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info@salernoeconomy.it

Salerno Economy VII.47- 07.12.2018

Mentre si allarga il divario tra le due Italie attraverso la pericolosa rimodulazione dei residui fiscali.

Nella trappola degli animal spirits

Come si fa a cavalcare i social e a raddoppiare i like parlando di infrastrutture, rischio sismico, investimenti di medio e lungo e periodo e, quindi, incompatibili con la campagna elettorale permanente?
Immagine Glocal Italia
La politica dei like
La ricerca senza freni del consenso elettorale è ormai da considerarsi il male tumorale delle forze politiche. La trasformazione della legittima lotta tra partiti-movimenti-aggregazioni di non si sa bene che cosa in una rissa permanente a sfondo mediatico - con il pieno abboccamento strumentalizzante della filiera estesa dell’info/comunicazione - ha prodotto negli ultimi anni lo svuotamento totale di ogni prospettiva di medio o lungo termine dal punto di vista della programmazione strategica dello sviluppo del Paese. Naturalmente, in questa grande confusione hanno maggiori chances di sopravvivenza i pesci grandi (economicamente parlando) a tutto svantaggio di quelli piccoli che hanno perso qualsiasi rete di protezione adeguata alla portata delle problematiche sul tappeto. E considerando che territorialmente le forze in campo sono ben localizzabili – a tutto svantaggio del Mezzogiorno – è abbastanza evidente che la situazione è ben più grave di quanto appaia, pur dovendo tenere conto di “anomalie” positive.
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Previste 2,5-3,2 milioni di opportunità di ingresso tra turnover e nuovi posti.

Lavoro? Digitale ed ecosostenibile

Le proiezioni - relative alla domanda nei prossimi 5 anni - contenute nel Report Excelsior di Unioncamere e Anpal sui fabbisogni occupazionali di medio termine (2019-2023).
Numeri Economia-Lavoro digitale
Scenari
L’analisi delle dinamiche del mercato del lavoro nel medio termine propone all’attenzione generale la necessità di un rafforzamento indispensabile per la qualificazione (e la riqualificazione) dell’offerta dal punto di vista delle competenze soprattutto in ambito digitale ed ambientale. “Nei prossimi 5 anni, tra il 2019 e il 2023, il mercato del lavoro - spiega una nota di sintesi di Unioncamere - avrà bisogno di un numero di occupati compreso tra i 2,5 e i 3,2 milioni. Questa previsione considera le esigenze dei settori privati e della pubblica amministrazione legate sia alla necessità di sostituire le persone che lasceranno il lavoro per pensionamento, sia alla espansione/contrazione dei diversi settori produttivi in relazione agli andamenti di mercato". La domanda sarà sostanzialmente incentrata sulla “rivoluzione digitale” e sulla “ecosostenibilità”.
(Fonte: unioncamere.gov.it/ 01.12.2018)
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Il magazine “Citywire” ha censito gli operatori più competitivi tra i quali anche il professionista con base a Battipaglia.

Un salernitano tra i primi 50 promoters finanziari Made in Italy

Alfonso Truono inserito tra i “movers and shakers” più influenti del nostro Paese. “Non esiste un cliente uguale all’altro. Per ognuno di loro va ritagliato un vestito su misura in base al suo profilo di rischio”.
Foto A. Truono-Lo speciale 1
Alfonso Truono
di Ernesto Pappalardo

Il sogno è quello di tutti i possessori di un piccolo (o grande) gruzzolo: investire (e guadagnare) in maniera “saggia”, senza correre, cioè, il rischio di perdere quote di capitale (o, addirittura, l’intero capitale). Da qui la ricerca di un “movers and shakers” (sì, un private banker, un consulente finanziario, insomma, prima di tutto, una persona di fiducia) che riesca a fare fruttare al massimo la somma affidatagli. Naturalmente, stiamo parlando di quei risparmiatori – non molti, per la verità, da queste parti per ovvi motivo di reddito disponibile – che rispondono ad un “profilo di rischio” – appunto – che non rientra in quello incentrato sui depositi a risparmio o in conto corrente o in titoli di Stato. In altre parole, si tratta di quei risparmiatori che non puntano ai piani di accumulo e provano a movimentare (movers) e a miscelare (schakers) i soldi in genere al di fuori del perimetro della conservativa gestione familiare (o imprenditoriale) con l’obiettivo di guadagnare un po’ di più in termini di rendita finanziaria.
Il magazine “Citywire” ha censito i “movers and shakers” più competitivi e la sorpresa è stata che in provincia di Salerno – per la precisione a Battipaglia – opera con successo il 50° in Italia per influenza e standing consulenziale.
SalernoEconomy ha intervistato Alfonso Truono, 50 anni, nativo di Salerno, due figli, trasferitosi da tempo nella Piana del Sele (a Bellizzi) e poi nella capitale dell’area a Sud del capoluogo di provincia.
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Le elaborazioni della Coldiretti sulla base di uno studio realizzato dall’Aidepi.

Grani antichi e bio, è boom

Determinanti la spinta impressa dall’obbligo di indicare l’origine in etichetta e dai cambiamenti ormai consolidati dal punto di vista dell’approccio salutistico all’alimentazione.
Pasta-Lo speciale 2
Riscoperte intelligenti
Il mutamento degli stili di vita e dell’approccio all’alimentazione in senso salutistico si riversa anche su alcune filiere produttive di primaria importanza come quelle legate alla produzione del grano e della pasta. In particolare si registra - segnala la Coldiretti sulla base di uno studio dell’Aidepi - un “boom anche per la pasta di grani antichi con un aumento in un anno del 400% delle superfici coltivate che hanno raggiunto i 5000 ettari nel 2018 sotto la spinta del crescente interesse per la pasta 100% di grano italiano, grazie all’entrata in vigore dell’obbligo di indicare l’origine in etichetta”.
“Un elemento di trasparenza che ha portato – sottolinea sempre la Coldiretti – ad un profondo cambiamento sullo scaffale dei supermercati dove si è assistito alla rapida proliferazione di marchi e linee che garantiscono l’origine nazionale al 100% del grano impiegato, impensabile fino a pochi anni fa”.
(Fonte: coldiretti.it/ 29.11.2018)
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Confermata la spaccatura sull’accordo di Parigi che viene in ogni caso dichiarato “irreversibile”.

G20, cambiamenti climatici e il “no” degli Usa

Ma l’opinione pubblica resta lontana dalla percezione delle fondamentali problematiche legate alla preservazione degli equilibri ambientali a livello globale.
Foto D’Antonio Giuliano
Giuliano D'Antonio
di Giuliano D’Antonio*

Troppo spesso gli eventi dove i leader mondiali si riuniscono per prendere (o non prendere) decisioni che, poi, si riversano su centinaia di milioni di persone vengono seguiti dall’opinione pubblica con distrazione, senza il giusto approfondimento che meriterebbero. Anche perché è proprio durante questi incontri che si comprende abbastanza bene verso quale prospettiva siamo incamminati nel medio e lungo periodo. Per esempio, l’ultimo G20 a Buenos Aires ci ha fatto capire con chiarezza che l’accordo di Parigi continuerà a camminare sotto la spada di Damocle dell’ostruzionismo degli Usa, con tutto il peso che può assumere questa impostazione da parte del Paese più potente e importante dal punto vista economico al mondo.

* Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
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