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La Cassa Rurale ed Artigiana della Piana del Sele chiude il 2014 con numeri molto positivi
Petrone: “Partner del nostro territorio”
Il presidente della Bcc di Battipaglia spiega la strategia per il 2015: maggiore attenzione alla costruzione di una vera e propria rete delle eccellenze produttive per sostenerle anche sui mercati esteri.

(Er.Pa.) – La notizia è che gli impieghi crescono (da circa 254 a 271 milioni di euro) e che il patrimonio netto si attesta a 93 milioni di euro. Significa che la Cassa Rurale ed Artigiana di Battipaglia (e Montecorvino Rovella) chiude il 2014 con numeri molto importanti (in rapporto alle sue dimensioni) e che si prepara ad un 2015 sulla stessa scia con un’impostazione strategica più orientata al sostegno attivo delle piccole e medie imprese, riservando maggiore attenzione all’analisi delle dinamiche di sviluppo del territorio e scegliendo il percorso più difficile (sebbene “obbligato”) per svolgere fino in fondo la funzione di banca di prossimità. Quale? La partnership attiva con il circuito economico e produttivo, condividendone “visioni” operative: aggregazioni e “reti”; orientamento all’export; investimenti (per quanto possibile) in ricerca ed innovazione. E, soprattutto, lavorando costantemente all’elaborazione di un modello di relazioni banca/impresa improntato più alla condivisione delle progettualità che alla “trattativa” sulla concessione della liquidità. “Il 2014 – dice il presidente della Bcc di Battipaglia e Montecorvino Rovella Silvio Petrone – è stato anche un anno di grandi difficoltà per le nostre comunità che stanno subendo ancora i contraccolpi più duri della crisi internazionale. Una Cassa Rurale come la nostra non poteva (e non può) non condividere le aspettative della propria gente. Il cordone ombelicale che lega una Banca di Credito Cooperativo ai suoi territori non può permettere che si interrompa la simbiosi che lega le due realtà. Non finiremo mai di ricordare che, anche per statuto, una Banca di Credito Cooperativo è espressione diretta delle sue comunità: raccoglie ed impiega esclusivamente sul proprio territorio. Ha piedi, testa e cuore sul territorio che l’ha vista nascere. Queste considerazioni sono essenziali per comprendere lo stato d’animo con cui viviamo questa crisi”. Ma Petrone anticipa anche il percorso che la banca da lui presieduta si appresta a realizzare. “Con una situazione come quella che stiamo vivendo ormai da svariati anni – spiega – è sempre più ineludibile la necessità di fare “sistema”. Abbiamo il dovere morale e civile di mettere a frutto tutte le possibilità che vengono offerte a livello regionale, nazionale ed europeo, ma al tempo stesso, e perché ciò sia reale e concreto, abbiamo bisogno di fare funzionare meglio il nostro micro-sistema. Nessuna velleità di “grandi imprese”, né tanto meno di venire meno ai nostri valori e princìpi di localismo e cooperazione. Intendiamo semplicemente, ma con determinazione e mettendo a fattore comune tutte le nostre potenzialità, rivolgerci alle nostre aree di competenza, a quelle comunità, a quelle strutture, a quelle Istituzioni che come noi vogliono la rinascita di queste nostre aree”. Evidente il riferimento al tentativo di attivare sinergie concrete al fine di intercettare e sostenere le dinamiche di spesa (reale) dei fondi strutturali europei della nuova programmazione agganciandoli ai bisogni del territorio: prima di tutto reti infrastrutturali e di servizi; più formazione e riqualificazione professionale; pieno sostegno all’auto/imprenditorialità giovanile; supporto alle aziende che si affacciano alla difficile competizione sui mercati esteri. Petrone, poi, fa riferimento a strumenti dedicati alla “lettura” del territorio. “Stiamo pensando – rivela – all’istituzione di un Osservatorio Economico, un’iniziativa che abbiamo promosso in seno alla Federazione Regionale e che si avvarrà di docenti e ricercatori dell’Università di Salerno. Una delle prime aree ad essere messe sotto la lente di ingrandimento dell’Osservatorio sarà proprio il territorio di competenza della Bcc di Battipaglia. Una banca di territorio, di comunità non può non tenere conto della necessità di procedere all’analisi attenta e rigorosa della composizione del tessuto economico nel quale opera, comprendendone i fabbisogni finanziari e dando risposte, anche anticipatorie, per creare crescita”. “Uno dei punti di partenza – aggiunge – sarà la ricerca finalizzata a mettere in evidenza, facendone una sorta di inventario, quelle che sono le “eccellenze” in ogni ambito, da quello paesaggistico, a quello storico, culturale, artigianale, enogastronomico, ricettivo etc. In questo modo sarà più facile – ci auguriamo – creare una rete che ottimizzi l’offerta, solleciti la domanda: insomma, una di chiave di sviluppo per creare occupazione”.

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Silvio Petrone (Bcc di Battipaglia e Montecorvino Rovella)
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