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Un itinerario alla (ri)scoperta delle bellezze salernitane in occasione delle festività.
Pasqua, “road trip” in provincia
Dalla Madonna Nera di Positano al borgo nella foresta di Pruno, passando per la Valle del Sele. La mappa di venti luoghi da visitare realizzata in esclusiva per SalernoEconomy (clicca i link dedicati).

diAlfonso Schiavino

Pasqua con chi vuoi, va bene, ma avete deciso dove? Questo road trip vuol fornire alcune suggestioni che il vostro interesse potrà eventualmente trasformare in suggerimenti. Sono venti luoghi della nostra provincia – poco noti o almeno approcciati da aspetti meno consueti – che offrono la possibilità di trascorrere una bella giornata, a prezzi che conosciamo. L’unica raccomandazione è di raccogliere tutte le informazioni utili prima della partenza. Se poi non amate muovervi a Pasqua (avete le vostre ragioni), per visitare questi posti ogni tempo può essere quello giusto.
Positano, la Madonna Nera
Vedrete una cupola spettacolosa, maiolicata nei toni del giallo, del verde e del blu. Quella è la direzione per la chiesa di Santa Maria Assunta. Sull’altare maggiore si trova un’icona della Vergine bizantina dipinta su legno di cedro. Le madonne nere o brune sono tante, anche in Italia. Questa ha la particolarità, leggendaria, di aver dato il nome stesso al paese. Accadde nel secolo XII: l’immagine si trovava su una nave saracena ancorata davanti a Positano. Durante una tempesta, i marinai sentirono una voce misteriosa: “Posa, posa”. È una leggenda, ma nulla toglie alla suggestione dell’insieme.
Conca dei gradini
Conca dei Marini? Ma sì, c’è la Grotta dello Smeraldo (battello da Amalfi). Conca dei Gradini? Anche, per le stradine e le scalinatelle che compongno il paese e invitano a camminare dal mare al cielo. Particolarmente suggestivo il sentiero delle cinque essenze: vite, limone, ulivo, carrubo e melograno.
http://www.concadeimarini.org/conca?q=node/91
Atrani, la musa di Escher
La Costiera amalfitana è una costruzione fantastica, miracolo della natura e perfezione dell’ingegno. Atrani, per molti versi, è la quintessenza di questa atmosfera: viuzze, cunicoli, effetti di luci, costruzioni che interpretano lo spazio. Ben se ne accorse il celeberrimo grafico olandese MC Escher, che, nel periodo italiano, dal 1922 al 1935, trovò da queste parti motivi decisivi della sua ispirazione.
http://www.mcescher.com/gallery/italian-period/atrani-coast-of-amalfi/
Maiori, Santa Maria de Olearia
Lungo la statale 163, fra Maiori e Capo d’Orso, si trova un sorprendente insediamento rupestre. Le origini risalgono a un eremita del X secolo, che costruì una chiesa in un luogo destinato alla produzione di olio. Con gli anni il tempio divenne abbazia benedettina, con 3 piccoli edifici sovrapposti. Un richiamo maggiore esercitano i dipinti murali interni. http://www.comune.maiori.sa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=444&Itemid=212
Cetara, la spiaggia della torre
I lettori scuseranno, qui c’è un omaggio al tempo lontano. Per i giovani di Salerno, una volta, questa era una meta irrinunciabile. Si arrivava alla torre in motorino o con la Sita, poi si scendeva la rampa di scala che porta alla spiaggia. Fanno ancora così i ragazzi?
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/cetara/spiaggia-di-cetara/36280
Tramonti, latte e liquore
La costiera amalfitana è l’incontro degli alti monti (Lattari) con il mare. Il modo migliore per chiudere il cerchio è la strada panoramica che sale al valico di Chiunzi, un punto di specifica bellezza. Quella è anche la strada per il comune sparso di Tramonti (tra i monti): un ventaglio di frazioni abitato da gente laborosa che ha saputo trasformare a grandi livelli di qualità le ricchezze del territorio: il latte, la vite, l’ulivo, il legno e le erbe, elemento base del liquore Concerto.
http://www.turismoinsalerno.it/default.aspx?pagina=tramonti&IdLingua=1&Nascosto=
Salerno, Giardini della Minerva
In origine era un Giardino dei semplici, precursore dei giardini botanici europei. Dal XIV secolo divenne un elemento portante della Scuola medica, sia per la fornitura di essenze sia come sede di attività didattiche.
http://www.giardinodellaminerva.it/
Salerno, Castello di Arechi
Il complesso fortificato domina Salerno. È intitolato al principe longobardo che perfezionò un nucleo originario più antico. Il presidio serviva per proteggere evidentemente il porto (molto importante già in epoca Romana) e la strada per Nuceria.
http://www.ilcastellodiarechi.it/
Fisciano, santuario San Michele di Mezzo
Dalla frazione Carpineto di Fisciano si sale fino a quota 500, a mezza costa del monte. In origine era un rifugio di pellegrini.
