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Schnellinger fu acquistato nel 1965: nove stagioni, il suo nome è presente nella hall of fame del club rossonero.
Karl-Heinz, il “trattore” tedesco: la Volkswagen del Milan
Terzino sinistro, con un fisico tenacemente ben piazzato e, soprattutto, con un rendimento costante nel tempo, ricoprì in carriera vari ruoli: mediano stopper, libero o difensore con la propensione a sostenere il centrocampo.

Karl-Heinz Schnellinger (Düren, 31 marzo 1939-Milano, 20 maggio 2024), di nazionalità tedesca, difensore, nel ruolo di terzino sinistro, con un fisico tenacemente ben piazzato – soprannominato Volkswagen – e, soprattutto, con un rendimento costante nel tempo, ricoprì in carriera vari ruoli: mediano stopper, libero o difensore con la propensione a sostenere il centrocampo. Pezzo forte? Il tackle con anessa scivolata. Esordì nella squadra della sua città, Düren 99, poi nel 1958 si trasferì al Colonia, che vinse il primo titolo nazionale nel 1961-1962. Nel 1963 fu sconfitto nella finale di campionato dal Borussia Dortmund, segnando le rete dell’1 a 3 finale, ultima gara nella storia dell’Oberliga (l’anno dopo si passò al girone unico della Bundesliga). Si trasferì in Italia preso dalla Roma, e arrivò in prestito al Mantova. Con i biancorossi esordì in serie A il 15 settembre del 1963, sconfitta interna per 4 a 1 contro il Milan. La stagione successiva Schnellinger tornò a Roma e confermò il suo valore tattico, fu impiegato in diversi ruoli: terzino destro, terzino sinistro, laterale, libero. Nel 1965 lo acquistò il Milan: nove stagioni, il suo nome è presente nella hall of fame del club rossonero. Il primo trofeo vinto fu la Coppa Italia del 1967, l’anno dopo scudetto-Coppa delle Coppe; nel 1969 Coppa dei Campioni e Intercontinentale. Schnellinger in rossonero nella prima parte degli anni settanta: altre due Coppe nazionali (1972 e 1973) e la Coppa delle Coppe nel 1973. In quell’anno sfiorò lo “scudetto della stella” con la sconfitta all’ultimo turno contro il Verona, la “Fatal Verona”, il Milan perser un titolo dato “quasi certo”, e si accomodò al terzo posto (consecutivo). Nel 1974 Schnellinger giocò l’ultimo anno al Milan, poi lasciò il  calcio italiano: 284 presenze in 11 campionati. In 222 partite di campionato con la maglia rossonera, non segnò mai. Nel complesso, con il Milan può vantare 334 presenze e 3 reti realizzate.

Nel 1974 rientrò in patria, esordì in Bundesliga a 35 anni nel Tennis Borussia Berlino, all’esordio in massima serie, senza evitare l’immediata retrocessione. Si ritirò a fine stagione.

Esordì a 19 anni in nazionale. Schnellinger partecipò a quattro edizioni consecutive della Coppa del mondo di calcio, da Svezia/1958 a Messico/1970. In questo ultimo mondiale, con la Germania Ovest incontrò l’Italia allo stadio Azteca di Città di Messico, una partita che è stata definita la partita del secolo. All’ultimo minuto, quando l’Italia era in vantaggio con un gol di Roberto Boninsegna, fu Schnellinger a pareggiare con una spaccata, rendendo possibile una mezz’ora di grande calcio. Nei tempi supplementari furono segnati 5 gol per il 4-3 finale degli azzurri. Il gol di Schnellinger al 90’ fu l’unica rete segnata dal terzino nelle sue 47 apparizioni in nazionale.

Dopo il ritiro si stabilì a Milano. È morto il 20 maggio 2024 all’ospedale San Raffaele all’età di 85 anni.

Milan_AC_1968-69_-_Karl-Heinz_Schnellinger_e_Gianni_Rivera Wikipedia
Karl-Heinz Schnellinger
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