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Salerno Economy IX.43 – 13.11.2020

Frammenti che affondano le radici nei miti della storia antica di Roma.

Enea lo straniero, il racconto del mondo che verrà

E’ sempre più evidente il cambiamento che prende forma e “cammina” aprendo le porte di tutto quello che pensavamo, ormai, quasi immutabile. Una nuova strada che non sappiamo bene dove conduce.
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Le ragioni del mito
In questi mesi difficili ritornano in mente (anche) le varie storie che hanno attraversato il Mediterraneo dai secoli antichi fino a oggi, quando si susseguono gli sbarchi di tanti migranti alla ricerca di una terra più sicura e in grado di farli lavorare e, quindi, vivere. E’ proprio in questo difficile contesto che può apparire l’immagine tante volte narrata di uno “straniero”, Enea, che ritroviamo alle origini di Roma. Il libro (“Enea, lo straniero. Le origini di Roma”, Einaudi), uscito nel mese di agosto di quest’anno, di Giulio Guidorizzi - che ha insegnato Letteratura greca e Antropologia del mondo antico nelle Università di Torino e di Milano - contiene un ispirato racconto che illustra e dettaglia la vicenda umana, esistenziale, che prende forma nelle gesta dell’eroe di Troia e nel seguito che lo accompagna.
“I sopravvissuti si radunarono in uno spiazzo sul monte. Tutti scrutavano Enea; Anchise era seduto su un ceppo di legno, con la testa coperta da un lembo di mantello. Regnava un grande silenzio; nessuno piangeva. Enea iniziò a parlare: - Ora non abbiamo più niente, siamo profughi senza più una patria. Ma qualcosa ci è rimasto: i nostri Penati e la nostra memoria. Ripartiremo da lì”, (pag. 27, op.cit.).
(continua)
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Il Covid incide a fondo sulle dinamiche economiche. “Ogni italiano perde quasi 2.500 euro”.

“Il Prodotto interno lordo del Sud torna indietro di 31 anni (1989)”

L’analisi della Cgia evidenzia che - su base regionale - Molise, Campania e Calabria “torneranno allo stesso livello di Pil reale conseguito nel 1988 e la Sicilia a quello del 1986 ”.

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Crisi nel Mezzogiorno
“A causa del Covid, quest’anno ogni italiano perderà mediamente quasi 2.500 euro (precisamente 2.484), con punte di 3.456 euro a Firenze, di 3.603 a Bologna, di 3.645 a Modena, di 4.058 a Bolzano e addirittura di 5.575 euro a Milano”. A procedere in questa valutazione della contrazione del valore aggiunto per abitante, a livello provinciale, è stato l’Ufficio Studi della Cgia, che ha evidenziato anche un altro dato particolarmente preoccupante: “anche se subirà una riduzione del Pil più contenuta rispetto a tutte le altre macro aree del Paese (-9 per cento), il Sud vedrà scivolare il Pil allo stesso livello del 1989”. Dal punto di vista della ricchezza, quindi, si retrocede di qualcosa come trentun’anni. L’analisi evidenzia che “Molise, Campania e Calabria torneranno allo stesso livello di Pil reale conseguito nel 1988 (32 anni fa) e la Sicilia nientemeno che a quello del 1986 (34 anni orsono)”. La Cgia precisa che “i dati emersi in questa elaborazione sono sicuramente sottostimati”. Aggiornati al 13 ottobre scorso “non tengono conto degli effetti economici negativi che deriveranno dai Dpcm introdotti nelle ultime due settimane”. Va sottolineato che in questa elaborazione “la previsione della caduta del Pil nazionale dovrebbe sfiorare quest’anno il 10 per cento, quasi un punto in più rispetto alle previsioni comunicate il mese scorso dal Governo attraverso la Nadef (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza).
(Fonte: cgiamestre.com / 07.11.2020)
(continua)
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Si conferma la mancanza di un reale coordinamento delle politiche pubbliche orientate alla diminuzione dei rischi.