http://www.santuariosanmichelecarpineto.it/
https://www.comune.fisciano.sa.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=155:santuario-di-san-michele-di-mezzo&Itemid=452
Mercato San Severino, Castello medievale
È una delle strutture militari più importanti d’Italia. Di qui passò anche San Tommaso.
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/mercato-san-severino/castello/22562
Giffoni Valle Piana, Spina Santa
Secondo la tradizione, la Spina Santa viene dalla corona imposta a Gesù sul Calvario. La reliquia viene esposta e portata in processione nel mese di marzo e il Venerdì Santo.
Olevano sul Tusciano, Grotte di San Michele
Ambiente fluviale, paesaggio montano, iconografia bizantina, culto longobardo, l’ombra dei briganti, perfino i simpatici asini. Cos’altro?
http://www.parcoregionalemontipicentini.it/parco/home-page/olevano-sul-tusciano-salerno
http://www.caisalerno.it/2009/allegati/Sandro/2013.12.01_Monte_S_Elmo.pdf
La Valle del Sele
Il Sele – che disseta la Puglia – nasce in provincia di Avellino, ma scorre nella provincia di Salerno per buona parte dei suoi 64 chilometri. Il fiume è uno scrigno di storie e bellezze. Su questa piana Spartaco combattè la sua ultima battaglia, secondo alcune delle fonti storiche più accreditate. La sua valle salernitana comprende Santomenna, Castelnuovo di Conza (boschi e archeologia), Colliano, Laviano, Valva (Villa D’Ayala), Oliveto Citra (apparizioni mariane), Contursi (terme), Campagna ed Eboli.
Padula, battisero di San Giovanni in Fonte
Una cappella rurale custodisce un luogo molto importante per il cristianesimo: una sorgente rilasciava acque considerate sacre, perché consentvano di somministrare il battesimo per immersione. È una delle poche testimonianze di quella modalità.
http://ambientesa.beniculturali.it/BAP/?q=luoghi&luogo=Monumenti&provincia=&comune=Padula&src=&ID=29
http://www.touringclub.it/evento/padula-sa-la-certosa-di-san-lorenzo-e-il-battistero-di-s-giovanni
Capaccio, oltre gli scavi
Paestum, certo. Ma nelle vicinanze del complesso archeologico c’è molto altro. La basilica paleocristiana e il santuario del Getsemani, per cominciare. E il tempio di Hera Agiva, che, secondo la leggenda, venne fondato dagli Argonauti per onorare la dea protettrice del matrimonio. In alto sul monte Calpazio si trova la basilica consacrata alla Madonna del Granato (Melograno), forse collegabile alla divinità greca. Molto suggestiva è la borgata Capo di Fiume, con una sorgente e un santuario databile al IV secolo a.C. In zona è praticato il parapendio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Heraion_alla_foce_del_Sele
http://www.archeosa.beniculturali.it/?center=sito&id_sito=24
http://www.madonnadelgranato.com/il-santuario-del-granato.html
Orria Cilento, nel borgo dipinto
La frazione Piano Vetrale è uno dei pochi paesi italiani caratterizzati dai murales: grandi dipinti colorano le facciate esterne delle case e dei portoni. Quest’arte, mutuata dai graffiti preistorici, in epoca moderna ha dispiegato appieno il suo valore soprattutto nel Messico successivo alla rivoluzione. In ogni caso è una forma di comunicazione immediata, facilmente assimilabile da tutti.
S. Angelo a Fasanella, L’Antece
A pochi chilometri dal paese, sulla cima di Costa Palomba, si trova una misteriosa figura umana intagliata nella roccia. Guerriero? Divinità? “Antece” in dialetto locale significa “antico”, ma non chiedeteci di più. Certo, chi ama la storia antica vorrà sapere che in questi luoghi arrivarono e si scontrarono greci, lucani e romani.
http://www.parks.it/parco.nazionale.cilento/iti_dettaglio.php?id_iti=426
Casalbuono, nell’anno dei borghi
Il 2017, secondo il ministero dei Beni culturali, è l’anno dei borghi. Uno dei più suggestivi in Italia è a portata di mano.
https://www.borghiautenticiditalia.it/borgo/casalbuono
Valle dell’Angelo, un punto nella foresta
Il Cervati è la vetta maggiore della Campania, se escludiamo la Gallinola, che è anche molisana. Valle dell’Angelo è il comune più piccolo della regione. L’area forestale di Pruno è un trait d’union fra due opposte grandezze.
https://it.wikipedia.org/wiki/Pruno_(Cilento)
Sapri, Cicerone e gli asini
Cicerone la considerava una piccola gemma, per la sua bellezza mozzafiato. Ai viaggiatori del Sette-Ottocento, Sapri ricordava la conformazione architettonica delle cittadine inglese. Noi tutti ricordiamo la spedizione di Pisacane e i versi della Spigolatrice. Qui vogliamo segnalare un vecchio sentiero, mozzafiato, sulla strada per Maratea.
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/sapri/il-sentiero-apprezzami-l-asino-/15922

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Una panoramica di Positano
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