imprese registrate: 377 al 30 giugno rispetto alle 292 del 30 giugno 2014 (+85). Lo “zoccolo duro” del comparto “è rappresentato dalle organizzazioni sportive e di promozione di eventi legati allo sport, ambito nel quale al 30 giugno scorso operavano 8.127 imprese, pari al 35% del totale. Pari rilevanza (intorno al 22%) hanno le altre componenti dell’offerta imprenditoriale sportiva nazionale: gestione degli impianti (5.167 attività), gestione di palestre (5.100) e club sportivi (4.986)”.
(Fonte: unioncamere.gov.it/ 06.09.2019)
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