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Salerno Economy VII.03 – 19.01.2018

L’analisi delle proposte evidenzia la lontananza da numeri realistici e sostenibili in termini di risorse necessarie.

“Vota Antonio, vota Antonio” e il rispetto degli elettori

La battaglia tra i partiti in vista del voto del 4 marzo conferma la tendenza a ricercare principalmente l’impatto emotivo sui “target” individuati. Niente di nuovo, ma in questo modo si affievolisce ancora di più la credibilità dei partiti.
Vota Antonio
Nostalgia in bianco e nero
Ancora una volta ci toccherà sorbirci una campagna elettorale – pare di capire da quanto ascoltato e visto fino ad oggi – in piena continuità con quelle degli anni scorsi. Una campagna elettorale dove non si tenta di (ri)costruire il legame di fiducia e credibilità con il cittadino/elettore, ma – più banalmente – di perseguire il risultato finale (la conquista del voto) attraverso l’utilizzo di vere e proprie tecniche di marketing. Insomma, siamo sempre in piena “epopea” pubblicitaria, prevalgono strategie di captazione del consenso rispetto alla necessità di trasmettere più che messaggi (spot) informazioni chiare e precise su quanto si intende – e soprattutto si può – realmente fare. Nell’era dei social network e dell’ormai famosa disintermediazione delle relazioni mediatiche (con tutto quello che ne consegue in termini di flussi di notizie, o presunte tali), è tutta una corsa alla “conquista” dell’elettore in base ai sondaggi ed allo “studio” delle sue profilazioni che proprio i social network consentono di realizzare in maniera più strutturata.
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Dati Istat: in un solo anno, dal 2015 al 2016, le aziende aumentano di 20 unità (+11%) e salgono a 202.

Boom di agriturismi, Salerno prima in Campania

Le presenze ammontano nel 2016 a 82.637 (+12% rispetto al 2015). Giro di affari pari a 8,1 milioni di euro.
Foto Agriturismi
In cammino verso nuovi stili di vita
Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (Edizione Salerno) il 24 dicembre 2017.

di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo

Il connubio tra l’adozione di uno stile di vita più sano e la ricerca di un contatto diretto con la natura si traduce – in termini di dinamica economica ed imprenditoriale – anche in una crescita strutturale e costante degli agriturismi. In un anno (dati Istat) – dal 2015 al 2016 – in provincia di Salerno sono cresciuti di 20 unità (+11%), toccando la soglia dei 202 esercizi in attività: il valore più alto in Campania, dove quasi un terzo di queste aziende (il 31,2%) è localizzato nel nostro territorio. Il fenomeno si inserisce pienamente nel ciclo evolutivo della relazione virtuosa tra agricoltura, agro-alimentare e turismo, un percorso che è in atto già da alcuni anni e che ha preso forma in concomitanza con il mutare dell’approccio all’alimentazione e, contemporaneamente, alla qualità del tempo che le persone dedicano alle proprie esigenze di svago e di vacanza. La “contaminazione” tra il settore primario, in particolare, ed il comparto turistico ha trovato il fulcro strategico nell’elaborazione di un’offerta che può contare su diversi punti di forza: il cibo genuino (spesso basato su colture biologiche), il contesto ambientale e paesaggistico, l’ospitalità sobria ma, quasi sempre, di buon livello.

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Il potenziale turistico confermato da vari dati pubblicati all’inizio dell’anno.

