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“Primarie e rottamazione dei partiti per il ritorno della Politica, con la maiuscola” di Virgilio Gay

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Bella manifestazione di democrazia partecipata, quella delle primarie svolte domenica. Intenso e sostanzialmente corretto il confronto, grande la partecipazione popolare. Il primo round lo ha vinto Bersani. In tutti i sensi. Non tanto per l’affermazione, perché comunque aveva dalla sua parte la quasi totalità della classe dirigente del PD senza la elle. Il suo successo e’ stato quello di avere voluto risvegliare la voglia di politica nel Paese. Come altri, personalmente credevo in una sterile rappresentazione della liturgia bizantina dei partiti. Invece ora si profila l’opportunità di affermare un vero e proprio cambiamento. Abbia il coraggio di giungere al ballottaggio senza accordi con Vendola e gli altri precedenti competitors. Poi proceda alla definizione di un accordo per una legge che restituisca all’elettore la facoltà di scelta dei propri rappresentanti, meglio se per collegi uninominali e con rispetto delle proporzionalità di risultati. Infine abbia il coraggio di presentare al Paese una squadra di governo di alto profilo, senza alcuna presenza di eventuali titolari dell’incasso di cambiali elettorali delle primarie, recuperando anche alcuni componenti dell’attuale compagine di governo tecnico, magari pure l’attuale premier, come plenipotenziario di un Ministero economico. In tale prospettiva riuscirebbe ad evolvere il proprio partito in forza progressista democratica di governo. Così sarebbe il vero rifondatore della politica italiana, capace di catalizzare le anime riformiste e cattolico-sociali, attualmente presenti in differenti schieramenti. Con tali orientamenti Bersani dimostrerebbe che la vera rottamazione dev’essere quella dei partiti e non degli uomini. Perché la continua trasformazione dell’attuale società liquida richiede lo spostamento della governance politica dal piano verticale a quello orizzontale. Una struttura di movimento piuttosto che partitica. Idee e leadership piuttosto che apparati di potere. Il superamento dell’attuale crisi, proprio in quanto crisi del modello di sviluppo moderno, richiede una soluzione Politica. Quella con la maiuscola, capace d’immaginare un nuovo futuro, inclusivo-innovativo-interattivo e di traghettare la società verso esso. Dica di volerlo fare e saranno molti di più a votarlo domenica e poi il prossimo anno. Virgilio Gay – project manager Esperto di direzione aziendale, marketing e fund raising


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