Le elaborazioni sui dati del Mef inerenti ai redditi annui medi dichiarati (anno 2016).
I salernitani più ricchi? A Positano
I contribuenti che risiedono nel comune della Costiera Amalfitana con 23.546 euro lordi hanno superato quelli di Salerno-città (23.160) scalzati dal primo posto detenuto fino al 2015.

Dualismi territoriali
di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo
I “paperoni” della provincia di Salerno? Gli abitanti di Positano, che – con un reddito medio di 23.546 euro (lordi) – hanno superato anche quanti risiedono a Salerno città (23.160), che pure detenevano il primato provinciale fino alla precedente rilevazione. E’ solo una delle tante informazioni che emergono dalle elaborazioni effettuate sui dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze inerenti ai redditi annui medi dichiarati (anno 2016) e resi noti il 28 marzo scorso. Altro elemento da evidenziare è senza dubbio la netta “dicotomia” reddituale tra i contribuenti delle aree costiere o gravitanti a breve distanza dalla città capoluogo e i contribuenti che, invece, si collocano nelle zone interne, soprattutto in piccoli centri abbastanza “slegati”, cioè lontani da centri produttivi o in ogni caso pienamente operativi e funzionali dal punto di vista dell’erogazione dei servizi alle persone e alle imprese. Non è, quindi, un caso se tra i primi dieci comuni salernitani sotto il profilo della consistenza del reddito medio annuo (per contribuente) ne figurino ben 4 della Costiera Amalfitana (Positano, Amalfi, Vietri Sul Mare e Praiano).
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Il sondaggio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor individua le produzioni più richieste.
Il futuro? E’ molto green
La tendenza a bere vino biologico si prospetta predominante nei mercati storici (Germania, Usa, Regno Unito e Giappone). La fascia premium (oltre i 20 dollari a bottiglia) in ulteriore espansione negli Usa, in Russia e Cina.

Tendenza bio
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Da venerdì 27 aprile a martedì 1 maggio un’esposizione di plastici e modellini nel museo di Pietrarsa.
Turismo lento, il “doppio binario” delle Ferrovie
La Fondazione Fs propone molte attività in tutta Italia, anche nel Sud e in Campania, con i treni storici e le strutture stabili. Invece Trenitalia ha in catalogo 3 iniziative speciali in cui il Mezzogiorno è quasi assente.

Treni e storia
Da venerdì 27 aprile a martedì 1 maggio il museo nazionale di Pietrarsa (San Giovanni a Teduccio) ospita un’esposizione di modellismo ferroviario, che comprende un circuito “vapore vivo” realizzato con piccoli vagoni e locomotori in scala “umana”. Il programma include spunti di animazione e perfino un’esperienza di street fod, il cibo pronto da mangiare in strada (e in viaggio). Questa è una delle iniziative allestite periodicamente all’interno del museo, gestito dalla Fondazione Fs Italiane, l’istituzione che organizza treni storici ed eventi culturali in varie regioni italiane, fra cui la Campania: ci sono appuntamenti anche il prossimo mese. Nel contempo Trenitalia propone 3 iniziative turistiche speciali, svolte in collaborazione con altrettante associazioni, che trascurano quasi tutto il Mezzogiorno.
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Si arricchisce l’offerta didattica del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (DISES).
Economia del mare, nasce il Master
L’iniziativa formativa si inserisce nell’ambito dell’accordo quadro stipulato tra l’Università degli Studi di Salerno e l’Autorità Portuale del Mare Tirreno Centrale.

Il logo del Master
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I trend che emergono dalla ricerca IRI presentata nei giorni scorsi a Vinitaly.
Doc e bio, il vino che piace
Nella grande distribuzione numeri rilevanti: 8 milioni di ettolitri per un fatturato di 2,5 miliardi di euro.

Stili di vita
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