La vitalità del sistema alla prova del futuro

I ministri Amendola e Boccia non hanno alzato la voce per aiutare il collega di governo Speranza a migliorare la resilienza degli assetti sanitari, preservando la vitalità dei flussi economici e sociali.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Con il termine “Anticipatory governance” (nella traduzione italiana è la governance che migliora l’efficacia e l’efficienza che verrà) si individua l’insieme dei comportamenti istituzionali (Stato, Regioni ed enti locali da un lato, famiglie, imprese ed altre istituzioni dall’altro) che consente un coordinamento delle politiche pubbliche orientate alla diminuzione del rischio di inefficacia degli interventi futuri previsti. La pandemia ed il supporto delle politiche europee presuppongono una mobilitazione nuova nel modo di usare le risorse, per consentire agli Stati di dare un valore aggiunto alla politica fiscale (spesa pubblica da una parte e tassazione dall’altra). Possiamo considerare l’economista Marianna Mazzuccato una sorta di portavoce del nuovo indirizzo necessario, e il suo nuovo libro (ed. Laterza) raccomanda con forza, già nel titolo, di “Non sprecare questa crisi”. Il principale suggerimento contenuto in questa pubblicazione riguarda il cambio di rotta e di importanza delle politiche pubbliche, riconoscendo ad esse la possibilità di dare voce ad un nuova visione del ruolo dello Stato, questa volta visto come Stato Innovatore.
(continua)
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Le elezioni per il rinnovo degli organismi rappresentativi della categoria professionale.

Commercialisti, il futuro nelle urne

“Ripartiamo dal confronto libero e costante per affrontare tutti insieme le difficili svolte che si sono, ormai, delineate all’orizzonte. Recuperiamo, senza timori, il giusto spirito al servizio delle comunità nelle quali viviamo e lavoriamo”.
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Remo Roscigno
di Remo Roscigno*

Saranno ricordate a lungo le prossime elezioni degli organismi rappresentativi della categoria dei dottori commercialisti ed esperti contabili, a livello locale e nazionale. In primis perché ricadono in un momento difficile in cui la categoria, specie negli ultimi anni, ha dovuto combattere contro nuove e sempre più articolate normative fiscali che, spesso, hanno costretto gli addetti ai lavori a modificare le procedure e la gestione dei propri studi. Saranno anche ricordate come le elezioni prorogate e non tenute regolarmente a causa dell’emergenza Covid 19. Ma saranno ricordate - in alcuni distretti locali - soprattutto come le elezioni caratterizzate da una forma di competizione che diventa motivo di scontro e non di confronto. Va ancora detto che saranno ricordate in quanto prime elezioni a distanza con sistemi telematici, come stabilito di recente dall’organismo nazionale. Ma, in questo contesto, la domanda che molti colleghi si pongono, è davvero importante e significativa: quale futuro si prepara per la nostra categoria? Il malcontento è evidente in tutti gli Ordini locali per un “mestiere” che è diventato sempre più imprevedibile e gravoso.

* Dottore commercialista
(continua)
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A caccia degli alimenti che ritardano lo svuotamento gastrico. Vanno preparati e consumati in modo adeguato.

Dimagrire? Viva i cibi blocca-fame

Diventa indispensabile conoscere i cibi “sazianti”, che diventano il nostro baluardo nella battaglia con la voglia di mangiucchiare tra i pasti. Ecco i nostri migliori alleati per sbarazzarci degli orribili chili di troppo.
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Il pomodoro, sano e saziante
di Maristella Di Martino

I tira e molla sono stati infiniti, le scuse altrettanto. I ritardi non si contano più. Poi, finalmente, ci arrendiamo. E scatta l’ora x. Quella della dieta. L’obiettivo è faticoso: sfoggiare un fisico mozzafiato. Seguire un’alimentazione equilibrata e povera di calorie è utilissimo, ma conoscere quali cibi sazianti diventano il baluardo nella battaglia con la voglia di mangiucchiare tra i pasti è indispensabile. Saranno i nostri migliori alleati per ridurre la fame e sbarazzarci così degli orribili chili di troppo, anche perché contengono pochissime calorie.
A causa della loro composizione nutrizionale, ci sono alimenti che ritardano lo svuotamento gastrico e ciò garantisce la sensazione di una maggiore sazietà più a lungo. Non si tratta di quelli grassi o ricchi di zucchero bensì di proteine, fibre ed acqua: tali sostanze nutritive sono essenziali per calmare la fame, ma vanno preparati e consumati in modo adeguato.
(continua)
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