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GLOCAL di Ernesto Pappalardo »

Prende forma lo scenario di un quadro politico che si confronta anche con una parte dei democratici di sinistra lontani da De Luca.
La “variabile” 5 Stelle in Campania
Le ambiguità di parti del Pd si congiungono con la consapevolezza dei grillini di volere determinare un cambio di percorso che li ha visti sempre impegnati in uno scontro frontale con il presidente della Regione e con le forze dominanti.

Da diversi giorni assistiamo a una scena che, in qualche modo, sintetizza l’andamento del racconto politico in corso. Da un lato il centrodestra – o, a quanto pare, la destra – che chiarisce ancora una volta come sia necessario andare alle urne per ristabilire il collegamento tra realtà numerica della popolazione e rappresentanza istituzionale. Dall’altro il centrosinistra sottoposto al costante e strutturale “approccio” dominante dei 5Stelle che non intendono mollare, se così si può dire, l’assetto parlamentare e, quindi, si fanno sentire con la solita “argomentazione” mass-mediatica. Modi di fare, ovviamente, che interagiscono con un pubblico veramente stanco di leggere la politica sui giornali o di guardarla soltanto in televisione. Senza contare la grande confusione che prevale dal punto di vista degli effetti delle misure che il governo annuncia di prendere per dominare le conseguenze di un contesto economico a dir poco deprimente.

D’altro canto, non appaiono all’orizzonte elementi che consentono di immaginare un percorso più tranquillo. Né, per la verità, osservare da Sud il contesto nazionale ed europeo (per non parlare di quanto accade sul versante statunitense), agevola la situazione. In particolare in Campania inizia già a farsi sentire la predominanza del contesto elettorale: nella prima metà del prossimo anno si vota per il rinnovo degli organi della Regione e, quindi, tutto sembra andare nella direzione di un’accelerazione della conflittualità politica.

Difficile, quindi, immaginare il percorso dell’economia campana che sembra destinato, in ogni caso, a subire un’impostazione quanto meno duale. La “narrazione” delle opposizioni particolarmente orientata a mettere in luce i punti deboli – che non sono pochi – e quella della maggioranza in carica che vuole stabilire, invece, i punti fermi di un percorso che, tra mille difficoltà, ha, comunque, cercato di porre in campo provvedimenti che hanno anche ottenuto buoni risultati.

Inutile dire che le difficoltà della Campania sono molto consistenti, ma è anche vero che in questo momento è molto importante avere determinato un segno in molti casi evidente per trovare soluzioni compatibili con un contesto generale alquanto complesso.

Resta, però, il quadro generale di una situazione politica che avanza descrivendo non poche fragilità. A cominciare dall’ambiguità di parti del Pd  e, nello stesso tempo, dalla consapevolezza dei 5 Stelle di volere determinare un cambio di percorso in una regione che li ha visti sempre impegnati in uno scontro frontale con il presidente della Regione e con le forze dominanti.

Insomma, pare proprio che in Campania non ci sia né il tempo, né lo spazio politico, per immaginare l’inizio di uno scenario diverso da quello che da non pochi anni è dominante.

E, allora, la partita diventa, più o meno, quella già vista le scorse volte: da un lato il centrosinistra, dall’altro il centrodestra. Con la “sorpresa” dei voti 5 Stelle che giocano un ruolo centrale, sebbene difficile da definire in questo momento.

Intanto, la partita del governatore in carica prosegue nella scia prevedibile fin dall’inizio e il Pd romano (con tutti i collegamenti che può intrecciare con le aree del partito campano da sempre distonici con il vertice regionale) ha non poche difficoltà a mantenere il riferimento agli accordi auspicati con i 5 Stelle. E’ chiaro che in queste condizioni la sfida di De Luca assume più vigore e prosegue lineare nella sua strada.

Resta da capire lo spessore che assumerà – e il candidato che sceglierà – Salvini con Forza Italia e Fdi. Del tutto evidente che la consistenza politica della candidatura (e della squadra intorno ad essa) potrà accrescere le possibilità di un confronto più realistico con il presidente De Luca.

In questo scenario si consumerà, quindi, una sfida che, come nel resto del Sud, assumerà sempre più consistenza per capire verso quali lidi viaggia l’Italia intera.

Ernesto Pappalardo

direttore@salernoeconomy.it

@PappalardoE

 

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I tempi della politica
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