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(Er. Pa.) – Effetto-Renzi? In Campania, in provincia di Salerno? Difficile rintracciarlo. Il problema non è riuscire ad individuare elementi di “discontinuità” nel Pd. In questo modo si andrebbe incontro ad una tipologia di analisi politica abbastanza superficiale e per molti versi contraddittoria. Il nodo di fondo, invece, è probabilmente un altro: in che cosa consiste (consisterebbe) la nuova stagione preannunciata da Renzi in questo territorio? Il “fare”, il “concretizzare”, il passare dal mondo delle idee a quello della realtà in quali iniziative concrete si tradurrà? Per il momento – al di la di ogni valutazione sui rapporti di forza, sui vincitori e sui vinti etc etc – abbiamo assistito alle solite “guerriglie” interne, al “riequilibrio” in chiave salernocentrica della segreteria regionale, ai mal di pancia conseguenti del circuito partenopeo. Insomma, tutto ampiamente prevedibile e scontato. Ora, però, si pone un altro più importante (forse) problema. Il renzismo tornerà utile per fare che cosa? Per cambiare che cosa? Per iniziare a percorrere quale cammino politico?Insomma, quando potremo tentare di capire che cosa il renzismo porterà in termini di contenuti, di idee, di proposte operative, da queste parti? Non importa su quali gambe cammineranno (?) i “contenuti”, sarà molto più dirimente sperare che siano di qualità e, soprattutto, non sganciati completamente dalle istanze che provengono dal territorio (disattese, anzi, mai realmente ascoltate da troppi anni).