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Il libro prende le mosse dalla formazione cristiana e cattolica dell’autore che si amplia a un più ampio vissuto di carattere religioso.
“Perché mi avete svegliato”
Domenico Barbati, firma storica de Il Mattino, indaga due fenomeni che apparentemente non hanno nulla in comune, se non la testimonianza personale di chi in dieci giorni, ha ricevuto due organi ed ha vissuto un’esperienza particolare durante il coma successivo al secondo trapianto.

Un libro che parla di sentimenti, ma che indaga due aspetti niente affatto “semplici”: la donazione di organi e un’esperienza di pre-morte. “Perché mi avete svegliato”, è il titolo quasi provocatorio del libro che svela il vero racconto nel suo sottotitolo: testimonianza di una rinascita post-coma. L’autore è Domenico Barbati, firma storica de Il Mattino, che indaga due fenomeni che apparentemente non hanno nulla in comune, se non la testimonianza personale di chi in dieci giorni, ha ricevuto due organi ed ha vissuto un’esperienza particolare durante il coma successivo al secondo trapianto. Il libro prende le mosse dalla formazione cristiana e cattolica dell’autore e proprio la formazione religiosa diventa la chiave di lettura per interpretare fenomeni che gli sono stati successivamente confermati, indirettamente, dall’anestesista che lo aveva svegliato. Barbati pare domandi a se stesso cosa è successo e cerca di riannodare tutti i fili che portano sempre alla stessa domanda: cosa è avvenuto? Il dono di un organo è un atto d’amore a cui segue un fenomeno di dolcezza infinita raccontato dall’autore ma sul quale l’autore stesso continua a interrogarsi. Sullo sfondo di tutto ciò giorni e settimane trascorsi in una rianimazione che hanno trasformato l’ intera vita del protagonista e che nel racconto diventano anche un elogio all’eccellenza della sanità Toscana e dei suoi interpreti, molti dei quali campani. Un libro intenso, a tratti emozionante, ricco di momenti in cui Barbati fa appello ai sentimenti quando dopo l’esperienza di benessere in quella che lui definisce “oltre il coma” commenta le attestazioni di attenzione, affetto, finanche disponibilità oltre i doveri propri, di medici, infermieri e Oss. Un’esperienza raccontata con una calorosa semplicità e che si armonizza alla perfezione con le pagine dedicate all’anestesista Gabriella Amorese, da lui definita «l’angelo che lo ha svegliato». I proventi del libro sono stati destinati da Barbati a “Vite Odv”, l’associazione di volontariato a sostegno dei trapiantati epatici, di fegato, di reni e di pancreas presieduta da Gloria Chiarini.

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Domenico Barbati
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