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Presentato al Cnel il Rapporto Svimez 2011 sulla Finanza dei Comuni curato da Federico Pica e Salvatore Villani. Un terzo in meno le spese per investimenti nei Comuni, entrate tributarie comunali triplicate al Sud

Gli investimenti diretti dei Comuni italiani, nell’ultimo decennio, sono calati del 17,7% e tra il 2010 e il 2011 di un ulteriore 5,3% e nel Mezzogiorno del 5,7%, con un conseguente vero e proprio blocco. Lo rileva il Rapporto Svimez 2011 sulla Finanza dei Comuni. Le entrate correnti negli ultimi venti anni nei Comuni del Centro-Nord sono passate da 1.075 euro pro capite del 1991 a 987 del 2010 (-8,2%), nel Mezzogiorno, nello stesso periodo, sono, invece, salite da 774 euro del 1991 a 790 euro nel 2010. In vertiginoso aumento, nello stesso periodo, le entrate tributarie, incrementatesi del 151% al Sud e dell’82% al Centro-Nord: ciò spiega l’aumento delle entrate correnti nel Mezzogiorno. L’aumento delle entrate tributarie è passato da 224 euro pro capite nel 1991 a 408 euro pro capite nel 2010 al Centro-Nord e si è addirittura triplicato al Sud, passando dai 121 euro pro-capite del 1991 fino ai 303 euro pro capite nel 2010. Le tasse, in termini di peso sul Pil, al Sud costituiscono l’1,74% rispetto all’1,34% del Centro ed all’1,36% del Nord. La quasi totalità delle entrate tributarie, circa l’81% nel 2010 nella media nazionale, deriva da addizionale Irpef, ICI e TARSU, imposte che hanno pesato al Centro- Nord, nel 2010, per l’80% ed al Sud per l’86%.


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