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Forum Confcommercio/“Le indicazioni congiunturali non aiutano a tracciare un percorso di ripresa”.
“Puntare sulla crescita, non c’è un piano B”
Per il presidente Sangalli si ravvisano “fondate preoccupazioni” per la nostra economia. “Decisiva la conferma della riduzione delle aliquote e del taglio al cuneo contributivo”.

“L’economia cresce lentamente. Nessun allarme, ma fondate preoccupazioni”. Nei primi mesi del 2024 “emergono importanti segnali favorevoli”, ma “i consumi, che valgono il 60% del Pil, continuano ad essere deboli” e “c’è la debolezza della produzione industriale, soprattutto per la flessione dei beni di consumo”. È questo il quadro delineato dal presidente confederale, Carlo Sangalli all’inizio del suo intervento in occasione della conferenza stampa di apertura del ventitreesimo Forum di Confcommercio. Le preoccupazioni più forti? Nel medio termine “sono i significativi gap rispetto ai Paesi europei in termini di calo demografico, di tassi di partecipazione al lavoro, in particolare quello femminile, e di produttività”, come conferma la ricerca dell’Ufficio Studi Confcommercio. “Le indicazioni congiunturali non aiutano a tracciare un percorso di ripresa”, ha specificato Sangalli, sottolineando che “appare ottimistica la valutazione contenuta nel Def per il 2025 di una crescita dell’1,2% senza la conferma dei tagli al cuneo fiscale già in vigore per il 2024”. Per raggiungere l’obiettivo, “è decisiva la conferma della riduzione delle aliquote e del taglio al cuneo contributivo” e “per aiutare la crescita per l’anno in corso, una bella mano potrebbe giungere dalla Banca Centrale Europea nella riunione del prossimo 6 giugno: chiediamo un segnale di coraggio, con una riduzione dei tassi di mezzo punto percentuale, largamente coerente con le valutazioni che la stessa Banca Centrale fa tra l’altro in termini di riduzione dell’inflazione”.

Il presidente di Confcommercio sottolinea che “sulla crescita bisogna puntare, non c’è un piano B”, ricorrendo a “tutte le leve possibili, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica”. Va accelerata “la realizzazione delle riforme e degli investimenti legati al Pnrr, che è un’opportunità irripetibile per rendere l’Italia più moderna, efficiente, inclusiva, aperta all’innovazione”. E “occorre andare avanti anche sulla riforma fiscale e giungere alla sua completa realizzazione: riduzione del carico e semplificazione dell’adempimento ne sono cardini irrinunciabili. Bene, dunque, la riduzione delle aliquote Irpef in termini di minore carico tributario e maggiore reddito disponibile, misura che va però certamente resa strutturale”. Confcommercio ritiene che si debba puntare sulla “conferma della riduzione del cuneo contributivo anche per il 2025, come peraltro annunciato dal Governo” e condivide l’idea di “estendere la riduzione del carico fiscale al ceto medio. Sarebbe una boccata di ossigeno in grado di sostenere i consumi e, quindi, di incidere positivamente su occupazione e crescita”.

L’Europa. “Un’Unione Europea competitiva sulla scena globale – spiega Sangalli – costituisce un fattore essenziale per la stabilità politico-economica, per la qualità della vita dei cittadini e per la crescita sostenibile delle sue imprese”. Va costruito un “ecosistema favorevole per la creazione e lo sviluppo delle imprese nel mercato unico”, per il progetto economico europeo sono “cruciali le sfide della doppia transizione verde e digitale e dei connessi investimenti adottando un approccio pragmatico, fondato su valutazioni di impatto, criteri di gradualità e di sostenibilità economica e sociale, principio di neutralità tecnologica e strumenti finanziari di incentivazione e di accompagnamento per territori, imprese e cittadini”.

Sangalli chiede “un rinnovato impegno sulla questione immigrazione” e  evidenzia che “le elezioni europee del giugno 2024 costituiranno uno snodo democratico decisivo per giungere a decisioni coerenti con la necessità e l’urgenza di un progetto europeo caratterizzato da maggiore autonomia strategica,  volto a promuovere la competitività dell’economia europea a livello globale”.

(Fonte: confcommercio.it/16.04.2024)

 

 

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