Appeal Campania: 3 indizi (che portano anche a Pietrelcina)

La torre Angellara di Salerno è 1 dei 2 beni demaniali più desiderati d’Italia. Pompei batte Venezia su Wikipedia. I luoghi culturali della regione stabilmente al secondo posto nazionale per visitatori. C’è una chiave?
Immagine Torre Angellara Schiavino finale
La torre Angellara di Salerno
di Alfonso Schiavino

Pompei è più cercata di Venezia in Wikipedia. Musei e aree archeologiche della Campania sono al secondo posto della graduatoria per regioni (crescono anche Paestum e Buccino). La torre Angellara di Salerno è 1 dei 2 principali oggetti del desiderio nel portafoglio di beni storici reso disponibile dal Demanio (con Sant’Angelo dei Lombardi e Caserta a ridosso). Tutto ciò nonostante la palese carenza di infrastrutture strategiche, per esempio l’aeroporto intercontinentale. Una chiave può essere la lentezza, nelle sue possibili modulazioni? In effetti un luogo come Pietrelcina fa registrare 700mila visitatori l’anno, secondo la Regione.

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Tra fine marzo ed inizi di aprile è prevista l’inaugurazione della nuova struttura localizzata nell’area industriale di Salerno.

“La fabbrica”? Polifunzionale

Un insediamento di 100mila metri quadrati per 40 milioni di investimento privato. Giuseppe Lettieri: “Un’offerta destinata a tutta la famiglia. Adulti, giovani e bambini potranno trascorrere il loro tempo libero con un’ampia possibilità di spaziare tra sport, shopping e intrattenimento”.

Foto Giuseppe Lettieri finale
Giuseppe Lettieri
L’investimento (con capitali privati) ammonta ad una quarantina di milioni di euro (650 posti di lavoro) ed è localizzato nell’area industriale di Salerno, circa 100mila metri quadrati dove un tempo era operativo uno stabilimento molto importante per il manifatturiero di una provincia che progressivamente ha assistito ad un grave depauperamento della propria capacità produttiva. L’idea è molto intrigante e fa capo a “La fabbrica srl”, presieduta da Giuseppe Lettieri nell’ambito delle attività della finanziaria di famiglia (“Meridie SpA”, presieduta dal padre di Giuseppe, Gianni). L’inaugurazione è fissata – se le condizioni meteorologiche non influiranno troppo negativamente sul crono programma – per la fine di marzo e gli inizi di aprile di quest’anno. Il cantiere lavora a pieno ritmo e la “fisionomia” definitiva de “La fabbrica” è già ben delineata. Dai materiali illustrativi si deduce chiaramente che il progetto punta a superare la “filosofia” del centro commerciale o dell’outlet. Mira, invece, a mettere in campo una serie di richiami attrattivi che rientrano nel concetto di spazio polifunzionale con una previsione di flussi in entrata pari a 4,5 milioni di visitatori. “Numeri di grande rilievo per il panorama salernitano e campano, ma che – spiega Giuseppe Lettieri a SalernoEconomy – sono coerenti con la complessità del progetto che si colloca tra le punte di eccellenza in questo particolare ambito di riferimento a livello nazionale”.
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Il Mipaaf: attenzione “non solo al contesto ambientale, ma anche a quello storico e paesaggistico”.

Alberi monumentali, nasce il primo elenco

E’ diviso per regioni e si compone di 2.407 piante che si contraddistinguono per l'elevato valore biologico ed ecologico.
immagine alberi monumentali
Patrimonio da tutelare
E’stato approvato il primo elenco degli Alberi Monumentali d'Italia. L'elenco - ha reso noto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – “è diviso per regioni e si compone di 2.407 alberi che si contraddistinguono per l'elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali), per l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali”. Sul sito istituzionale - www.politicheagricole.it – “è stata creata un'apposita sezione dedicata agli alberi monumentali, dove sono indicate caratteristiche e geolocalizzazione dei monumenti verdi, con aggiornamento costante”. L'elenco degli alberi monumentali, “appartenenti a specie autoctone e alloctone, è costituito da individui singoli, filari, gruppi e alberature, radicati in contesti agro-silvo-pastorali o urbani. L'approccio valutativo che ha portato all'attribuzione del carattere di monumentalità e quindi all'iscrizione in elenco è stato attento non solo al contesto ambientale, ma anche a quello storico e paesaggistico in cui l'albero o il sistema omogeneo di alberi insiste”.
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