contatore visite free skip to Main Content
info@salernoeconomy.it

La notizia del giorno »

La scure di Moody’s si abbatte anche sulla Regione Campania

Dopo la conferma, venuta dal Fondo Monetario Internazionale, della contrazione del Pil italiano nel 2012 (-1,9%) e nel 2013 (-0,3%), ed il conseguente downgrade di Moody’s sulla Repubblica Italiana, è partito l’effetto domino con l’agenzia Usa che ha tagliato il rating di numerose banche, regioni, importanti città e spa di tipo pubblico. Tra le regioni, i tagli di Moody’s hanno colpito anche la Regione Campania, con un rating tagliato a Baa3 da Baa2. La Campania, però, è in buona compagnia: l’agenzia statunitense, infatti, ha ridotto a Baa3 anche il rating di Calabria, Lazio, Molise, Abruzzo e Piemonte (queste ultime due declassate addirittura da Baa1), mentre passano a Baa2 da A3 le regioni Basilicata, Liguria, Umbria, Veneto, Puglia, Sardegna e Sicilia. Declassate da A1 ad A3 le Regioni Autonome di Trento e Bolzano, mentre la Lombardia viene anch’essa declassate da A2 ad Baa1. I tagli di Moody’s hanno colpito anche alcune città, tra le quali Napoli, declassata a Ba1 da Baa3, Milano e Venezia, entrambe a Baa2 da A3. Nel mirino di Moody’s anche dieci banche e tre istituti finanziari. Nello specifico i declassamenti hanno interessato Unicredit, Unicredit Leasing, Intesa Sanpaolo, Banca Cr Firenze, Banca Imi, Banca Monte Parma, Cassa Risparmio Parma e Piacenza, Banca Popolare Friulandria, Banca Carige, Credito Emiliano, GE Capital, Cassa Depositi e Prestiti e Ismea. Tagliate anche alcune importanti utilities: Poste Italiane, Eni, Terna e Acea, mentre Snam e Finmeccanica sono state messe in revisione per un possibile successivo downgrade.


Back To Top
Cerca